E' divisa in tre parti, non si vede propeio al top, ma comunque io l'ho trovata estremamente interessante:
Prima parte:
http://www.youtube.com/watch?v=TTAgWMPgDV4...feature=related
Seconda parte:
http://www.youtube.com/watch?v=P2oODWbImZI...feature=related
Terza parte:
http://www.youtube.com/watch?v=SdOLDFVyhSg...feature=related
Buona visione.
Ciao Ale,
Grazie per il video, domattina (vista l'ora) lo guardo per bene.
In effetti Gabriele Basilico ad una prima occhiata può sembrare un fotografo "atipico" che si limita a raccogliere asetticamente scorci urbani che tutti noi conosciamo fin troppo bene.
Questa sua presunta asetticità, la precisione maniacale delle inquadrature unita al soggetto poco attraente della città moderna, pone chi guarda in condizione di disagio.
Guardando le foto di Basilico, ci si può ritrovare a liquidarle con un "ma questa il mio nipotino di 4 anni l'avrebbe fatta meglio!".
Se non altro nel video mi sembra venga chiarito il suo pensiero e cosa lo porta a scattare certe immagini.
Il fraintendimento che può nascere dal lavoro di Basilico mi ha portato spesso a riflettere su quanto la cultura fotografica sia poco conosciuta, e inversamente, su quanto l'arte abbia costruito in questi anni discorsi propri in cui le persone "normali" non ci si ritrovano.
Saluti,
Enzo
Grazie per il video, domattina (vista l'ora) lo guardo per bene.
In effetti Gabriele Basilico ad una prima occhiata può sembrare un fotografo "atipico" che si limita a raccogliere asetticamente scorci urbani che tutti noi conosciamo fin troppo bene.
Questa sua presunta asetticità, la precisione maniacale delle inquadrature unita al soggetto poco attraente della città moderna, pone chi guarda in condizione di disagio.
Guardando le foto di Basilico, ci si può ritrovare a liquidarle con un "ma questa il mio nipotino di 4 anni l'avrebbe fatta meglio!".
Se non altro nel video mi sembra venga chiarito il suo pensiero e cosa lo porta a scattare certe immagini.
Il fraintendimento che può nascere dal lavoro di Basilico mi ha portato spesso a riflettere su quanto la cultura fotografica sia poco conosciuta, e inversamente, su quanto l'arte abbia costruito in questi anni discorsi propri in cui le persone "normali" non ci si ritrovano.
Saluti,
Enzo
grazie ale, ma io queste foto proprio non le digerisco... il basilico mi rimane sullo stomaco! 
beh,
liquidare Basilico (probabilmente il fotografo italiano più conosciuto
ed apprezzato in Europa) con una battuta mi sembra molto riduttivo.
Forse vale la pena di guardare bene i suoi lavori e cercare di capire perchè
è considerato un autore così importante.
ciao!
liquidare Basilico (probabilmente il fotografo italiano più conosciuto
ed apprezzato in Europa) con una battuta mi sembra molto riduttivo.
Forse vale la pena di guardare bene i suoi lavori e cercare di capire perchè
è considerato un autore così importante.
ciao!
Bellissima intervista.
Basilico va ascoltato e capito, a mio giudizio. Anch'io, quando ne ho visto una mostra dal vivo per la prima volta, l'ho criticato negativamente. Ma questo tipo di documento racconta molto bene il suo bel lavoro, la sistematicità e la dedizione che lo caratterizzano.
“C’è un’aspetto che si riscopre sempre della fotografia. È come se essa leggesse degli indizi che poi si ricompongono come in una puntata di CSI. Quando si fotografa da tanti anni questa cosa la si sa e così mi succede che pianto il mio cavalletto in un punto, traccio un percorso, vago, ma so che questo meccanismo arriverà ed è molto eccitante. Aiuta a dare profondità e valore a un lavoro che molto spesso rischia una caduta d’interesse da parte di chi lo fa”
Questo estratto l'ho preso da un'intervista fattagli da me durante l'ultimo Festival della Fotografia romano
Basilico va ascoltato e capito, a mio giudizio. Anch'io, quando ne ho visto una mostra dal vivo per la prima volta, l'ho criticato negativamente. Ma questo tipo di documento racconta molto bene il suo bel lavoro, la sistematicità e la dedizione che lo caratterizzano.
“C’è un’aspetto che si riscopre sempre della fotografia. È come se essa leggesse degli indizi che poi si ricompongono come in una puntata di CSI. Quando si fotografa da tanti anni questa cosa la si sa e così mi succede che pianto il mio cavalletto in un punto, traccio un percorso, vago, ma so che questo meccanismo arriverà ed è molto eccitante. Aiuta a dare profondità e valore a un lavoro che molto spesso rischia una caduta d’interesse da parte di chi lo fa”
Questo estratto l'ho preso da un'intervista fattagli da me durante l'ultimo Festival della Fotografia romano
QUOTE(botbot @ Oct 1 2008, 05:12 PM) 
...
Forse vale la pena di guardare bene i suoi lavori e cercare di capire perchè
è considerato un autore così importante.
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Forse vale la pena di guardare bene i suoi lavori e cercare di capire perchè
è considerato un autore così importante.
...
ciao
Beh, ci sono tanti autori nazionali che non mi danno alcuna emozione, ma questo è un problema mio, evidentemente...
Dal mio punto di vista cerco di guardare le foto senza considerare da chi sono state scattate, senza preconcetti di alcun tipo.
Rimane il fatto che le foto di basilico non mi danno alcuna emozione, anche se è un autore importate.
saluti
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