frozen
Oct 8 2004, 09:52 AM
Ho letto che prima di natale uscira' una nuova coolpix interessante, e' la 4800 (4 milioni di pixel, zoom OTTICO 8.3X, lenti ED).
Avrei una mezza idea di cambiare la mia 4300 ma mi frena molto il fatto che non ci sia la modalita' MANUALE.
C'e' solo AUTOMATICO oppure SCENE.
Devo dire che il MANUALE si usa molto poco ma quella volta che serve (e non c'e') se ne sente la mancanza.
Aggiungere il modo MANUALE ha un costo irrisorio (si tratta solo di un po' di firmware in piu') mentre, riduce la plasticita' di utilizzo della macchina, che poi e' proprio la caratteristica piu' piacevole delle digitali.
D'accordo che queste sono macchine orientati agli utenti "inquadra e scatta", ma in questo modo si impedisce l'evoluzione naturale.
Ciao
PS: lo so che ci sono le 8700, D70 e simili, ma non vorrei dissanguarmi per una macchina fotografica. E poi le mini-coolpix sono cosi' compatte che si portano a spasso spesso.
Riciao
frozen
Oct 8 2004, 11:51 AM
Si certo, le soluzioni sono tante: il tele, il fieldscope, la maxi-coolpix (8800).
Ma quello che intendevo dire e' che non capisco la recente politica della nikon di costruire delle belle macchine per poi limitarne le possibilita'.
Sarebbe come comprare una Ferrari con il limitatore di velocita' a 100 km/ora.
paride1001
Oct 9 2004, 10:12 PM
Concordo perfettamente con te, ma le persone che in passato hanno acquistato la 885 e la 4300 e che hanno una certa versatilità in ongi occasione, ora non riescono più a trovare delle macchine con queste prestazioni ad un prezzo non troppo impegnativo.
Anch'io che vorrei cambiare la mia 885 con un'altra compatta, ma ho dei dubbi nella scelta.
Tipo la 4100 è una bella macchina,ma è quasi tutto automatica.
La 4200 idem
La 3200 non ne parliamo.
Poi la 5200 già si incomincia a ragionare per poi passare pian piano alle ferrari...........
cordiali saluti
Paride
ea00220
Oct 11 2004, 03:01 PM
L'idea di individuare una categoria che si colloca tra il "consumer" e il "professional" a me, me piace .
E' una comoda distinzione che consente a chiunque di collocarsi idealmente in una categoria e lì effettuare le sue scelte.
L'alternativa è, o sarebbe, quella di andare a spulciare tutti i manuali per vedere se quella fotocamera ha o no i requisiti richiesti. In questo modo chi ha qualche velleità si riconosce nel "prosumer" o "dilettante evoluto" e in quell'area può effettuare le sue scelte, certo di trovare almeno tutti i controlli manuali e quel qualcosa in più che manca alle point&shot.
E non mi dite che non sapete scegliere in quale categoria riconoscervi !
Una volta, tanto tempo fa, la scelta era più semplice: o ci si accontentava di una instamatic, o al massimo di una fotocamera a telemetro (ad ottica fissa, of course), oppure si optava per una SLR. Quello, e solo quello, era il confine tra il fotografo della domenica e il dilettante evoluto. Poi, molto dopo, sono arrivate le compatte, che pur essendo l'evoluzione tecnologica delle "instamatic", grazie alle loro prestazioni, sono state apprezzate anche dai dilettanti evoluti; ma mai, e sottolineo mai, come unica macchina fotografica, bensì come comodo tacquino per appunti. E nessuno si è mai posto la domanda sul perché non consentissero impostazioni manuali (salvo eccezioni "eccellenti").
Infine è arrivato il digitale.
E' aumentata l'offerta di modelli e ci sono modelli che stanno tra il professionale delle DSLR e le P&S: che male c'è a dirlo pubblicamente ?
Io trovo sia un indice di serietà maggiore di chi costrige a verificare tutte le caratteristiche per scoprire se c'è questo o se manca quello.
Mi rendo conto che chi si avvicina alla foto digitale per la prima volta non sa bene cosa cerca e, spesso, cosa compra. Purtroppo i negozianti in grado di guidare un acquisto son pochi, soprattutto in tempi di "maxisupermegastore" dove, al massimo, puoi parlare con un "ragazzotto" che sa tutto di telefonini, ma che di fotografia non capisce un cavolo !
Per questo motivo, penso, è utile una distinzione ... all'origine.
Chi è consapevole delle proprie aspirazioni, può andare a colpo sicuro.
Chi non lo è, giustamente, comincia con una "P&S", per poi passare a qualcosa di più performante.
Certo i costi possono incidere sulle scelte, ma questo c'è sempre stato...
Oltre 30 anni fa, io pagai ben 105.000 lire il corpo della mia Nikkormat (+35 mm f2,8), e non vi racconto i sacrifici fatti per mettere insieme quella cifra che, allora, equivaleva a un mese di uno stipendio medio. E non era la "prima" SLR, ma era quella che volevo, dopo un certo numero di tentativi fatti cercando di risparmiare.
Per fortuna, allora, non c'erano nemmeno le compatte.
Tanto per dare un'indicazione tagliata con l'accetta: il dilettante che proviene da una reflex farebbe bene a rivolgersi alle "prosumer", senza farsi abbagliare dai lustrini delle P&S che, piaccia o no, sono la versione digitale delle compatte a pellicola.
Forse sbaglio, ma questa è la mia opinione.
Saluti
Pietro