QUOTE(Matt.3 @ Mar 28 2007, 06:55 PM)
Beh Galeno, il tuo discorso mi invoglia a cimentarmi con la tecnica che dici tu
Appena avrò un pò di tempo mi ci dedicherò.
Visto che hai parlato un pò del 50mm volevo da te un parere.
Tu dici che funziona al meglio con soggetti distanti, ma quanto distanti??
Ce l'ho da ieri ed avrò fatto 50 foto al mio gatto senza avere un buon risultato, vedo poca nitidezza, l'immagine è un pò impastata.
Nelle foto mi tengo ad una distanza di circa 50/60 cm.
E' qui che sbaglio??
Ho postato le foto in questo tread
http://www.nital.it/forum/index.php?showtopic=56179&st=250Un consiglio mi sarebbe di grande aiuto.
Ciao, Matt.3,
Forse le mie poche, e lacunose, indicazioni ti hanno portato fuori strada, e me ne scuso.
Intanto, l' esempio da me citato del cinquantino era appunto un ...esempio. Il discorso è più o meno valido per qualsiasi lunghezza focale, cioè è possibile "invertire" quasi tutti gli obiettivi, ma il rapporto più favorevole, inteso sia come rapporto d' ingrandimento, sia come costo/prestazioni (va messo in conto in più soltanto il costo dell' anello d' inversione che, come già ti è stato detto, è "sostenibile"), è quello di utilizzare, per l' inversione, una focale tra 25 e 60 mm e il cinquantino ci sta giusto in mezzo.
Tieni comunque presente che quanto più la focale dell' obiettivo invertito è corta, tanto maggiore è il rapporto d' ingrandimento ottenibile con il solo anello di inversione. Tuttavia, a focali cortissime l'
escamotage dell' inversione presenta più problemi che vantaggi, mentre a focali più lunghe è più conveniente utilizzare obiettivi macro espressamente concepiti per questa funzione.
Circa i tuoi dubbi sulla distanza di messa a fuoco, non ti devi minimamente preoccupare: utilizzando un qualsiasi obiettivo normalmente (non invertito), tutte le distanze comprese tra l' infinito e la minima distanza prevista sul barilotto sono tutte utilizzabili senza problemi in quanto calcolate dal costruttore in fase di progetto dello schema ottico di quell' obiettivo, cioè come "miglior compromesso" tra costo e resa.
Il discorso sull' opportunità di invertire un' ottica, e di conseguenza migliorare le varie aberrazioni invertendo le distanze soggetto/centro focale e piano di messa a fuoco/centro focale va riferito soltanto all' uso, alternativo, di lenti aggiuntive (che di per sè aggiungono altre aberrazioni) o all' uso di anelli o soffietti di prolunga che, oltre a "soffrire" di un costo maggiore, obbligano, per la messa a fuoco, ad avvicinarsi moltissimo al soggetto (al limite con la distanza soggetto/centro ottico
inferiore alla distanza piano di messa a fuoco/centro ottico).
Ovviamente, qui si tratta di macrofotografia molto spinta (alti rapporti d' ingrandimento) e non già di foto di un micio.
Giustamente, Buzz (e altri sul tread da te citato) ti fa rilevare che la tua insoddisfazione deriva da altro (micromosso, tipo di soggetto, illuminazione e quant' altro) e certamente non dall' hardware utilizzato (D80? - 50/1.8).
Il tuo micio, se ripreso, sia pure a 50-60 cm, ma in piena luce (ad es., mentre si crogiola pigramente al sole) ti darà immagini che tranquillamente potrai incorniciare nella sua camera...pardon, sopra la sua poltrona preferita...
Ciao. Galeno.