Parole per riconoscersi

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86.92 Punteggio più alto 02 Novembre 2015
28.31
Image Impact
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Dati EXIF
Dispositivo NIKON D3300
Obiettivo Nikkor 70/300 ED
Data 24/09/2015 16:13:28
Lunghezza focale 112 mm
Diaframma f 5.6
Tempo di posa 1/200 sec
Sensibilità ISO 2200
Image Info
Categoria Foto a tema libero


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QUOTE (rita mantarro @ 09 Novembre 2015 22:46)
Io invece non trovo le parole per commentare... mi giungono emozioni, visive, mentali, reali e surreali. Diverse e tuttavia legate da un unico trait-d'union, semplicemente.
Ciao,
Rita
Onestamente, se questo è il risultato, non so cos'altro chiedere... Grazie di cuore ed un saluto caro. Roberto



QUOTE (capalberta @ 11 Novembre 2015 08:01)
con le tue immagini sai arrivare al cuore..

Beh, anche tu con i tuoi commenti. Grazie ed un carissimo saluto. Roberto

Molto interessante la tua lettura nella lettura: grazie (e complimenti per il figlio)! Roberto

QUOTE (nonzo @ 04 Novembre 2015 09:08)
Ricollego questa tua foto a una poesia di Pasolini, del quale in questi giorni, se ne parla essendo l'anniversario della morte. Grande Poeta, Scrittore, Regista e Persona.
La Poesia che mi hai fatto tornare in mente è "Supplica a mia madre", se tu non la conoscessi mi permetto di scriverla nel commento che ti lascio. Un caro saluto, Alessandro.
Mi scuso per il ritardo, ma 'vedo' solo ora il tuo commento. La poesia di Pasolini è celeberrima -e da me particolarmente amata-, ma ti ringrazio di avermela trascritta (e per i tempo che ti è stato necessario per farlo) e 'collegata' alla mia -modestissima- foto. Sei riuscito a commuovermi, Alessandro. Grazie ed un abbraccio sincero! Roberto
Supplica a mia madre

E' difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch'è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un'infinita fame
d'amore, dell'amore di corpi senza anima.
Perché l'anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l'infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l'unico modo per sentire la vita,
l'unica tinta, l'unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…

Pier Paolo Pasolini



QUOTE (jolopy @ 05 Novembre 2015 17:49)
Molto bella,mi ricorda il grande Andy warhol,un caro saluto Giuseppe

Rabbrividisco al paragone, ma sono felice del tuo apprezzamento. Grazie ed un carissimo saluto. Roberto

capalberta 9 anni fa
con le tue immagini sai arrivare al cuore..

rita mantarro 9 anni fa
Io invece non trovo le parole per commentare... mi giungono emozioni, visive, mentali, reali e surreali. Diverse e tuttavia legate da un unico trait-d'union, semplicemente.
Ciao,
Rita

fulviorizzio 9 anni fa
Il teatro non è morto, ma cerca di sopravvivere tra mille difficoltà, lo vedo da quanto si impegna mio figlio, responsabile del teatro Astra di Torino.
Bella foto e significativa.
Ciao Fulvio

jolopy 9 anni fa
Molto bella,mi ricorda il grande Andy warhol,un caro saluto Giuseppe

nonzo 9 anni fa
Ricollego questa tua foto a una poesia di Pasolini, del quale in questi giorni, se ne parla essendo l'anniversario della morte. Grande Poeta, Scrittore, Regista e Persona.
La Poesia che mi hai fatto tornare in mente è "Supplica a mia madre", se tu non la conoscessi mi permetto di scriverla nel commento che ti lascio. Un caro saluto, Alessandro.

Supplica a mia madre

E' difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch'è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un'infinita fame
d'amore, dell'amore di corpi senza anima.
Perché l'anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l'infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l'unico modo per sentire la vita,
l'unica tinta, l'unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…

Pier Paolo Pasolini

Parole per riconoscersi