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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
Seba_F80
Ho letto in molte discussioni, riviste, depliant delle fotocamere, che la funzione di alzo preventivo dello specchio si adopera prevalentemente con tempi lunghi da 1/30 a qualche secondo e serve ad eliminare le vibrazioni causate dal movimento dello specchio.

Ho letto che una delle caratteristiche delle fotocamere a telemetro è quella di non avere lo specchio e di non soffrire del problema del micro mosso.

Ma c'è qualcosa che non mi torna! E si tratta di fisica meccanica...

Non so quanto possa pesare esattamente uno specchio, ma credo tra i 10 ed i 30 grammi, non so che velocità di rotazione imprima la fotocamera allo specchio ma non credo sia elevatissima. Sta di fatto che, in natura, un urto produce una vibrazione significativa (cioè con l'effetto di un micro movimento) solo se l'oggetto che colpisce il resto del sistema è dotato di sufficiente energia x "muovere" la massa colpita.

Sto semplificando il linguaggio, ma sta di fatto che, se lanciate una pallina da tennis contro un'auto, per quanto veloce possa essere la pallina, se la carozzeria dell'auto fosse indeformabile, il movimento impresso dopo l'urto sarebbe davvero minuscolo.

Provo adesso ad immaginare cosa avviene al momento dello scatto all'interno di una reflex. Lo specchio si mette in moto e colpisce, ruotando su un asse, una parte della fotocamera. La massa della fotocamera è almeno 2 o 300 volte quella dello specchio, e se montiamo un ottica, direi che siamo sulle 500 volte la massa dello specchio.
In teoria, quindi si produce una piccola vibrazione, di qualche mm al più (ma credo siamo entro le decine di micrometri, cioè decine di millesimi di millimetro) del corpo macchina, del piano pellicola e di tutto il resto che è solidale al copro macchina. Si muoverà anche l'ottica, quindi. Che potrà essere anche una Vr, ma su cui il Vr non potrà produrre alcun effetto significativo, perchè sfido un sistema da poche centinaia di euro a correggere una vibrazione così microscopica ed a farlo con precisione.

Supponiamo di inquadrare a questo punto con treppiedi. Il treppiedi, montato alla fotocamera assorbirà parte di questo movimento impresso a tutto il sistema, lasciando comunque una parte delal vibrazione. Supponiamo di esagerare e di riprendere con una focale di addirittura 200mm!

L'angolo di campo di un 200mm è di appena 10 gradi circa. Questo significa che un movimento del piano della pellicola/sensore di poche decine di micrometri, su una porsione di scena di pochi gradi, riesce a produrre l'effetto di qualche mm di spostamento del soggetto inquadrato. E questo per effetto della "relatività" del movimento rispetto alla scena.

Bene! La vbrazione esiste, dunque. L'alzo dello specchio la elimina.
Ma.. un attimo.. cosa stiamo inquadrando? Un pezzo di muro cementificato, sigillato, in una zona senza alito di vento ed alcuna pertubazione? Pechè se stiamo inquadrando una scena nella vita reale e non siamo nell'applicacione della fotografia scientifica, mi spiegate quante altri errori (vibrazioni ed altro) interferiscono con la nostra scena?

Voglio dire... c'è tutto questo evidente beneficio dell'alzo preventivo dello specchio (che oltre tutto fa perdere l'inquadratura della scena proprio nel momento più delicato, lo scatto)?
Non si producono effetti più significativi semplicemente riprendendo con cura???

Beh.. parliamone, se vi va. wink.gif
marcelus
sarà anche vero tutto ciò, ma la fotocamera non è solidale con tutto il resto del mondo wink.gif
.oesse.
il principio della quantita' di moto lo conosco bene, ma l'alzata preventiva dello specchio si usa mediamente nelle macro e non certo in uno street.
Se poi provi una Leica, ti accorgerai da solo cosa significhi non avere specchi.
wink.gif

.oesse.
matteoganora
La velocità di alzata dello specchio è invece rapidissima, se considerate che in una DSLR professionale il ritardo di scatto è pari a pochi centesimi di secondo, e calcoliamo anche il tempo di attivare tutta la circuitazione e l'otturatore, lo specchio si alza in qualche millesimo di secondo.
Ciò ha comportato negli anni una lunga ricerca, di materiali ammortizzanti e sistemi meccanici di smorzamento di questo gran colpo che lo specchio da (basti sentire il clac di una fotocamera come l'FM1 e quello di una F6).

La soluzione dell'alzata preventiva è più utile su tempi medio lungi (da 1/30 a 1 sec) piuttosto che su tempi lunghissimi, dove l'esposizione prolungata copre eventuali micromossi della primissima parte di esposizione.

Il sistema a telemetro è tutt'altra cosa, assenza di specchio, otturatore in stoffa, rende silenziosissimo e totalmente esente da vibrazioni da contraccolpo il sistema, garantendo tempi di scatto ben più lunghi di quelli ottenibili, a parità di man ferma, con la reflex.
Lo specchio però, grantisce vantaggi in altri termini, dall'inquadratura "TTL" ad automatismi come l'autofocus
Seba_F80
QUOTE(matteoganora @ Mar 19 2007, 12:58 PM) *

La velocità di alzata dello specchio è invece rapidissima, se considerate che in una DSLR professionale il ritardo di scatto è pari a pochi centesimi di secondo, e calcoliamo anche il tempo di attivare tutta la circuitazione e l'otturatore, lo specchio si alza in qualche millesimo di secondo.
Ciò ha comportato negli anni una lunga ricerca, di materiali ammortizzanti e sistemi meccanici di smorzamento di questo gran colpo che lo specchio da (basti sentire il clac di una fotocamera come l'FM1 e quello di una F6).

La soluzione dell'alzata preventiva è più utile su tempi medio lungi (da 1/30 a 1 sec) piuttosto che su tempi lunghissimi, dove l'esposizione prolungata copre eventuali micromossi della primissima parte di esposizione.

Il sistema a telemetro è tutt'altra cosa, assenza di specchio, otturatore in stoffa, rende silenziosissimo e totalmente esente da vibrazioni da contraccolpo il sistema, garantendo tempi di scatto ben più lunghi di quelli ottenibili, a parità di man ferma, con la reflex.
Lo specchio però, grantisce vantaggi in altri termini, dall'inquadratura "TTL" ad automatismi come l'autofocus


Avevo sottovalutato il colpo di "frusta" dello specchio... Ignoranza, in senso proprio del termine biggrin.gif

Per la questione dell'AF, anche li per ignoranza, non ho compreso a fondo. Le telemetro sono tutte Manual Focus o adoperano un sistema AF diverso?
matteoganora
QUOTE(Seba_F80 @ Mar 19 2007, 02:05 PM) *

Avevo sottovalutato il colpo di "frusta" dello specchio... Ignoranza, in senso proprio del termine biggrin.gif

Per la questione dell'AF, anche li per ignoranza, non ho compreso a fondo. Le telemetro sono tutte Manual Focus o adoperano un sistema AF diverso?


Non mi risulta esistano fotocamere a telemetro autofocus (ma potrei essere smentito), il sistema a telemetro, sebbene sia forse il più preciso e immediato, ha spazi tra la lente posteriore dell'ottica e la tendina ridottissimi, dunque è improponibile mettere sensori di rilevamento etc...
il telemetro poi, è in se un sistema che trae il suo fascino dalla manualità dell'approccio.
iengug
... comunque il massimo è una telemetro con otturatore centrale, a volte non ti accorgi se hai fatto la foto o meno ohmy.gif
Giacomo.B
Penso che l'unica fotocamera a Telemetro Autofocus prodotta sia stata la Contax G1-G2..ma potrei essere smentito anch'io!

Saluti

Giacomo
iengug
QUOTE(Giacomo.B @ Mar 19 2007, 02:40 PM) *

Penso che l'unica fotocamera a Telemetro Autofocus prodotta sia stata la Contax G1-G2..ma potrei essere smentito anch'io!

Saluti

Giacomo



Diciamo che era una "telemetro elettronico", cioè usava un sistema telemetrico per mettere a fuoco automaticamente, ma nel mirino non vedevi nulla relativamente alla messa a fuoco, per cui il dubbio rimane.
La messa fuoco manuale era impossibile, bisognava guardare la distanza sul display, non si aveva un feedback su dove stesse focheggiando l'ottica nel mirino. Per questo motivo, nonostante la bontà delle ottiche, l'ho venduta.
Giacomo.B
OT L'ho posseduta anch'io (G1), certamente non si puo' chiamare una vera e propria macchina a Telemetro..diciamo che era un ibrido...le vere macchine di questa categora (telemetro) sono tutte di un altro pianeta! rolleyes.gif
Tornando al thread, penso che a questo punto la curiosita' di Seba sia stata soddisfatta! wink.gif

Saluti

Giacomo
kefren
In realtà, il ragionamento di Seba ha un piccolo errore sistematico che lo mina alla base, almeno così mi pare.
Se non sbaglio, Seba parte dal presupposto che la machcina si muova "tutta" in risposta al contraccolpo dello specchio traslando sul piano verticale.
In realtà, non è questo che succede. La macchina riceve un contraccolpo in un punto posto posteriormente rispetto al baricentro, per cui viene impressa non solo una forza, ma anche un momento, che imprime al sistema macchina + obiettivo una rotazione su un asse orizzontale perpendicolare all'obiettivo. Il risultato è una modificazione del campo inquadrato, che è molto maggire dei pochi micron di cui si sposta fisicamente la macchina. Tra l'altro, più grosso è fisicamente l'obiettivo più lontano è lo specchio dal baricentro, il che rende le ottiche di maggior lunghezza (anche solo fisica) più sensibili al problema.
Almeno, credo. Se sbaglio, correggetemi.

Ciao, Andrea
.oesse.
il momento dovrebbe avere 2 componenti.....o per lo meno la forza si puo' scomporre in 2 componenti.... da qui 2 momenti.... ma sono sottigliezze


.oesse.
batmam
QUOTE(matteoganora @ Mar 19 2007, 02:33 PM) *

Non mi risulta esistano fotocamere a telemetro autofocus (ma potrei essere smentito), il sistema a telemetro, sebbene sia forse il più preciso e immediato, ha spazi tra la lente posteriore dell'ottica e la tendina ridottissimi, dunque è improponibile mettere sensori di rilevamento etc...
il telemetro poi, è in se un sistema che trae il suo fascino dalla manualità dell'approccio.

Contax G1 e G2
Seba_F80
QUOTE(kefren @ Mar 19 2007, 11:32 PM) *

In realtà, il ragionamento di Seba ha un piccolo errore sistematico che lo mina alla base, almeno così mi pare.
Se non sbaglio, Seba parte dal presupposto che la machcina si muova "tutta" in risposta al contraccolpo dello specchio traslando sul piano verticale.
In realtà, non è questo che succede. La macchina riceve un contraccolpo in un punto posto posteriormente rispetto al baricentro, per cui viene impressa non solo una forza, ma anche un momento, che imprime al sistema macchina + obiettivo una rotazione su un asse orizzontale perpendicolare all'obiettivo. Il risultato è una modificazione del campo inquadrato, che è molto maggire dei pochi micron di cui si sposta fisicamente la macchina. Tra l'altro, più grosso è fisicamente l'obiettivo più lontano è lo specchio dal baricentro, il che rende le ottiche di maggior lunghezza (anche solo fisica) più sensibili al problema.
Almeno, credo. Se sbaglio, correggetemi.

Ciao, Andrea


Grazie.. sei stato molto preciso. Da un lato avevo preferito inizialmente usare un linguaggio più semplice, ma nel rappresentare il sistema avevo perso di vista questa parte fondamentale. Credo che la mia curiosità sia stata pienamente soddisfatta e per di più ho imparato delle cose che non sapevo sulle fotocamere a telemetro.

Ed ogni volta che approfondisco un pò rimango sempre rapito da quanta meccanica di precisione ci sia in un corpo macchina. E comincio a spiegarmi anche il perchè del prezzo al pubblico di alcuni modelli.
Ancora grazie. Seb
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