“Essere flamenco è avere un’altra carne, un’altra anima, altre passioni, un’altra pelle, altri istinti, desideri: è avere un’altra visione del mondo, con il senso grande; il destino nella coscienza, la musica nei nervi, fierezza indipendente, allegria con lacrime; è il dolore, la vita e l’amore che incupiscono. Essere flamenchi è odiare la routine e il metodo che castra; immergersi nel canto, nel vino e nei baci; trasformare la vita in un’arte sottile, capricciosa e libera; senza accettare le catene della mediocrità; giocarsi tutto in una sommessa; assaporarsi, darsi, sentirsi, vivere! Questo.”