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malina
Ciao a tutti,
spero perdonerete la qualità inesistente delle foto, ma c'è una cosa che vorrei far sapere.

Vivo a Cagliari, città circondata da due stagni: Molentàrgius, a est, e Santa Gilla, ad ovest (più o meno, eh?). Il primo, inglobato nell'area urbana cagliaritana, è forse più famoso, più 'trafficato', più conosciuto. Il secondo, più esteso, va dal confine ovest di Cagliari sino a Capoterra, direzione Pula-Chia. E' un posto meraviglioso, dove la natura la fa da padrona: nonostante strade trafficate, centrali eoliche e cattedrali nel deserto (chimica, termoelettrica, inceneritori ed amenità varie consimili) potete ammirare quotidianamente scene come questa

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ma anche

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oppure

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Qualche anno fa lavoravo in un capannone industriale, a pochi metri da dove oggi ho scattato queste foto: mi svegliavo sempre felice (e prestissimo!) per anticipare un po' la partenza e durante il tragitto fermarmi ad ammirare la natura là intorno (la D80 allora non l'avevo :( ).

Passeggiando alla ricerca di soggetti interessanti, rammaricandomi per la mia imperizia fotografica, scattando foto un po' così...

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...e dolendomi dell'inciviltà indigena (Bionda Sardegna?!?)

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Nel giro di pochi passi però anche nella mia miopia talpesca non ho potuto fare a meno di notare qualcosa di anomalo:

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triste

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ed inquietante

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Ce ne erano decine nel raggio di pochissimi metri.
...e sapete perché?

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...i fenicotteri non sanno leggere...

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.....e nei paesi civili gli elettrodotti sono interrati.

Scusate lo sfogo.

Elle


nisex_II
comprendo e aderisco alla tua collera.
ci hai proposto un reportage molto completo in quanto sei riuscita a renderci "edotti" della situazione. non trovo la qualità delle immagini inesitente come tu dici. se anche fosse i contenuti sono nobilissimi e preferisco sempre questi ultimi alle immagini "amatorialmente perfette" (come le definiva Ghirri).
molto brava. nic
MSVphoto
Bel lavoro... anzi, reportage, con la R maiuscola, e sono complemtamente d'accordo con Nic, preferisco i contenuti a certe immagini da copertina...
E per quanto riguarda il contenuto, beh mi dispiace veramente moltissimo, effettivamente "siamo" spesso incivili!
Mi rendo conto che quello che sto per proporti non è una cosa semplice ma... perché non provi a far vedere queste immagini a qualcuno, tipo un giornale locale o alla LIPU?
Un saluto.

Max
belvesirako
toccante...
davvero una triste giornata, speriamo che il comune senso di rispetto nei confronti della natura derivi presto nella giusta direzione.
continua a denunciare con le immagini, arrivano dritte al cuore senza retorica.
brava
PAS
Hai messo il dito in una delle tante piaghe ambientali disseminate per il bel paese.
Qualcuno dirà che qualche uccello abbattuto non vale il costo dell’interramento di un elettrodotto, che i problemi ambientali sono ben altri, che…..ecc.
L’importante è mantenere viva la coscienza comune con denunce come la tua.
Le foto che hai proposto non hanno ovviamente intenti artistici, ma sono al servizio di questa tua denuncia e come tali sono crude ma estremamente efficaci e raggiungono pienamente lo scopo.
Grazie per averle condivise con noi assieme alle tue riflessioni.
Al_fa
Soprattutto in un terreno a bassissimo riscio sismico come il nostro terreno sardo i cavi elettrici potrebbero essere tutti interrati senza probelmi.

Grazie.
.oesse.
ma sbaglio o se si tocca una fase sola non si muore? Se non si scarica a terra....non succede niente.
O mi sbaglio? Che poi si brutto da vedere ci sta tutto... ma che uccida gli uccelli mi pare strano.

.oesse.
miz
Grazie per averci informato, foto come le tue dovrebbero girare a centinaia, su queste pagine e altrove, fino a quando non ci saranno più atrocità del genere da fotografare.
E allora, ma solo allora, potremmo chiederci davvero in cosa va ricercata, nel reportage puro, la qualità fotografica.

Non so, se come dice oesse, la morte di quei fenicotteri sia da imputare all'elettrodotto. Sicuramente oggi non ha davvero senso continuare a tenere in aree urbane o di valore gli elettrodotti aerei. E' una questione di costi? Ne siamo proprio sicuri? Una volta poche aziende avevano la tecnologia adatta per realizzare elettrodotti alta tensione interamente interrati. Oggi le tecnologie tunnel sono diffusissime, si utilizzano per fori da 30 cm e per gallerie da 6-7 metri di diametro ed oltre. Ma ancora c'è molta diffidenza, ancora c'è chi oppone preoccupazioni di tenuta o rispetto per il sottosuolo. Se solo si volesse...
Al_fa
Non sbagli.

Bisogna toccarle entrambe o toccarne una e la terra.

Ora che mi ci fai pensare...i fenicotteri non si appoggiano sui fili. biggrin.gif

Magari sono morti di causa naturale.... ?

Rimane il problema dei cavi in aria. Sono antiestetici senza ombra di dubbio.
PAS
QUOTE(Al_fa @ Dec 19 2006, 06:36 PM) *

Non sbagli.
....


Purtroppo non è così!
Il problema riguarda gli uccelli di grandi dimensioni (fenicotteri, cicogne) e se ne parlava qualche mese fa nel corso di un mio viaggio in Portogallo.
Ovviamente date le loro dimensioni non possono posarsi su un filo e spesso scelgono gli isolatori, nel punto in cui sono connessi alla struttura del palo che ovviamente è a potenziale di terra.
Nel muoversi possono interporsi tra i punti a potenziale di linea a ed i palo, facendo scoccare l’arco, in particolare in ambienti umidi come quelli marini che riducono la rigidità dielettrica dell'aria.
maurizioricceri
Grazie per questo reportage che ci riempie solo di indignazione (per il suo significato)
malina
QUOTE(PAS @ Dec 19 2006, 04:47 PM) *

Purtroppo non è così!
Il problema riguarda gli uccelli di grandi dimensioni (fenicotteri, cicogne) e se ne parlava qualche mese fa nel corso di un mio viaggio in Portogallo.
Ovviamente date le loro dimensioni non possono posarsi su un filo e spesso scelgono gli isolatori, nel punto in cui sono connessi alla struttura del palo che ovviamente è a potenziale di terra.
Nel muoversi possono interporsi tra i punti a potenziale di linea a ed i palo, facendo scoccare l’arco, in particolare in ambienti umidi come quelli marini che riducono la rigidità dielettrica dell'aria.


Grazie a tutti, in particolare a Valerio che così bene ha spiegato quello che succede ai poveri volatili: è incredibile come questi miseri resti siamo presenti a decine (non esagero, con l'amico che mi accompagnava ne abbiamo contati oltre trenta nel giro di pochissimi passi) esattamente in prossimità dei piloni, ed assenti lontano dagli elettrodotti. Per non parlare dei 'rimasugli' più recenti, con le bruciacchiature.
Purtroppo anche per colpa di un certo animalismo da salotto, retorico e pieno di imbecillità pseudoluddiste, questo genere di problemi è spesso ignorato dai media e dai più: chiaramente l'energia elettrica è indispensabile, ma considerata la (presunta) vocazione in primis turistica dell'Isola, mi sembra semplicemente idiota che nessuno si preoccupi di preservare, migliorare e promuovere un posto così bello e naturalisticamente ricco.
Basterebbe un investimento tutto sommato non ingentissimo, che di sicuro contribuirebbe anche a ridare un po' di smalto all'immagine non proprio splendida splendente di enel&co.
Che dire? Vi ringrazio ancora per la vostra pazienza, l'attenzione e i graditissimi commenti, nel frattempo proverò ad inviare le foto ad un po' di giornali locali ed associazioni, chissà: speriamo bene.
grazie.gif

Elle
Giorgio Baruffi
da fotografo naturalista non posso che prendere atto della tua denuncia, con la speranza che qualcuno, alla svelta, possa davvero fare qualcosa...

prova a sentirti con Giovanni Paulis (qui è Abila se non ricordo male), credo possiate condividere, assieme a tutti noi se necessario, la lotta contro questa abominevole situazione...

grazie per averci mostrato queste fotografie...
GianfryMarty
Direi molto toccante, riflettere su queste situazioni non basta mai.
In questo periodo la Sardegna perde i colori con cui la riconosciamo tutti, ovvero i colori con cui le pubblicità ci martellano, per mettere a crudo la vera realtà, da te ritratta molto bene....

...mi permetto una battuta, buona quella birra Sarda, leggera ma accompagna bene la pizza!!

Continua così
Gian
D a r i o
una terra avara per gli animali...
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