E' quello che penso o quello che dovrebbe essere? Perché se così fosse la foto sarebbe centrata in pieno!
Una primadonna...protagonista assoluta della scena...avvolta in una cappa di crepe di seta(per questo la scelta della trama granulosa) con un 'occhio di bue' puntato ad esaltare tutta la sua eleganza....questo mi ispirava l'immagine...ma mica sono tutta normale io......:-) Ciao
QUOTE (luisgio @ 06 Giugno 2013 12:18)
Trovato
Il lago di Corlo, da molti chiamato lago di Arsiè è un lago artificiale nato nel 1954, quando con lo sbarramento del torrente Cismon, grazie alla diga presente nei pressi della frazione di "Corlo" l'acqua cominciò a salire fino a coprire come da progetti, alcune piccole borgate, così svaniscono con la demolizione a Rocca le borgate di Giuliàt, Cèsa, Cabalàu, Carèr, la chiesa e il cimitero, si salva solo il campanile... La chiesa viene ricostruita in località Coied il cimitero ai piedi del Col della Rocca; il Monumento ai Caduti viene demolito e disperso. Il lago si affaccia sulle Località di Arsiè, Mellame, Rivai, Rocca ed i paesini pittoreschi di Incino e Corlo. Molti gli abitanti costretti ad andarsene; quella che era stata per molto tempo una valle dove coltivare ogni sorta di frutta e ortaggi spariva per sempre. Vengono sommersi case, mulini e la storia di vita di centinaia di persone, che con la loro fatica, la fatica delle braccia e i calli sulle mani avevano creato un futuro per i loro figli.
Si si è la storia che più o meno sapevo io ....ma non esattamente la fine della chiesa....Ma così non vale però...
dovevi andare in loco (a piedi...magari) e chiedere agli anziani del luogo...era più divertente....!!!
Grazie....alcune di queste cose non le sapevo nemmeno io....
QUOTE (sergio3 @ 06 Giugno 2013 10:31)
Ciao Piera.
E' quello che penso o quello che dovrebbe essere? Perché se così fosse la foto sarebbe centrata in pieno!
Una primadonna...protagonista assoluta della scena...avvolta in una cappa di crepe di seta(per questo la scelta della trama granulosa) con un 'occhio di bue' puntato ad esaltare tutta la sua eleganza....questo mi ispirava l'immagine...ma mica sono tutta normale io......:-) Ciao
che la illumina....ecco cosa
Il lago di Corlo, da molti chiamato lago di Arsiè è un lago artificiale nato nel 1954, quando con lo sbarramento del torrente Cismon, grazie alla diga presente nei pressi della frazione di "Corlo" l'acqua cominciò a salire fino a coprire come da progetti, alcune piccole borgate, così svaniscono con la demolizione a Rocca le borgate di Giuliàt, Cèsa, Cabalàu, Carèr, la chiesa e il cimitero, si salva solo il campanile... La chiesa viene ricostruita in località Coied il cimitero ai piedi del Col della Rocca; il Monumento ai Caduti viene demolito e disperso. Il lago si affaccia sulle Località di Arsiè, Mellame, Rivai, Rocca ed i paesini pittoreschi di Incino e Corlo. Molti gli abitanti costretti ad andarsene; quella che era stata per molto tempo una valle dove coltivare ogni sorta di frutta e ortaggi spariva per sempre. Vengono sommersi case, mulini e la storia di vita di centinaia di persone, che con la loro fatica, la fatica delle braccia e i calli sulle mani avevano creato un futuro per i loro figli.
Brava Silvano
Grazie...mi piace giocare...non sempre mi riesce bene...ma ci provo....
antonella
E' quello che penso o quello che dovrebbe essere? Perché se così fosse la foto sarebbe centrata in pieno!
Una primadonna...protagonista assoluta della scena...avvolta in una cappa di crepe di seta(per questo la scelta della trama granulosa) con un 'occhio di bue' puntato ad esaltare tutta la sua eleganza....questo mi ispirava l'immagine...ma mica sono tutta normale io......:-) Ciao
Il lago di Corlo, da molti chiamato lago di Arsiè è un lago artificiale nato nel 1954, quando con lo sbarramento del torrente Cismon, grazie alla diga presente nei pressi della frazione di "Corlo" l'acqua cominciò a salire fino a coprire come da progetti, alcune piccole borgate, così svaniscono con la demolizione a Rocca le borgate di Giuliàt, Cèsa, Cabalàu, Carèr, la chiesa e il cimitero, si salva solo il campanile... La chiesa viene ricostruita in località Coied il cimitero ai piedi del Col della Rocca; il Monumento ai Caduti viene demolito e disperso. Il lago si affaccia sulle Località di Arsiè, Mellame, Rivai, Rocca ed i paesini pittoreschi di Incino e Corlo. Molti gli abitanti costretti ad andarsene; quella che era stata per molto tempo una valle dove coltivare ogni sorta di frutta e ortaggi spariva per sempre. Vengono sommersi case, mulini e la storia di vita di centinaia di persone, che con la loro fatica, la fatica delle braccia e i calli sulle mani avevano creato un futuro per i loro figli.
Si si è la storia che più o meno sapevo io ....ma non esattamente la fine della chiesa....Ma così non vale però...
dovevi andare in loco (a piedi...magari) e chiedere agli anziani del luogo...era più divertente....!!!
Grazie....alcune di queste cose non le sapevo nemmeno io....
E' quello che penso o quello che dovrebbe essere? Perché se così fosse la foto sarebbe centrata in pieno!
Una primadonna...protagonista assoluta della scena...avvolta in una cappa di crepe di seta(per questo la scelta della trama granulosa) con un 'occhio di bue' puntato ad esaltare tutta la sua eleganza....questo mi ispirava l'immagine...ma mica sono tutta normale io......:-) Ciao
che la illumina....ecco cosa
Il lago di Corlo, da molti chiamato lago di Arsiè è un lago artificiale nato nel 1954, quando con lo sbarramento del torrente Cismon, grazie alla diga presente nei pressi della frazione di "Corlo" l'acqua cominciò a salire fino a coprire come da progetti, alcune piccole borgate, così svaniscono con la demolizione a Rocca le borgate di Giuliàt, Cèsa, Cabalàu, Carèr, la chiesa e il cimitero, si salva solo il campanile... La chiesa viene ricostruita in località Coied il cimitero ai piedi del Col della Rocca; il Monumento ai Caduti viene demolito e disperso. Il lago si affaccia sulle Località di Arsiè, Mellame, Rivai, Rocca ed i paesini pittoreschi di Incino e Corlo. Molti gli abitanti costretti ad andarsene; quella che era stata per molto tempo una valle dove coltivare ogni sorta di frutta e ortaggi spariva per sempre. Vengono sommersi case, mulini e la storia di vita di centinaia di persone, che con la loro fatica, la fatica delle braccia e i calli sulle mani avevano creato un futuro per i loro figli.
Speravo Tu lo sapessi, io sono di Genova non è molto che sono da queste parti.
Mi informo.
Giorgio