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SRV
Qualcuno saprebbe indicarmi quali sono le ottiche apocromatiche della Nikkor??

GRazie a tutti
nikomau
http://www.europe-nikon.com/family/it_IT/c...es/broad/4.html

Gli obiettivi apocromatici sono contrassegnati dalla sigla ED.
La presenza di questi vetri ad altissimo indice di rifrazione non indica necessariamente che siamo in presenza di un obiettivo dalle caratteristiche eccezionali e, viceversa, ottiche non ED possono essere eccellenti.
giannizadra
Apo- è la sigla più abusata della storia della fotografia.

In teoria starebbe a indicare ( Apo-cromatico) che l'ottica non soffre di aberrazione cromatica "ottica" (il fenomeno per cuii raggi luminosi dei tre colori fondamentali vanno a fuoco su piani diversi, che affligge soprattutto le lunghe focali).

In realtà, in molte ottiche (universali in specie) si contrassegna con "Apo-" qualunque vetraccio che sia un po' più corretto, sotto questo profilo, della versione precedente.
Tanto che il significato originario è andato perduto: credo che in molti casi il prefisso si debba intendere per "apo-plettico" o quantomeno per "apo-litico". smile.gif

Molto prudentemente Nikon non usa questa sigla nemmeno per le sue ottiche ipercorrette: sono quelle dotate di più lenti ED (a bassissima dispersione), additivate chimicamente
Mauro Villa
Oltre a cancordare con quello detto da Gianni aggiungo che le ottiche Apo che soddisfano l'appellativo le trovi sui cataloghi di Leica e Zeiss. wink.gif
Nikon, Canon , Pentax e Tamron (tra gli universali) usano, molto correttamente, sigle che identificano obiettivi super corretti sull'aberrazione cromatica. Tutto il resto è Apo-castronerie.
Wendigo
Giusto per scherzo: un famoso nikonista USA (indovinate chi?) cita la sigla APO di certe ottiche universali come acronimo di "All Plastic Optics"...
biggrin.gif
Ciao,

Silvio
iengug
Non è che solo Zeiss e Leica sappiano fare ottiche "apocromatiche", mi sembra che sia un mito ormai stantio. Nessuna ottica è perfettamente apocromatica, e bene fa Nikon a non autolodarsi, a differenza di altri.
Ci sono poi schemi ottici particolari, come le ottiche da grande formato con angolo di campo di 45 gradi e 4 lenti come gli Apo Ronar della Rodenstock e gli Apo Artar della Schneider (non più prodotti), che riportano per tradizione il nome Apo per contraddistinguere lo schema ottico.
nikomau
QUOTE(iengug @ Dec 11 2006, 09:01 AM) *

Non è che solo Zeiss e Leica sappiano fare ottiche "apocromatiche", mi sembra che sia un mito ormai stantio. Nessuna ottica è perfettamente apocromatica, e bene fa Nikon a non autolodarsi, a differenza di altri.


Vero, sennò sembra che ci sia un gap qualitativo che in realtà non esiste.
E' una definizione, un modo di dire, una politica di marketing con cui i produttori chiamano i loro prodotti qualitativamente migliori.
Pensandoci non sempre...uno degli obiettivi da ripresa più scarsi che abbia mai posseduto era il Sigma APO 400 f/5,6 e l'obiettivo da stampa più scadente che ho è il Componon 44 f/4,5 APO......


gandalef
QUOTE(giannizadra @ Dec 10 2006, 11:47 AM) *

Tanto che il significato originario è andato perduto: credo che in molti casi il prefisso si debba intendere per "apo-plettico" o quantomeno per "apo-litico". smile.gif


ed in certi casi io direi "Apo-calittico", soprattutto per quanto riguarda i risultati biggrin.gif
Giallo
Apo-coprezzo.
smile.gif
kogaku
...mah; a me pare che il trattamento APO sia per contenere il rosso e non farlo sbavare (si tratta della sua lunghezza d'onda che arriva male sul piano focale), nulla a che vedere con il trattamento alla fluorite (ED nikkor o L canon) che invece è un trattamento molto più avanzato. I sigma usano molto il trattamento APO appunto perchè costa meno e riesce comunque a dare buoni risultati...
Poi forse mi sbaglierò...
Giallo
QUOTE(kogaku @ Dec 11 2006, 10:13 AM) *

...mah; a me pare che il trattamento APO sia per contenere il rosso e non farlo sbavare (si tratta della sua lunghezza d'onda che arriva male sul piano focale), nulla a che vedere con il trattamento alla fluorite (ED nikkor o L canon) che invece è un trattamento molto più avanzato. I sigma usano molto il trattamento APO appunto perchè costa meno e riesce comunque a dare buoni risultati...
Poi forse mi sbaglierò...


Sì, ti sbagli. La correzione APO si ottiene utilizzando vetri a bassa dispersione, alla fluorite, lantanio o terre rare che siano.

Quindi APO è il risultato, Ed è lo strumento (uno degli strumenti) per raggiungere od avvicinarsi a tale risultato.

Buona luce

smile.gif
giannizadra
QUOTE(Giallo @ Dec 11 2006, 10:27 AM) *

Sì, ti sbagli. La correzione APO si ottiene utilizzando vetri a bassa dispersione, alla fluorite, lantanio o terre rare che siano.

Quindi APO è il risultato, Ed è lo strumento (uno degli strumenti) per raggiungere od avvicinarsi a tale risultato.

Buona luce

smile.gif


L'uso di lenti "speciali" è la strada obbligata soprattutto per i lunghi tele luminosi.

In ottiche di focali più corte si è ottenuta in passato una ottima correzione dell'aberrazione cromatica con schemi ottici particolarmente sofisticati e combinazioni di vetri diversi, anche prima dell'introduzione della fluorite e dei vetri a bassissima dispersione con additivi chimici (ED).

Comunque, Giallo ha ragione: non esiste un "trattamento "Apo-".
L'apocromaticità è il risultato.
In certi casi, nemmeno quello: è solo un suffisso in più accanto ai tanti che allungano a dismisura la denominazione di ottiche mediocri.
nikomau
Si, l'apocromaticità è il risultato anche se (almeno credo) sia un asintoto al quale si può tendere senza mai raggiungerla perfettamente, utilizzando fluoriute o addittivando con lantanio o altro (già lo faceva la Kodak con gli Ektar da fotografia aerea negli anni '40).
Comunque, apo o non apo sigle o non sigle, la morale è che gli obiettivi buoni hanno diverse lenti a bassa dispersione, sono grossi, pesanti e costano un patrimonio..... mad.gif
Giallo
QUOTE(nikomau @ Dec 11 2006, 11:33 AM) *

Comunque, apo o non apo sigle o non sigle, la morale è che gli obiettivi buoni hanno diverse lenti a bassa dispersione, sono grossi, pesanti e costano un patrimonio..... mad.gif


Non sempre: in fotografia aerea su 35mm l'obiettivo più apprezzato è il mediotele Leica Elmarit 90mm f:2,8.
Pochi etti di peso, quattro stupide lenti di qualità mostruosa, ottenute senza intrugli chimici particolari, che danno un mix di risolvenza e microcontrasto all'infinito tuttora ai vertici.

Certo, è un esempio limite (ma anche il summicron 50 obbedisce alle stesse leggi, ed in casa Nikon l'85/1.4 AFD credo non sia lontano)...

smile.gif
nikomau
QUOTE(Giallo @ Dec 11 2006, 12:01 PM) *

Non sempre: in fotografia aerea su 35mm l'obiettivo più apprezzato è il mediotele Leica Elmarit 90mm f:2,8.
Pochi etti di peso, quattro stupide lenti di qualità mostruosa, ottenute senza intrugli chimici particolari, che danno un mix di risolvenza e microcontrasto all'infinito tuttora ai vertici.

Certo, è un esempio limite (ma anche il summicron 50 obbedisce alle stesse leggi, ed in casa Nikon l'85/1.4 AFD credo non sia lontano)...

smile.gif


Si, mi riferivo alle lunghe focali o a zoom "impegnativi".
Nel bailamme di sigle e siglette una nota di merito la spendo per Pentax che (almeno un tempo, adesso non so) contrssegnava i pezzi migliori con una semplice e discreta stelletta verde.
Indipendentemente dalla presenza o meno di lenti ED nello schema si aveva l'"assicurazione" di avere tra le mani un prodotto di pregio.
Soluzione elegante.

Mauro Villa
QUOTE(iengug @ Dec 11 2006, 09:01 AM) *

Non è che solo Zeiss e Leica sappiano fare ottiche "apocromatiche", mi sembra che sia un mito ormai stantio. Nessuna ottica è perfettamente apocromatica, e bene fa Nikon a non autolodarsi, a differenza di altri.
Ci sono poi schemi ottici particolari, come le ottiche da grande formato con angolo di campo di 45 gradi e 4 lenti come gli Apo Ronar della Rodenstock e gli Apo Artar della Schneider (non più prodotti), che riportano per tradizione il nome Apo per contraddistinguere lo schema ottico.


Non ho detto che solo Zeiss e Leica sono in grado di costruire obiettivi Apo.
La definizione di Apo spetta a quelle ottiche che rispettano la normativa del caso che prevede la messa a fuoco dei 3 colori base sullo stesso piano focale con una tolleranza predefinita.
Solo Zeiss e Leica rientrano in questa tolleranza (per loro scelta) e sono gli unici che a pieno diritto chiamano i loro obiettivi Apo.
Gli altri sempre per loro scelta chiamano i loro obiettivi supercorretti con altri appellativi e con questo non vuol dire che non siano capaci di produrre obiettivi Apo.
Poi ci sono quelli che proprio non sono capaci di produrli ma usano ingannevolmente la dicitura Apo (esempio Sigma).
Io non credo nei miti, non esisto, li costruiamo noi.
Francoval
All'uopo, è interessante questa dissertazione sui principi dell'ottica:

http://www.astrofilimilano.org/neofiti/dispense/ottica.pdf
iengug
QUOTE(Mauro Villa @ Dec 11 2006, 06:53 PM) *

Non ho detto che solo Zeiss e Leica sono in grado di costruire obiettivi Apo.
La definizione di Apo spetta a quelle ottiche che rispettano la normativa del caso che prevede la messa a fuoco dei 3 colori base sullo stesso piano focale con una tolleranza predefinita.
Solo Zeiss e Leica rientrano in questa tolleranza (per loro scelta) e sono gli unici che a pieno diritto chiamano i loro obiettivi Apo.
Gli altri sempre per loro scelta chiamano i loro obiettivi supercorretti con altri appellativi e con questo non vuol dire che non siano capaci di produrre obiettivi Apo.
Poi ci sono quelli che proprio non sono capaci di produrli ma usano ingannevolmente la dicitura Apo (esempio Sigma).
Io non credo nei miti, non esisto, li costruiamo noi.


Quale è la norma da rispettare ? Se c'è una norma internazionale è una buona base, ma io non ho mai visto citate norme degli organismi normativi più conosciuti nelle pubblicità degli Apo Leitz o Zeiss.
Io ho un tele Mamyia che si denomina APO, un 350 mm, ma anche qui non vedo norme citate.
kogaku
...bene: chiarito che l'APO e il trattamento nikkor ED dovrebbero essere la stessa cosa, rispondere a SVR ora è semplicissimo: le lenti apocromatiche nikkor sono quelle contrassegnata da un bel "ED" dorato...
nikomau
QUOTE(kogaku @ Dec 12 2006, 11:35 AM) *

...bene: chiarito che l'APO e il trattamento nikkor ED dovrebbero essere la stessa cosa, rispondere a SVR ora è semplicissimo: le lenti apocromatiche nikkor sono quelle contrassegnata da un bel "ED" dorato...


Il mio 180 il filetto dorato non ce l'ha........
Giallo
QUOTE(kogaku @ Dec 12 2006, 11:35 AM) *

...bene: chiarito che l'APO e il trattamento nikkor ED dovrebbero essere la stessa cosa,


Guarda, se rileggi questo 3d, è stato più volte "chiarito" che non sono la stessa cosa.
L'utilizzo di vetri Ed, rivestimenti antiriflesso, Fluorite, Lantanio e terre rare sono tutti strumenti per raggiungere lo scopo di una correzione apocromatica.

E' un rapporto strumento / risultato, non sono la stessa cosa: se no sarebbe come dire che motore truccato e accelerazione più bruciante sono il medesimo concetto.

Buona luce

smile.gif
Mauro Villa
QUOTE(iengug @ Dec 12 2006, 10:31 AM) *

Quale è la norma da rispettare ? Se c'è una norma internazionale è una buona base, ma io non ho mai visto citate norme degli organismi normativi più conosciuti nelle pubblicità degli Apo Leitz o Zeiss.
Io ho un tele Mamyia che si denomina APO, un 350 mm, ma anche qui non vedo norme citate.


Recita Abbe:
un sistema ottico si definisce apocromatico se i difetti cromatici residui, dovuti ad aberrazione cromatica semplice o a sferocromatismo, rientrano nei limiti imposti dalla difrazzione per l'apertura, il campo e la regione spettrale interessata.

Le definizioni le trovi sul libri di ottica e fisica, ma non servono per fotografare.
iengug
QUOTE(Mauro Villa @ Dec 12 2006, 05:45 PM) *

Recita Abbe:
un sistema ottico si definisce apocromatico se i difetti cromatici residui, dovuti ad aberrazione cromatica semplice o a sferocromatismo, rientrano nei limiti imposti dalla difrazzione per l'apertura, il campo e la regione spettrale interessata.

Le definizioni le trovi sul libri di ottica e fisica, ma non servono per fotografare.



Le definizioni teoriche le conosco, ma se parla di tolleranze, servono numeri nero su bianco, e possibilmente una norma che specifichi vome verificare la conformità. La mia sensazione è che non ci sia nulla che certifichi in modo riferibile se un obiettivo è APO o meno. Giusto per chiarire, poi le foto sono un'altra cosa smile.gif
Mauro Villa
QUOTE(iengug @ Dec 12 2006, 06:02 PM) *

Le definizioni teoriche le conosco, ma se parla di tolleranze, servono numeri nero su bianco, e possibilmente una norma che specifichi vome verificare la conformità. La mia sensazione è che non ci sia nulla che certifichi in modo riferibile se un obiettivo è APO o meno. Giusto per chiarire, poi le foto sono un'altra cosa smile.gif

Pollice.gif hai ragione.
Passo e chiudo.
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