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giocoliere
come si può trasformare la passione per la fotografia in un lavoro?
chi può darmi qualche consiglio su come muovermi per capire quale strada devo prendere?
grazie a tutti per le eventulai risposte!
LuVi
Io sto provando con le agenzie fotogiornalistiche. Preparati un piccolo portfolio di immagini di eventi, e mandaglielo proponendoti come collaboratore freelance wink.gif

LuVi
catulusfelix
QUOTE(giocoliere @ Apr 26 2008, 05:32 PM) *
come si può trasformare la passione per la fotografia in un lavoro?
chi può darmi qualche consiglio su come muovermi per capire quale strada devo prendere?
grazie a tutti per le eventulai risposte!


A mio parere è importante individuare un settore in particolare, che sarebbe poi quello nei confronti del quale ci si sente più versati ed al quale ci si vuole dedicare. Una volta deciso quale ambito privilegiare, successivamente si possono prendere in considerazione eventuali "sotto-settori" più o meno affini a quello di maggiore interesse ed estendere a quelli la propria attività.
In questo modo ci si crea una "specializzazione" settoriale.
La fase successiva è certamente quella di confrontarsi concretamente col mercato e con il contesto lavorativo creando un portfolio coerente che rispecchi le nostre reali capacità tecniche ed espressive, relativamente all'ambito di cui si è detto sopra. Lo si propone a chi di dovere (un giornale, un'agenzia...) oppure ci si propone ad un fotografo professionista, come assistenti o collaboratori, per iniziare ed apprendere "dal vivo" come funziona davvero il lavoro del fotografo. Una cosa da tenere bene a mente, infatti, è la notevole differenza che intercorre fra una passione ed un'attività professionale. Non è affatto scontato che i due piani si intersechino e prima di decidere ti consiglierei di valutare bene se il passaggio dall'una all'altra forma ti motiverebbe di più oppure, al contrario, non ti farebbe cambiare idea.
Può succedere anche questo...
buzz
Nessuno pensa alla parte fiscale del problema?
Essere professionisti non significa per forza essere specialisti.
catulusfelix
QUOTE(buzz @ Apr 27 2008, 05:42 PM) *
Nessuno pensa alla parte fiscale del problema?
Essere professionisti non significa per forza essere specialisti.


Personalmente ho evitato di farne cenno per diversi motivi:

- la "parte fiscale del problema" presuppone una motivazione forte e definitiva che conduce necessariamente all'inquadramento fiscale (in pratica: "ho deciso che farò il fotografo professionista quindi espleterò tutte le formalità atte ad ottenere un regolare inquadramento fiscale e l'iscrizione alla C.C.I.A.A.").

- credo che debba costituire l'ultimo passaggio, da determinarsi attraverso la preventiva creazione di un business plan e dopo una consulenza adeguata da un buon commercialista.

- prima di affrontare l'aspetto fiscale credo sia meglio verificare "sul campo" le proprie motivazioni. Come hai giustamente detto, essere professionisti non significa per forza essere specialisti, tuttavia aggiungerei anche che avere una partita I.V.A. non fa di un fotografo un professionista né di un professionista un buon fotografo, altrimenti qualsiasi amatore da domani apre il suo studio fotografico ed automaticamente diventa un professionista.

- esiste un "problema" che ovviamente è relativo al luogo in cui si intende esercitare la professione, ma che è fortemente condizionante: aprire una qualsiasi attività oggi è alquanto oneroso. Avviare un'attività in proprio comporta, come detto, l'apertura di una partita I.V.A., il pagamento annuale di non poche tasse e l'iscrizione all'I.N.P.S. con conseguente regolare versamento dei contributi, che si guadagni oppure no. Fare il fotografo free lance svincola dalla necessità di uno studio fisso, ma significa anche rischiare di non poter coprire settori che altrimenti creano utili. Nel caso invece si decida di aprire uno studio bisogna stipulare un contratto d'affitto per un locale (se non lo si possiede già), acquistare arredi, accessori, hardware e periferiche. Tutto ciò è fattibile a proprio rischio e pericolo (ovvio) ma ad un amatore suggerirei di ponderare bene le proprie decisioni e riflettere su tutti questi aspetti, magari confrontandosi preventivamente con la professione attraverso prestazioni occasionali d'opera o collaborazioni stagionali con qualche studio. Eventualmente poi deciderà da sé come procedere in termini di inquadramento fiscale.
Ho visto troppe persone partire entusiaste, aprire l'attività, tenerla in piedi un anno e poi dover chiudere...

Che ne pensi? hmmm.gif
buzz
La cosa mi interessa alquanto.

Ci sono solo un paio di definizioni che modificherei:
Essere professionista non significa essere bravo. Significa vivere di quel lavoro. Che poi ci siano profesisonisti scarsi e amatori bravi, siamo daccordo tutti.
Per vivere del lavoro di fotografio, in un modo o nell'altro occorre regolamentarsi. Non puoi diventare un professionista se non hai almeno la partita IVA altrimenti come fai a fatturare o a dare ricevuta del tuo lavoro?
Esiste la prestazione occasionale d'opera, ma come dice la parola stessa si tratta di una prestazione a carattere occasionale e non una fattura ogni tanto del tuo lavoro perchè ne hai poco.

Se vuoi lavorare presso un giornale, o to faui assumere con qualunque forma di contratto (progetto, temporaneo...) oppure devi presentarti come un freelance che però periodicamente emetta ricevuta dei prori lavori altrimenti come ti pagano?

Se inizi invece a lavorare com elibero professionista (non artigiano) e tiri fuori solo l apartita iva, sarai soggetto alla contribuzione inps in maniera proporzionale al fatturato (parcella con ritenuta d'acconto e IVA).

Con l'ultima finanziaria è entrato in vigore un regime fiscale ridotto, per giri d'affari al di sotto dei 30mila euro che ti permette di lavorare fuori dal regime IVA. Ovvero l'IVA non la applichi e non la scarichi. Paghi il 20% FISSO di tasse irpef e puoi scaricare anche le spese (non l'IVA).

Devo informarmi se quando compri sei esentato dal suo pagamento oppure se la paghi per intero.

soluzioni ce ne sono tante, ma come dici tu dipende dal giro che riuscirai a fare.

Purtroppo a voler essere "fiscali" non potresti vendere nemmeno una cartolina senza le relative autorizzazioni!
catulusfelix
QUOTE(buzz @ Apr 27 2008, 08:46 PM) *
La cosa mi interessa alquanto.

Ci sono solo un paio di definizioni che modificherei:
Essere professionista non significa essere bravo. Significa vivere di quel lavoro. Che poi ci siano profesisonisti scarsi e amatori bravi, siamo daccordo tutti.
Per vivere del lavoro di fotografio, in un modo o nell'altro occorre regolamentarsi. Non puoi diventare un professionista se non hai almeno la partita IVA altrimenti come fai a fatturare o a dare ricevuta del tuo lavoro?
Esiste la prestazione occasionale d'opera, ma come dice la parola stessa si tratta di una prestazione a carattere occasionale e non una fattura ogni tanto del tuo lavoro perchè ne hai poco.

Se vuoi lavorare presso un giornale, o to faui assumere con qualunque forma di contratto (progetto, temporaneo...) oppure devi presentarti come un freelance che però periodicamente emetta ricevuta dei prori lavori altrimenti come ti pagano?

Se inizi invece a lavorare com elibero professionista (non artigiano) e tiri fuori solo l apartita iva, sarai soggetto alla contribuzione inps in maniera proporzionale al fatturato (parcella con ritenuta d'acconto e IVA).

Con l'ultima finanziaria è entrato in vigore un regime fiscale ridotto, per giri d'affari al di sotto dei 30mila euro che ti permette di lavorare fuori dal regime IVA. Ovvero l'IVA non la applichi e non la scarichi. Paghi il 20% FISSO di tasse irpef e puoi scaricare anche le spese (non l'IVA).

Devo informarmi se quando compri sei esentato dal suo pagamento oppure se la paghi per intero.

soluzioni ce ne sono tante, ma come dici tu dipende dal giro che riuscirai a fare.

Purtroppo a voler essere "fiscali" non potresti vendere nemmeno una cartolina senza le relative autorizzazioni!


mmmh... interessante, davvero!
Se ti contattassi in MP per chiederti qualche info più specifica ti scoccerei? Altrimenti, dato che forse è di interesse comune, qualche ulteriore informazione te la chiederei qui.

Grazie anticipatamente. smile.gif
steve48
QUOTE(buzz @ Apr 27 2008, 08:46 PM) *
Con l'ultima finanziaria è entrato in vigore un regime fiscale ridotto, per giri d'affari al di sotto dei 30mila euro che ti permette di lavorare fuori dal regime IVA. Ovvero l'IVA non la applichi e non la scarichi. Paghi il 20% FISSO di tasse irpef e puoi scaricare anche le spese (non l'IVA).

Devo informarmi se quando compri sei esentato dal suo pagamento oppure se la paghi per intero.

soluzioni ce ne sono tante, ma come dici tu dipende dal giro che riuscirai a fare.

Purtroppo a voler essere "fiscali" non potresti vendere nemmeno una cartolina senza le relative autorizzazioni!


PER IL REGIME DEI 30000 €

Quando acquisti l'IVA la paghi ma non la scarichi

Il massimo scaricabile come costi per attrezzature e fitto locale è di 15000 euro annui.
Sulle fatture emesse si deve applicare una maggiorazione INPS del 4%.
Non si appllica l'IVA ma solo la ritenuta d'acconto del 20%.

La tassazione avviene sull'utile pari alla differenza ricavi-costi.

Sull'utile si deve pagare un contributo del 23% INPS come professionista.

E' obbligatorio l'iscrizione IVA anche se si esenti dal pagamento.

Si devono comunque conservare le fatture in entrata e uscita.

Saluti
Stefano
tosk
io sapevo che l'iva per le ditte con i piccoli giri d'affari viene messa come costo, quindi alla fine si scarica, stessa cosa per i contributi inps. Nelle fatture va messa la marca da bollo (1,81 euro mi pare).
il vero pregio di questo sitema fiscale è l'assenza degli studi di settore, che alla fine fanno pagare tasse su redditi presunti, casualmente sempre più alti di quelli effettivi, il che porta la tassazione in molti casi, de facto, al 50% ed oltre.

tornando alla domanda iniziale io sto per cominciare una collaborazione con un professionista (nel senso che ha la attività di fotografo) dandogli una mano in avvenimenti sportivi, vere manne dal cielo come introiti, mi ripago l'attrezzatura e imparo le dritte, così magari l'anno prossimo posso farcela per conto mio.
giocoliere fatti un annetto di studio pure tu, accetta compensi decenti e studia cosa piace al mercato e cosa no.
ciao
giocoliere
QUOTE(tosk @ Apr 28 2008, 08:31 AM) *
tornando alla domanda iniziale io sto per cominciare una collaborazione con un professionista (nel senso che ha la attività di fotografo) dandogli una mano in avvenimenti sportivi, vere manne dal cielo come introiti, mi ripago l'attrezzatura e imparo le dritte, così magari l'anno prossimo posso farcela per conto mio.
giocoliere fatti un annetto di studio pure tu, accetta compensi decenti e studia cosa piace al mercato e cosa no.
ciao


infatti tosk questa era la mia prima idea....! essendo già un free lance (operatore televisivo) penso che quello che dici tu sia il modo migliore per iniziare.
per quanto riguarda i discorsi "fiscali" li avevo messi in conto solo credevano fossero un problema secondario, visto che comunque io non ho la partita iva nonostante il lavoro che faccio visto che ci andrei a rimettere alla grande ( per vari motivi che non sto qui a dire).
grazie comunque a tutti. penso siano informazioni importanti da sapere!
buzz
Se ne avete voglia andatevi a leggere questa informativa:

http://www.fiscooggi.it/reader/?LO=0100000...application/pdf
catulusfelix
QUOTE(buzz @ Apr 28 2008, 11:17 AM) *
Se ne avete voglia andatevi a leggere questa informativa:

http://www.fiscooggi.it/reader/?LO=0100000...application/pdf


Grazie buzz, molto interessante... wink.gif
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