Un cane andaluso Paolo Tomberli 2506427

Una testa di orata asciuga su un tavolo di legno, la singolare figura mi ha ricordato il film più significativo del periodo del cinema surrealista di Louis Bonuels "Un cane andaluso" del 1929. Il grande regista francese Jean Vigo - che ne fu un estimatore - elogiava Un cane andaluso come parabola di "coscienza sociale". L'occhio tagliato: la ferita del cinema inquieta, e si addentra dentro l'inconscio umano: l'occhio del "Un cane andaluso".

Paolo Tomberli 2 anni fa

QUOTE (AmedeoTeti @ 28 Luglio 2022 02:15)

Racconto diretto, immediato, potente il grafismo del profilo inconfondibile dell'orata. Luce smagliante, la pinna dai grigi scuri fa da contraltare. La desolazione della natura morta, da cui non puoi fuggire per l'obbligo di dettagliata osservazione che ti impone il bianco e nero, in ogni suo più impressionante dettaglio. Voglio usare l'estetica pura per farti i miei complimenti, Paolo, per questo lavoro di scuola. Un caro saluto, Amedeo.

Caro Amedeo, ti ringrazio di cuore per il tuo commento, è veramente gratificante ascoltare ciò - per le tua notazione tecnica e per il bellissimo spunto di riflessione - è ciò che voglio esprimere con questa fotografia. La fotografia è il luogo in cui le parole non sono e non rappresentano sempre colui che le tira fuori, il lavoro di un fotografo ha a che fare con ciò che ha vissuto, pensato e anche cambiato nel corso degli anni. In questo caso, in particolare, Bisogna "rimettere a fuoco l'obiettivo". La fotografia come sguardo speciale che esprime un punto di vista, una domanda, quindi non soltanto un'immagine documentaria. Ti ringrazio per i complimenti e della visita. Un caro saluto, Paolo.

AmedeoTeti 2 anni fa

Categoria	Conceptual e minimal
Album	Il linguaggio silenzioso degli oggetti

Un cane andaluso

Voti ricevuti

Inserita nei preferiti

Modifica Commento