Per i lapponi l'aurora boreale era un fenomeno potente e spaventoso. Indicava infatti la presenza di messaggeri di Dio, creature da rispettare e temere.
Credevano che gesti come fischiare, agitare fazzoletti o far tintinnare campanelli spingessero l'aurora ad attaccare i trasgressori.
Se temevano di aver suscitato le ire delle aurore boreali cantavano più volte una filastrocca:
« L'aurora boreale,
l'aurora boreale tremola, tremola, martello nella gamba, corteccia di betulla nella mano. »
Il martello simboleggiava la vendetta degli angeli quando qualcuno mancava di rispetto a Dio, mentre la corteccia di betulla creava le fiamme con cui venivano inceneriti i profanatori.
Grazie Nicolò mi fa molto piacere. Un caro saluto Massimo