Nello scorrere delle stagioni i solchi dei campi, cambiano, mutano, trasformati dall'aratro, le linee e le rughe della terra che l’uomo ha lasciato nel terreno.
Sempre belle le tue proposte Paolo e sempre "da leggere": mi piacciono le linee che si incrociano creando forme regolari e disegni sinuosi, i diversi toni di grigio a sottolineare le diverse coltivazioni e infine il gruppo dei cipressi, che attesta la presenza stabile dell'uomo sul territorio. Complimenti e un caro saluto, Elisabetta
Un caro saluto, massimo