Le difficili parole del latino. Da "Res Gestae" ai giorni nostri parlando di contemporaneità attuale. La data di una foto non si potrebbe definire senza una registrazione elaborata da programmi "0100110011100011000...!
Dalle "iscrizione latine" delle "vicende" di un'imperatore di 2000 anni fa, al linguaggio digitale computazionale di oggi: che cammino!
Ciao Paolo,
grazie della eloquente annotazione. I miei processi fotografici sono percorsi particolari e in principio semplici e soprattutto istintivi, piano piano poi si snodano in più complesse visioni.
Una piccola divagazione, man mano che accumuliamo parole al nostro vocabolario si possono formare pensieri sempre più complessi ed è una fortuna di tanto in tanto cogliere una lucciola che ci possa illuminare. Dietro la fotografia digitale il linguaggio computazionale rende possibile quello visivo ed entrambi conducono al prodotto che ci proponiamo di realizzare. Dal cammino del digitale, a servizio della industria dell'immagine, mi lascio meravigliare per l'attuale interdipendenza e pensando ai linguaggi antichi mi sorprende il percorso fatto.
Da qui il tema fotografico, avendo più vocaboli a disposizione anche quello fotografico si amplia e l'immagine sopra mi induce a pensare a questo percorso e cosi il cammino di una donna dei nostri giorni trova la relazione con la grafia latina incisa nel marmo ... Non mi preoccupano le trasformazioni interpretative altrui (minacciose o meno) ognuno se la deve vedere con le proprie scoperte personali fotografiche e non.
Un carissimo saluto a te.
QUOTE (Paolo Tomberli @ 31 Gennaio 2023 14:55)
La fotografia è la tecnica dell’osservare. Un linguaggio visivo. Con le sue regole e la sua grammatica. Verrebbe da dire: perché preoccuparsi si una cosa così certa. Questa mia affermazione potrebbe anche essere falsa. Come una porta logica di un computer digitale 0 e 1. Vero o Falso. E allora la fotografia che ruolo gioca in tutto questo? Anche se si osserva e si fotografa con una camera a lastre di vetro. Questo sembra un requisito imparziale ma è, in effetti, ben circoscritto allo strumento che si usa in quel momento. Chi, come, e perché: tutto importa, soprattutto in termini di progresso e sviluppo tecnologico. Sebbene leggiamo spesso di “lo sguardo” nelle opere artistiche, di rado si sviluppa un rapporto oggettivo o particolare. Lo sguardo onesto di una persona si potrebbe tramutare nel "voyeurismo" minaccioso di un altra. E fintanto che la dea delle arti può essere oggettivata, anche noi guadiamo verso il passato. La fotografia può essere la cattura di un momento di verità, ma non è mai definitiva. Ogni scena può essere vista da più punti di vista e prospettive diverse. Complimenti per l'idea che richiama alla mente Matrix e per l'ottimo lavoro. Un caro saluto, Paolo.
La fotografia è la tecnica dell’osservare. Un linguaggio visivo. Con le sue regole e la sua grammatica. Verrebbe da dire: perché preoccuparsi si una cosa così certa. Questa mia affermazione potrebbe anche essere falsa. Come una porta logica di un computer digitale 0 e 1. Vero o Falso. E allora la fotografia che ruolo gioca in tutto questo? Anche se si osserva e si fotografa con una camera a lastre di vetro. Questo sembra un requisito imparziale ma è, in effetti, ben circoscritto allo strumento che si usa in quel momento. Chi, come, e perché: tutto importa, soprattutto in termini di progresso e sviluppo tecnologico. Sebbene leggiamo spesso di “lo sguardo” nelle opere artistiche, di rado si sviluppa un rapporto oggettivo o particolare. Lo sguardo onesto di una persona si potrebbe tramutare nel "voyeurismo" minaccioso di un altra. E fintanto che la dea delle arti può essere oggettivata, anche noi guadiamo verso il passato. La fotografia può essere la cattura di un momento di verità, ma non è mai definitiva. Ogni scena può essere vista da più punti di vista e prospettive diverse. Complimenti per l'idea che richiama alla mente Matrix e per l'ottimo lavoro. Un caro saluto, Paolo.
grazie della eloquente annotazione. I miei processi fotografici sono percorsi particolari e in principio semplici e soprattutto istintivi, piano piano poi si snodano in più complesse visioni.
Una piccola divagazione, man mano che accumuliamo parole al nostro vocabolario si possono formare pensieri sempre più complessi ed è una fortuna di tanto in tanto cogliere una lucciola che ci possa illuminare. Dietro la fotografia digitale il linguaggio computazionale rende possibile quello visivo ed entrambi conducono al prodotto che ci proponiamo di realizzare. Dal cammino del digitale, a servizio della industria dell'immagine, mi lascio meravigliare per l'attuale interdipendenza e pensando ai linguaggi antichi mi sorprende il percorso fatto.
Da qui il tema fotografico, avendo più vocaboli a disposizione anche quello fotografico si amplia e l'immagine sopra mi induce a pensare a questo percorso e cosi il cammino di una donna dei nostri giorni trova la relazione con la grafia latina incisa nel marmo ... Non mi preoccupano le trasformazioni interpretative altrui (minacciose o meno) ognuno se la deve vedere con le proprie scoperte personali fotografiche e non.
Un carissimo saluto a te.
G
Grazie LadyGi... un saluto :o)
G