La centrale idroelettrica di Isola Serafini è una centrale idroelettrica che produce energia sfruttando il dislivello creato dallo sbarramento sul fiume Po presso Isola Serafini, a valle della frazione di San Nazzaro, che intercetta i due rami (uno naturale ed uno artificiale) in cui il fiume Po si divide creando un'isola artificiale. Lo sbarramento, costituito da undici luci di 30 m ciascuna, regolate da paratoie a catene e 6 ventole abbattibili, crea un dislivello variabile da 3,50 a 9 m a seconda della portata La centrale, costruita agli inizi degli anni '60 dalla Società Idroelettrica Medio Adige (SIMA) e successivamente acquistata dall'ENEL che attualmente la gestisce, utilizza quattro turbine Kaplan di eccezionali dimensioni, di cui due prodotte nel 1957 dalla Riva Calzoni di Milano, della potenza unitaria di 18-22 MW, con una portata unitaria fino a 250 m³/s[1]. Le prime due giranti delle turbine sono a 4 pale e sono realizzate in acciaio al carbonio, parzialmente rivestite in acciaio inossidabile durante le flamizzazioni in seguito all'erosione e del diametro di 8,6 m, mentre le ultime 2 sono a 5 pale in acciaio inossidabile, sostituite nell'85. L'energia è prodotta da quattro alternatori ad asse verticale, i primi due da 18 MW mentre i restanti due da 22 MW, i rotori dei quali hanno il diametro di 10 m.
Grazie Nico... buona serata
Grazie Maurizio.. un caro saluto
Grazie Fede... un caro saluto