La mente ama l'ignoto. Ama le immagini il cui significato è sconosciuto, poiché il significato della mente stessa è sconosciuto. Un meccanismo, fin troppo perfetto, di eleganza e chirurgica ripetizione. L’elemento innaturale di immobilità nella modellizzazione della vita non rimuove questa qualità tanto quanto la amplifica.
In angolo ma a tutto tondo! Si difende dall'ignoto?
:-))
Giovanna
Altroché. Cara Giovanna, credo che tutti noi ci affanniamo nel tentativo di capire il mondo, di interpretare e di dargli significato. Tanti cari saluti, Paolo.
QUOTE (Emme15 @ 04 Agosto 2020 15:10)
La mente vaga e nell'ignoto talvolta si immerge alla ricerca dell'ignoto perchè ha bisogno di rinnovarsi, nel tempo, nella fantasia..Si lascia guidare come una foglia e si inebria delle novità del fato...Bella didascalia che fa pensare, complimenti, Paolo, saluti,Mimmo.
Caro Mimmo, lo scrittore Umberto Eco avrebbe descritto la fotografia come un’opera aperta - “un’opera aperta” in quel luogo per l’osservatore da interpretare o svelare. In realtà i contesti sono spesso fotografati uno per volta ma sono modificati per porsi al centro dell'attenzione in quel modo. Forse preferiamo essere lasciati per creare un nostro passato e un futuro, come le figure nella grotta di Platone, guardando attentamente le ombre tremolanti dei viventi distese sul muro della spelonca. Tanti cari saluti, Paolo.
QUOTE (ashbydelazouch @ 03 Agosto 2020 22:25)
QUOTE (Paolo Tomberli @ 03 Agosto 2020 17:08)
QUOTE (markII_mk2 @ 03 Agosto 2020 16:56)
Mi fa pensare ad un pugile messo all'angolo del ring!
MK
Mi pare da parte tua un'ottima osservazione. Ma quando fotografo di solito agisco così in modo subconscio, perchè non sono sempre certo della linea divisoria tra la mia "consapevolezza razionale" e la mia risposta "visiva riflessiva". Un caro saluto, Paolo.
---una risposta "visiva riflessiva" trova sempre la sua origine, magari inconscia, in una precedente consapevolezza razionale, ovvero in una forma di conoscenza acquisita in tempo immemore, ma inesorabilmente catalogata dalla mente, creandoci l'illusione di un fugace istinto….
complimenti per la razionalità riflessiva dello scatto, semplice ma elegante ed espressivo, nobilitato dalla scelta del bianco e nero.
Un cordiale saluto,
a.
Così si scopre che il rimando al fugace istinto è solo uno dei diversi punti di vista dell’oggetto-soggetto nel suo complesso che sto cercando di esaminare. In un certo senso c’è una certa ambiguità messa in funzione dall’omissione fattuale, da un certo tipo d’inganno dei sensi, o da un messaggio psicologico o emozionale, dalla “riflessione” e da ciò che può essere meglio riassunto come poesia “visiva”.
La mente vaga e nell'ignoto talvolta si immerge alla ricerca dell'ignoto perchè ha bisogno di rinnovarsi, nel tempo, nella fantasia..Si lascia guidare come una foglia e si inebria delle novità del fato...Bella didascalia che fa pensare, complimenti, Paolo, saluti,Mimmo.
Mi fa pensare ad un pugile messo all'angolo del ring!
MK
Mi pare da parte tua un'ottima osservazione. Ma quando fotografo di solito agisco così in modo subconscio, perchè non sono sempre certo della linea divisoria tra la mia "consapevolezza razionale" e la mia risposta "visiva riflessiva". Un caro saluto, Paolo.
---una risposta "visiva riflessiva" trova sempre la sua origine, magari inconscia, in una precedente consapevolezza razionale, ovvero in una forma di conoscenza acquisita in tempo immemore, ma inesorabilmente catalogata dalla mente, creandoci l'illusione di un fugace istinto….
complimenti per la razionalità riflessiva dello scatto, semplice ma elegante ed espressivo, nobilitato dalla scelta del bianco e nero.
Un cordiale saluto,
a.
Mi fa pensare ad un pugile messo all'angolo del ring!
MK
Mi pare da parte tua un'ottima osservazione. Ma quando fotografo di solito agisco così in modo subconscio, perchè non sono sempre certo della linea divisoria tra la mia "consapevolezza razionale" e la mia risposta "visiva riflessiva". Un caro saluto, Paolo.
:-))
Giovanna
Altroché. Cara Giovanna, credo che tutti noi ci affanniamo nel tentativo di capire il mondo, di interpretare e di dargli significato. Tanti cari saluti, Paolo.
Caro Mimmo, lo scrittore Umberto Eco avrebbe descritto la fotografia come un’opera aperta - “un’opera aperta” in quel luogo per l’osservatore da interpretare o svelare. In realtà i contesti sono spesso fotografati uno per volta ma sono modificati per porsi al centro dell'attenzione in quel modo. Forse preferiamo essere lasciati per creare un nostro passato e un futuro, come le figure nella grotta di Platone, guardando attentamente le ombre tremolanti dei viventi distese sul muro della spelonca. Tanti cari saluti, Paolo.
MK
Mi pare da parte tua un'ottima osservazione. Ma quando fotografo di solito agisco così in modo subconscio, perchè non sono sempre certo della linea divisoria tra la mia "consapevolezza razionale" e la mia risposta "visiva riflessiva". Un caro saluto, Paolo.
---una risposta "visiva riflessiva" trova sempre la sua origine, magari inconscia, in una precedente consapevolezza razionale, ovvero in una forma di conoscenza acquisita in tempo immemore, ma inesorabilmente catalogata dalla mente, creandoci l'illusione di un fugace istinto….
complimenti per la razionalità riflessiva dello scatto, semplice ma elegante ed espressivo, nobilitato dalla scelta del bianco e nero.
Un cordiale saluto,
a.
Così si scopre che il rimando al fugace istinto è solo uno dei diversi punti di vista dell’oggetto-soggetto nel suo complesso che sto cercando di esaminare. In un certo senso c’è una certa ambiguità messa in funzione dall’omissione fattuale, da un certo tipo d’inganno dei sensi, o da un messaggio psicologico o emozionale, dalla “riflessione” e da ciò che può essere meglio riassunto come poesia “visiva”.
MK
Mi pare da parte tua un'ottima osservazione. Ma quando fotografo di solito agisco così in modo subconscio, perchè non sono sempre certo della linea divisoria tra la mia "consapevolezza razionale" e la mia risposta "visiva riflessiva". Un caro saluto, Paolo.
---una risposta "visiva riflessiva" trova sempre la sua origine, magari inconscia, in una precedente consapevolezza razionale, ovvero in una forma di conoscenza acquisita in tempo immemore, ma inesorabilmente catalogata dalla mente, creandoci l'illusione di un fugace istinto….
complimenti per la razionalità riflessiva dello scatto, semplice ma elegante ed espressivo, nobilitato dalla scelta del bianco e nero.
Un cordiale saluto,
a.
:-))
Giovanna
MK
Mi pare da parte tua un'ottima osservazione. Ma quando fotografo di solito agisco così in modo subconscio, perchè non sono sempre certo della linea divisoria tra la mia "consapevolezza razionale" e la mia risposta "visiva riflessiva". Un caro saluto, Paolo.
MK