Ciao a tutti, dopo aver ossevato le vostre opere ho deciso di provare a sottoporvi uno scatto che ho fatto ad un bimbo masai per avere qualche vostra opinione.
Ho provato a convertirla in b/n perchè mi sembrava un pò meglio, ma non sono tanto ferrato in post produzione!!!
Consigliatemi voi!

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Grazie Roberto.

A parte la bruciatura della pèietra in primo piano, la foto è gradevolissima, e la conversione non è male.
Se riesci a fare apparire i dettagli sul piano (che sembra una pietra ma non so cosa sia) ottieni un effetto migliore.

Però mi fa una certa impressione vedere un bombo masai, tribù di antichissime tradizioni, con un biberon "occidentale" in bocca!

Concordo anch'io con buzz per la bruciatura sulla pietra o forse una latta, mi sembra che s'intravede il tappo, per il resto mi sarei avvicinato di piu' al soggetto cercando di evitare la parte di sfondo nero sulla destra lasciando invece uno sfondo piu' uniforme, la foto comunque mi piace, saluti da Rossano

In effetti ero talmente concentrato sul bimbo che non mi sono neanche preoccupato di quello che ci stava intorno! Purtroppo quello che aveva in bocca non era un biberon ma un flacone di detersivo lavato ed usato come tale, mentre quello che c'è davanti non è una pietra bensì un fusto di plastica. Tutto quello che per noi diventa superfluo e fastidioso altri lo riutilizzano e molte volte malamente!
Forse dovremmo cercare di fare attenzione a quello che buttiamo e soprattutto dove va a finire... ma non è questo il posto per parlare di certe cose!
Comunque grazie!
Roberto.

in effetti quel biberon stona moltissimo con l'ambientazione da te ripresa.

Uno scatto che risulta molto originale, fuori dagli schemi tipici delle fotografia di questo genere, poco "politically correct" e che proprio per la sua apparente stranezza, trova il modo di raccontare una storia originale, un punto di vista diverso.

Storie di tristezza e desolazione non mancano certo nell'iconografia "classica" della degradazione africana e l'ennesimo scatto di piccolo nero con gli occhi lucidi dal pianto non avrebbe aggiunto granchè alla letteratura del settore, ben piena di sguardi desolati, spesso - putroppo - catturati solo per cercare di accaparrarsi un premio fotografico.

Mi sembra proprio invece che qui ci siamo e alla grande: zero compiacimento personale e tanta voglia (e capacità) di raccontare e commentare qualcosa di diverso.

Di fronte alla sigificatività di questa foto - non me ne voglia nessuno, per favore - le considerazioni sulla gamma tonale lasciano davvero il tempo che trovano.

Complienti all'autore.

IlCatalano