Molto bella e significativa. Ottimo b/n.
posto qui per dirti che hai una bella galleria, le tuo foto trasmettono messaggi ed è quello che piace anche a me. Complimenti. Ciao, Gianluca
Cerco di comprendere la scelta di "schiacciare" l'immagine tra due bande nere, spesse, opprimenti.
Di solito l'esposizione di un Dolore dovrebbe essere salvifica, in qualche modo liberatoria.
Sembra quasi che tu voglia rendere l'idea di una continuità, gridata, di qualcosa che più che segnare fuori, con ferite e cicatrici posticce, lo faccia dentro, indelebilmente.
Bianco e Nero Nero... ecco.
Sì, le due bande nere sono parte integrante della composizione, opprimono la figura stretta in se stessa... Le cicatrici posticce sono solo il segno esteriore, un "gioco", la lettera scarlatta, della sofferenza interiore. Hai ragione, non volevo affatto essere liberatoria nella mia espressione, bensì generare un moto di compatimento nel senso etimologico del termine. È pesante, lo ammetto...
QUOTE (alkmenes @ 27 Settembre 2013 18:51)
Cerco di comprendere la scelta di "schiacciare" l'immagine tra due bande nere, spesse, opprimenti.
Di solito l'esposizione di un Dolore dovrebbe essere salvifica, in qualche modo liberatoria.
Sembra quasi che tu voglia rendere l'idea di una continuità, gridata, di qualcosa che più che segnare fuori, con ferite e cicatrici posticce, lo faccia dentro, indelebilmente.
Bianco e Nero Nero... ecco.
Sì, le due bande nere sono parte integrante della composizione, opprimono la figura stretta in se stessa... Le cicatrici posticce sono solo il segno esteriore, un "gioco", la lettera scarlatta, della sofferenza interiore. Hai ragione, non volevo affatto essere liberatoria nella mia espressione, bensì generare un moto di compatimento nel senso etimologico del termine. È pesante, lo ammetto...
Cerco di comprendere la scelta di "schiacciare" l'immagine tra due bande nere, spesse, opprimenti.
Di solito l'esposizione di un Dolore dovrebbe essere salvifica, in qualche modo liberatoria.
Sembra quasi che tu voglia rendere l'idea di una continuità, gridata, di qualcosa che più che segnare fuori, con ferite e cicatrici posticce, lo faccia dentro, indelebilmente.
posto qui per dirti che hai una bella galleria, le tuo foto trasmettono messaggi ed è quello che piace anche a me. Complimenti. Ciao, Gianluca
Grazie mille, mi fa piacere! ...e abbi pazienza per i miei tentativi di auto-interpretazione ...a volte sono cervellotica ;)
Profonda, fa riflettere.
Brava!
Ciao, Fabrizio.
Ti ringrazio moltissimo, Fabrizio, sono contenta che la trovi significativa!
Ciao,
Mimi
Profonda, fa riflettere.
Brava!
Ciao, Fabrizio.
Di solito l'esposizione di un Dolore dovrebbe essere salvifica, in qualche modo liberatoria.
Sembra quasi che tu voglia rendere l'idea di una continuità, gridata, di qualcosa che più che segnare fuori, con ferite e cicatrici posticce, lo faccia dentro, indelebilmente.
Bianco e Nero Nero... ecco.
Sì, le due bande nere sono parte integrante della composizione, opprimono la figura stretta in se stessa... Le cicatrici posticce sono solo il segno esteriore, un "gioco", la lettera scarlatta, della sofferenza interiore. Hai ragione, non volevo affatto essere liberatoria nella mia espressione, bensì generare un moto di compatimento nel senso etimologico del termine. È pesante, lo ammetto...
Di solito l'esposizione di un Dolore dovrebbe essere salvifica, in qualche modo liberatoria.
Sembra quasi che tu voglia rendere l'idea di una continuità, gridata, di qualcosa che più che segnare fuori, con ferite e cicatrici posticce, lo faccia dentro, indelebilmente.
Bianco e Nero Nero... ecco.
Sì, le due bande nere sono parte integrante della composizione, opprimono la figura stretta in se stessa... Le cicatrici posticce sono solo il segno esteriore, un "gioco", la lettera scarlatta, della sofferenza interiore. Hai ragione, non volevo affatto essere liberatoria nella mia espressione, bensì generare un moto di compatimento nel senso etimologico del termine. È pesante, lo ammetto...
Di solito l'esposizione di un Dolore dovrebbe essere salvifica, in qualche modo liberatoria.
Sembra quasi che tu voglia rendere l'idea di una continuità, gridata, di qualcosa che più che segnare fuori, con ferite e cicatrici posticce, lo faccia dentro, indelebilmente.
Bianco e Nero Nero... ecco.