Mi perdoneranno i paesaggisti tecnici, ma questa foto testimonia un dolore profondo, che chi ha conosciuto il Lago di Carezza e la sua foresta incantata comprende immediatamente; Le due tempeste abbattutesi in inizio primavera e inizio estate hanno sfregiato un territorio meraviglioso e costretto donne e uomini forti al pianto. la traccia marrone che si vede chiaramente è il risultato di un fenomeno climatico inedito e potente. potenza su cui dobbiamo meditare accuratamente per cambiare nostri comportamenti; prima che sia troppo tardi. i due alberi che, soli e feriti svettano sopra la collina ci dicono che ancora esiste una possibilità. ora o mai piu!
davvero una devastazione ... e gli stessi luoghi li ho visti anch'io non molto dopo l'accaduto ... ma una sensazione di speranza l'ho provata nel sentire incessantemente rumori di motoseghe e di mezzi e di uomini indaffarati per cercare di ripristinare o recuparere il possibile ... non così sul versante veneto (purtroppo) ... un saluto
verissimo la reazione è stata immediata, ripristinare strade e sentieri, accumulare i tronchi e tenerli bagnati, recuperare i terreni più scoscesi con ripiantumazioni mirata evitare valanghe. Una reazione fortissima. Che in Veneto non si è vista, come purtroppo abbiamo dovuto constatare!
Un caro saluto
Glp
davvero una devastazione ... e gli stessi luoghi li ho visti anch'io non molto dopo l'accaduto ... ma una sensazione di speranza l'ho provata nel sentire incessantemente rumori di motoseghe e di mezzi e di uomini indaffarati per cercare di ripristinare o recuparere il possibile ... non così sul versante veneto (purtroppo) ... un saluto
Si massimo, sul posto la vista è dolorosa. Devo aggiungere che le popolazioni del Trentino e dell Alto Adige hanno reagito a tutta forza. Non così sul versante Veneto dove quest'estate tutto era fermo.
Un caro saluto
Glp
Saluti, massimo
Si massimo, sul posto la vista è dolorosa. Devo aggiungere che le popolazioni del Trentino e dell Alto Adige hanno reagito a tutta forza. Non così sul versante Veneto dove quest'estate tutto era fermo.
Saluti, massimo