Sotto il cofano girava il classico V12 Ferrari 3,0 litri progettato da Gioacchino Colombo. Sprigionando 240 CV a 7500 giri al minuto e 242 Nm di coppia a 5,500 giri al minuto era capace di spingere la vettura da 0 a 100 km/h in soli 8 secondi e farle raggiungere i 240 Km/h. Le testate e i pistoni erano gli stessi della Ferrari 250 GTE mentre il monoblocco e l’albero motore derivavano da quelli della Ferrari 250 GT Berlinetta SWB. Il tutto era alimentato da 3 carburatori doppio corpo Weber 36 DCS, più “civili” delle batterie da 6 carburatori montati sugli esemplari da competizione. Il cambio era a 4 marce. Le sospensioni sfruttavano un sistema a ruote indipendenti con doppi quadrilateri, molle elicoidali con ammortizzatori idraulici telescopici con molle elicoidali supplementari coassiali e barra stabilizzatrice all'anteriore mentre al posteriore il ponte rigido con molle a balestra semiellittiche e ammortizzatori idraulici telescopici con molle elicoidali supplementari coassiali. La frenata era garantita da freni a disco sulle quattro ruote con comando idraulico. Le vetture erano equipaggiate di serie con pneumatici Pirelli Cinturato CA67 185VR15 su ruote a raggi Borrani.