La nasica (Nasalis larvatus Wurmb, 1787) è un mammifero primate della famiglia dei Cercopithecidae.
È l'unica specie del genere Nasalis.
La caratteristica distintiva della specie è la grande appendice nasale pendula, particolarmente marcata negli individui adulti di sesso maschile nei quali, in età anziana, può raggiungere i diciassette centimetri.[1] La esatta funzione di un naso così grande non è chiara: secondo alcuni funge da richiamo sessuale, per altri è un meccanismo di dispersione del calore. Si comporta come una cassa di risonanza, conferendo al verso della nasica la sua profonda intonazione nasale, simile a quella di un basso. Molto pronunciato è anche il ventre, piuttosto grasso, che possiede quattro scomparti ed è munito di una potente flora batterica capace di digerire la cellulosa ed annullare gli effetti nocivi di alcune tossine.[1]
Il corpo del maschio ha una lunghezza di 70 cm, la coda 80 cm. La femmina, più piccola, possiede il naso all'insù.[1]
Il pelo è folto e morbido: sul capo e intorno alle spalle assume una viva colorazione rosso-marrone, sul dorso e ai fianchi è giallo-pallido, sul petto e sul ventre si presenta invece giallo-rossiccio chiaro. Nella regione sacrale si nota una macchia bianco-grigiastra ben delimitata. Gli arti superiori sono rosso-giallastri, quelli inferiori grigio-cenere, come anche la lunga coda priva di ciuffo. Sulla scriminatura i capelli sono lunghi e folti. La barba è a collana, molto vistosa, di color giallo-chiaro e intorno alla gola forma una gorgiera. Le palme delle mani, nude, sono grigio-nere, come le callosità ischiatiche.
I piccoli alla nascita hanno un pelo quasi nero e il volto di colore azzurro.
Saluti
Marco