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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
quovadis007
Ho letto le ultime discussioni... Volendo acquistare uno scanner (coolscan V ED o 5000ED), qualcuno di voi ha fatto (o sa dove reperire) delle prove pratiche di confronto?
Infatti se non mi interessano la maggiore velocità, gli accessori, la diffrenza saliente sostanziale rimane forse la conversione A/D: 14 del V contro 16 del 5000.
Nella brochure sembra che il convertitore a 16 bit, campionando la gradazione RGB in 65.000 sfumature (non vengono specificate quelle del V) abbia una maggiore qualità.
Avete dati oggettivi alla mano?? texano.gif
Ciao! wink.gif
toad
Se con dati oggettivi intendi immagini da postare qui, la cosa sarebbe completamente inutile. Con il ridimensionamento per il web e quindi con l’indispensabile riconversione a 8 bit tutte le differenze verrebbero totalmente vanificate.
Detto in soldoni, comunque, le differenze fra 14 e 16 bit si notano soprattutto in fase di post produzione dell’immagine, dove quelle a 16 bit soffrono meno il degrado conseguente alle manipolazioni. In questo caso le differenze, seppure non eclatanti, ci sono.
Altre sostanziali differenze tra il V e il 5000 consistono – a favore del 5000 – nel maggiore fattore di densità (4.8 vs. 4.2) e nella possibilità della scansione in più passate (multisampling). La differenza, per entrambe queste caratteristiche, si nota in modo particolare (e si nota) nella scansione di immagini “diificili” con ombre molto chiuse.
quovadis007
Certo. Infatti non mi riferivo a immagini postate...
Siccome vorrei trovare subito la strada giusta, ho letto in una discussione precedente"... Come mi ha insegnato sul forum Toad, io scansiono sempre alla max risoluzione e a 16 bit, correggo con Nikon Scan e salvo tutto in Tiff..." E' così che fai?
Scusate l'ignoranza, ma avendo utilizzato la camera oscura analogica fino a ieri..., suppongo che il Nikon Scan sia il SW di corredo allo scanner?
Volevo anche chiedere:
-Mi sembra che Capture permetta di lavorare solo su file RAW?
-una volta corretto con Nikon Scan e salvato in Tiff si può lavorare in Photoshop, oK?
guru.gif
toad
Sì, NikonScan è il SW a corredo dei Coolscan. Non è l’unico con il quale questi scanner possono funzionare ma, essendo “proprietario”, è probabilmente quello che ne sfrutta al meglio le caratteristiche. Come avrai letto, comunque, non è esente da qualche bug (blocco casuale del multisampling con il 5000).

Capture permette di elaborare i file anche nei formati TIFF e JPEG anche se il meglio lo dà proprio nell’elaborazione e regolazione dei NEF provenienti da fotocamera. E’ infatti sconsigliabile (a mio avviso, ma non solo) salvare le scansioni in formato NEF in quanto otterresti file molto lenti da aprire, senza avere le caratteristiche di reversibilità delle operazioni, proprie invece dei NEF derivanti da fotocamera. In altre parole, non potrai regolare ad esempio il bilanciamento del bianco e l’esposizione e le impostazioni delle regolazioni ICE, ROC, GEM non verranno salvate e la loro modifica richiederà quindi una seconda scansione.
Capture NX offre la possibilità di effettuare un gran numero di regolazioni di base e la nuova tecnologia U-Point permette anche di intervenire selettivamente e in modo intuitivo su singole sezioni dell’immagine.

Personalmente, utilizzo Capture solo con i file provenienti dalla fotocamera. Le scansioni le salvo in file TIFF a 16bit e le regolazioni (livelli, curve e quant’altro) le faccio successivamente con Photoshop. Le regolazioni più frequenti che uso in NikonScan sono il GEM, il DEE (quando indispensabile) e l’Analog Gain che permette di variare l’intensità (anche separatamente) dei tre led di illuminazione, permettendo così di schiarire un originale sottoesposto o viceversa ed eliminare dominanti di colore diffuse. Il vantaggio di questa regolazione è che non agisce via software per cui l’immagine subisce un degrado minore. E’però lenta nell’applicazione e il redraw richiede una nuova scansione di preview.

Naturalmente questo è il mio modo di operare. Altri, ad esempio, preferiscono effettuare le regolazioni di base direttamente in NikonScan, salvando così un’immagine già ampiamente valida. Questioni di abitudine.
Alla fine del tutto si può anche procedere alla conversione a 8bit per inviare in stampa o per archiviare file di dimensioni minori. Personalmente non lo faccio, preferendo mantenere un file “Master” il più neutro possibile e con il maggior numero di informazioni.

Spero di essere stato chiaro ma in ogni caso non farti problemi a chiedere. smile.gif
quovadis007
Ti ringrazio molto per le chiare indicazioni; probabilmente ti scoccerò ancora ma d'altro canto ho visto che sei molto preparato e dai le relative argomentazioni tecniche.
Mi sa che l'ago della bilancia stia propendendo per il 5000ED (purtroppo costa il doppio del V); forse anche la scansione multi campione (non presente sul V) probabilmente aggiunge "texture" ai neri profondi, ed io ho moltissimi negativi in B&N (alcuni dei quali hanno avuto riconoscimenti a livello nazionale).
Una cosa è certa, le foto in B&N digitali non raggiungono ancora la qualità della foto stampata da negativo in camera oscura!
Ciao! Pollice.gif
toad
Per quanto attiene alla mia esperienza, ritengo che la scansione dei negativi BN, comporti meno problemi di lettura nelle ombre, rispetto ad esempio alle diapositive. Questo perché l’emulsione del negativo BN è costituita da un solo strato, al contrario di quella delle pellicole a colori formata da più strati, più o meno spessi a seconda del tipo (Kodachrome docet… biggrin.gif ). Vedo quindi meno problematica l’eventuale assenza del multisampling.

Per dirla tutta, la multiscansione sarebbe possibile anche con il V, utilizzando però VueScan al posto di NikonScan. Questo programma permette infatti questa possibilità anche per gli scanner che non la prevedono in origine. Ad essere sinceri, non è proprio la stessa cosa. Sempre per la mia esperienza, mi pare che Vuescan effettui più scansioni, una di seguito all’altra ricominciando da capo ogni volta e sovrapponendole poi al termine dell’operazione. Questo comporta, soprattutto a risoluzioni alte, una leggera perdita di nitidezza. Inoltre i tempi di scansione diventano biblici… mad.gif Il vero multisampling, invece, avviene leggendo più volte il CCD per ogni linea di avanzamento e così infatti opera NikonScan. Anche in questo caso i tempi aumentano e non di poco, ma sempre molto meno che nel caso precedente.


QUOTE(quovadis007 @ Jan 30 2007, 08:13 PM) *

Una cosa è certa, le foto in B&N digitali non raggiungono ancora la qualità della foto stampata da negativo in camera oscura!


Sono d'accordo, ma penso anche che sia solo questione di tempo e tecnologia. Migliorando ulteriormente gli inchiostri, le carte e con l'uscita (si spera) di stampanti a 16 bit, credo che le differenze si assottiglieranno molto.
stincodimaiale
QUOTE(quovadis007 @ Jan 30 2007, 08:13 PM) *

Ti ringrazio molto per le chiare indicazioni; probabilmente ti scoccerò ancora ma d'altro canto ho visto che sei molto preparato e dai le relative argomentazioni tecniche.
Mi sa che l'ago della bilancia stia propendendo per il 5000ED (purtroppo costa il doppio del V); forse anche la scansione multi campione (non presente sul V) probabilmente aggiunge "texture" ai neri profondi, ed io ho moltissimi negativi in B&N (alcuni dei quali hanno avuto riconoscimenti a livello nazionale).
Una cosa è certa, le foto in B&N digitali non raggiungono ancora la qualità della foto stampata da negativo in camera oscura!
Ciao! Pollice.gif


Attento perchè il doppio del costo del 5000 non porta certo al doppio della qualità, soprattutto se pensi che la caratteristica fondamentale del 5000 rispetto agli altri modelli è la gamma di densità (4,8 invece che 4,2) che si nota esclusivamente nelle diapositive specialmente le Velvia. Le emulsioni negative essendo più facili da "bucare" per le lampade non presentano grossi problemi di risolvenza nei particolari in ombra (anche perchè lì l'emulsione dovrebbe essere quasi trasparente). Con un "decano" del fotoclub che frequento (40 anni di stampa in camera oscura...) ho fatto molti esperimenti sui suoi negativi BN: scansioni a 16 e a 8bit, con e senza multisample, addirittura ho provato a scansionarli in modo positivo e invertirli in PS. Ogni volta c'era però sempre qualcosa che non andava... La grana. Alla fine abbiamo concluso che la grana del BN, piacevole nelle stampe in Camera Oscura, diventa troppo artificiale quando scansionata e perde tutto il suo fascino. Nei contrasti e nella luminosità non ho mai avuto problemi ma sulla resa della grana... ph34r.gif
Bruno L
QUOTE(quovadis007 @ Jan 30 2007, 08:13 PM) *

Una cosa è certa, le foto in B&N digitali non raggiungono ancora la qualità della foto stampata da negativo in camera oscura!
Certo, le stampe in camera oscura hanno fascino e alta qualità (se stampate ad arte). Ma una stampa digitale, con gli inchiostri e la carta giusta, anch'essa realizzata a regola d'arte, al confronto non sfigura affato. wink.gif

QUOTE(stincodimaiale @ Jan 31 2007, 10:05 AM) *
Ogni volta c'era però sempre qualcosa che non andava... La grana. Alla fine abbiamo concluso che la grana del BN, piacevole nelle stampe in Camera Oscura, diventa troppo artificiale quando scansionata e perde tutto il suo fascino. Nei contrasti e nella luminosità non ho mai avuto problemi ma sulla resa della grana...
Parli di un confronto su stampe? Perchè la resa della grana, vista a monitor è molto, ma molto differente da quando la stampi. Inoltre ha il suo peso anche il processo di post-produzione effettuato, che può stravolgere completamente le caratteristiche della pellicola.

saluti
Bruno
stincodimaiale
QUOTE(Bruno L @ Jan 31 2007, 11:15 PM) *

Certo, le stampe in camera oscura hanno fascino e alta qualità (se stampate ad arte). Ma una stampa digitale, con gli inchiostri e la carta giusta, anch'essa realizzata a regola d'arte, al confronto non sfigura affato. wink.gif


Il problema è proprio questo... Tra scansione, spuntinature, regolazioni e altro ci si diverte di più in camera oscura! smile.gif
E' vero che un'immagine digitale una volta lavorata puoi farne quante copie vuoi ma visto che il B/N ormai lo faccio solo per hobby... ...preferisco l'odore della chimica alla ventola del PC! tongue.gif


QUOTE(Bruno L @ Jan 31 2007, 11:15 PM) *

Parli di un confronto su stampe? Perchè la resa della grana, vista a monitor è molto, ma molto differente da quando la stampi. Inoltre ha il suo peso anche il processo di post-produzione effettuato, che può stravolgere completamente le caratteristiche della pellicola.


Sinceramente non stampo più con inkjet e quindi lì non ti posso dire...
Da quando la mia mitica epson 1200 mi ha lasciato (è morta sul campo...)
ho abbandonato gli inchiostri. mi hanno detto molto bene delle ultime tecnologie ma ti ho già detto prima come la penso...
Per quanto riguarda la carta fotografica standard (di solito uso la fuji con il logo dorato dietro) il problema era quella grana mischiata ai pixel. Non ci convinceva per niente... E sì che stampavo 20x30 a 400dpi convertendo ogni immagini nei profili della stampante...
quovadis007
QUOTE(toad @ Jan 30 2007, 10:30 PM) *

Per quanto attiene alla mia esperienza, ritengo che la scansione dei negativi BN, comporti meno problemi di lettura nelle ombre, rispetto ad esempio alle diapositive. Questo perché l’emulsione del negativo BN è costituita da un solo strato, al contrario di quella delle pellicole a colori formata da più strati, più o meno spessi a seconda del tipo (Kodachrome docet… biggrin.gif ). Vedo quindi meno problematica l’eventuale assenza del multisampling.

Per dirla tutta, la multiscansione sarebbe possibile anche con il V, utilizzando però VueScan al posto di NikonScan. Questo programma permette infatti questa possibilità anche per gli scanner che non la prevedono in origine. Ad essere sinceri, non è proprio la stessa cosa. Sempre per la mia esperienza, mi pare che Vuescan effettui più scansioni, una di seguito all’altra ricominciando da capo ogni volta e sovrapponendole poi al termine dell’operazione. Questo comporta, soprattutto a risoluzioni alte, una leggera perdita di nitidezza. Inoltre i tempi di scansione diventano biblici… mad.gif Il vero multisampling, invece, avviene leggendo più volte il CCD per ogni linea di avanzamento e così infatti opera NikonScan. Anche in questo caso i tempi aumentano e non di poco, ma sempre molto meno che nel caso precedente.
Sono d'accordo, ma penso anche che sia solo questione di tempo e tecnologia. Migliorando ulteriormente gli inchiostri, le carte e con l'uscita (si spera) di stampanti a 16 bit, credo che le differenze si assottiglieranno molto.

TOAD: dimenticavo di dere che continuerò certamente a stampare il BN in camera oscura, e quandi lo scanner mi servirebbe esclusivamente per il web e le videoproiezioni al club fotografico e non per stampare con le inkjet.
Quindi, V o 5000 ?????????? huh.gif
stincodimaiale
QUOTE(quovadis007 @ Feb 3 2007, 02:24 PM) *

Quindi, V o 5000 ?????????? huh.gif


Questione di portafoglio. Comunque per il tuo utilizzo va benissimo il V.
toad
Penso anche io che, per questi utilizzi, il V possa essere sufficiente. Per il web, senza ombra di dubbio. Qualche perplessità potrei averla per le video proiezioni (sempre per la storia delle ombre chiuse) ma credo che i videoproiettori in grado di evidenziare questi particolari siano merce rara, per numero e per costo... biggrin.gif
quovadis007
QUOTE(toad @ Feb 4 2007, 05:18 PM) *

Penso anche io che, per questi utilizzi, il V possa essere sufficiente. Per il web, senza ombra di dubbio. Qualche perplessità potrei averla per le video proiezioni (sempre per la storia delle ombre chiuse) ma credo che i videoproiettori in grado di evidenziare questi particolari siano merce rara, per numero e per costo... biggrin.gif


Forse l'ultima domanda:
utilizzo soprattutto Kodak E100VS e poco VELVIA; la risposta è sempre come quella sopra? guru.gif
stincodimaiale
QUOTE(quovadis007 @ Feb 4 2007, 08:06 PM) *

Forse l'ultima domanda:
utilizzo soprattutto Kodak E100VS e poco VELVIA; la risposta è sempre come quella sopra? guru.gif

Certo.
mmmhh.... A me sa tanto che vorresti una spintarella verso il 5000... wink.gif

QUOTE(toad @ Feb 4 2007, 05:18 PM) *

Penso anche io che, per questi utilizzi, il V possa essere sufficiente. Per il web, senza ombra di dubbio. Qualche perplessità potrei averla per le video proiezioni (sempre per la storia delle ombre chiuse) ma credo che i videoproiettori in grado di evidenziare questi particolari siano merce rara, per numero e per costo... biggrin.gif


Adesso con mille euri un videoproiettore decente lo porti a casa... Comunque con i video proiettori il problema si inverte... Io proietto con uno sharp e l'unico problema fastidioso è la pelatura dei bianchi e la bassa "latitudine" (non so che termine si usa per i video proiettori...) che ti costringe a cambiare luminosità continuamente per ottenere buoni risultati. In poche parole per ottenere il meglio bisogna elaborare le foto per uno slide in base anche al video-proiettore.... E poi dicono che il digitale facilita la vita...... dry.gif
toad
QUOTE(quovadis007 @ Feb 4 2007, 08:06 PM) *

Forse l'ultima domanda:
utilizzo soprattutto Kodak E100VS e poco VELVIA; la risposta è sempre come quella sopra? guru.gif


Direi a maggior ragione. Infatti la Velvia (in generale senza riferimento a un tipo piuttosto che a un altro) è molto contrastata e quindi tende già di suo a chiudere le ombre. Non è quindi una emulsione facilissima da sottoporre a scansione, soprattutto la vecchia 50.

QUOTE(stincodimaiale @ Feb 5 2007, 09:14 AM) *

Adesso con mille euri un videoproiettore decente lo porti a casa...


Per la mia (poca) esperienza al riguardo ho visto finora risultati assai deludenti anche con videoproiettori molto più costosi (i mitici Barco da migliaia di eurozzi non li ho visti, però... biggrin.gif ).

QUOTE

In poche parole per ottenere il meglio bisogna elaborare le foto per uno slide in base anche al video-proiettore.... E poi dicono che il digitale facilita la vita......


Questa sarebbe sicuramente la soluzione migliore. Io credo che – per lo meno allo stato attuale – l’utilizzo della tecnologia digitale si trascini dietro anche un diverso modo di fruizione dell’immagine. Da un lato si torna ad apprezzare e a gustare la foto stampata e dall’altro la visione a monitor, soprattutto se di buona qualità, offre emozioni diverse e una possibilità di condivisione, attraverso il web una volta impensabile. Insomma, il massimo del privato e del pubblico. wink.gif
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