Ho letto in molte discussioni, riviste, depliant delle fotocamere, che la funzione di alzo preventivo dello specchio si adopera prevalentemente con tempi lunghi da 1/30 a qualche secondo e serve ad eliminare le vibrazioni causate dal movimento dello specchio.
Ho letto che una delle caratteristiche delle fotocamere a telemetro è quella di non avere lo specchio e di non soffrire del problema del micro mosso.
Ma c'è qualcosa che non mi torna! E si tratta di fisica meccanica...
Non so quanto possa pesare esattamente uno specchio, ma credo tra i 10 ed i 30 grammi, non so che velocità di rotazione imprima la fotocamera allo specchio ma non credo sia elevatissima. Sta di fatto che, in natura, un urto produce una vibrazione significativa (cioè con l'effetto di un micro movimento) solo se l'oggetto che colpisce il resto del sistema è dotato di sufficiente energia x "muovere" la massa colpita.
Sto semplificando il linguaggio, ma sta di fatto che, se lanciate una pallina da tennis contro un'auto, per quanto veloce possa essere la pallina, se la carozzeria dell'auto fosse indeformabile, il movimento impresso dopo l'urto sarebbe davvero minuscolo.
Provo adesso ad immaginare cosa avviene al momento dello scatto all'interno di una reflex. Lo specchio si mette in moto e colpisce, ruotando su un asse, una parte della fotocamera. La massa della fotocamera è almeno 2 o 300 volte quella dello specchio, e se montiamo un ottica, direi che siamo sulle 500 volte la massa dello specchio.
In teoria, quindi si produce una piccola vibrazione, di qualche mm al più (ma credo siamo entro le decine di micrometri, cioè decine di millesimi di millimetro) del corpo macchina, del piano pellicola e di tutto il resto che è solidale al copro macchina. Si muoverà anche l'ottica, quindi. Che potrà essere anche una Vr, ma su cui il Vr non potrà produrre alcun effetto significativo, perchè sfido un sistema da poche centinaia di euro a correggere una vibrazione così microscopica ed a farlo con precisione.
Supponiamo di inquadrare a questo punto con treppiedi. Il treppiedi, montato alla fotocamera assorbirà parte di questo movimento impresso a tutto il sistema, lasciando comunque una parte delal vibrazione. Supponiamo di esagerare e di riprendere con una focale di addirittura 200mm!
L'angolo di campo di un 200mm è di appena 10 gradi circa. Questo significa che un movimento del piano della pellicola/sensore di poche decine di micrometri, su una porsione di scena di pochi gradi, riesce a produrre l'effetto di qualche mm di spostamento del soggetto inquadrato. E questo per effetto della "relatività" del movimento rispetto alla scena.
Bene! La vbrazione esiste, dunque. L'alzo dello specchio la elimina.
Ma.. un attimo.. cosa stiamo inquadrando? Un pezzo di muro cementificato, sigillato, in una zona senza alito di vento ed alcuna pertubazione? Pechè se stiamo inquadrando una scena nella vita reale e non siamo nell'applicacione della fotografia scientifica, mi spiegate quante altri errori (vibrazioni ed altro) interferiscono con la nostra scena?
Voglio dire... c'è tutto questo evidente beneficio dell'alzo preventivo dello specchio (che oltre tutto fa perdere l'inquadratura della scena proprio nel momento più delicato, lo scatto)?
Non si producono effetti più significativi semplicemente riprendendo con cura???
Beh.. parliamone, se vi va.