Ciao a tutti,
scusate se forse tocco un argomento già trattato in altre occasioni.
In molte discussioni sto leggendo che c'è una tendenza generale a voler fare in modo che in fase di stampa la grana delle pellicole scompaia. Per fare questo si utilizzano le varie tecnologie messe a disposizione dal software di scansione.
Ma non trovate che una scansione ad alta risoluzione nuda e cruda, che copra tutta la gamma tonale e che arrivi così a mostrare la grana in tutto il suo dettaglio (a differenza di quanto spesso fanno alcuni scanner piani che tendono ad impastarla) rappresenti il miglior punto di partenza per una postproduzione e successiva stampa?
Voglio dire: se mettete un negativo sotto l'ingranditore e fate un 40x60, la grana si vede eccome ma non credo sia un fattore negativo, penso invece che sia una delle poche cose che contribuisca a differenziare lo scatto digitale dall'analogico.
Forse è solo una questione di gusto ma anche se un'ingrandimento va guardato da una certa distanza, personalmente apprezzo il fatto di avvicinarmi e vedere sulla stampa l'elemento materico dell'emulsione.
Bhe...a voi la parola che io ne ho dette già troppe.