Ho l'impressione che la mia domanda possa risultare potenzialmente stupida, ma non essendo sicura, confido nella vostra magnanimita' e competenza....
I files prodotti con la mia D200, settata alla massima risoluzione, misurano 3872 x 2592 pixel. La Nikon dichiara (anche sul libretto delle istruzioni) che la dimensione di stampa massima in centimetri, equivale a 49x32 circa.
Pero' non e' proprio vero.... Infatti questa dimensione e' basata sui 200 punti per pollice, ovvero una misura non professionale....
Tradotta in termini tipografici, questa densita' per pollice ha poco senso, visto che la stampa offset a 144 linee (tipica ad esempio, di una rivista non stampata in rotativa), necessita di almeno 288 punti per pollice.
Ne consegue che la dimensione effettiva ottenibile con la mia D200, utilizzabile per lo standard di stampa offset, non e' quella espressa da Nikon, bensi' quasi un terzo inferiore: 34x22 cm a 288 dpi.
Per chi al momento dell'acquisto, proveniva dall'analogico ed era come me poco avezzo al digitale, le misure dichiarate da Nikon, potevano risultare fuorvianti, o peggio, ingannevoli.
Con questo, non voglio dire che Nikon mentisse, perche' tecnicamente non lo ha fatto. Ma e' come se avesse dato una "versione di comodo" del dato.
Come se la Fiat dichiarasse che la 600 raggiunge i "300 orari", per scoprire poi che si tratta non di chilometri/ora, bensi' di "500 metri/ora".
Non so se mi spiego.
In definitiva, mi sembrerebbe molto piu' consono, soprattutto per prodotti quasi professionali come la D200, basarsi su valori di Dpi piu' in linea con l'uso tipografico (288 o 300 dpi), piuttosto che a quello delle stampantine laser di casa (200 dpi)...
La domanda e' la seguente:
sperando che questa sia tutta una mia paranoia e che qualcuno possa smentirmi sedutastante, mi chiedevo se la profondita' di bit comunque buona, e la qualita' del sensore della D200, possano comunque consentire ingrandimenti senza perdite considerevoli in termini di qualita' e dettaglio d'immagine.
Grazie, e scusate la filippica.