Ciao a tutti!
avrei bisogno di un aiutino da voi maestri, che di esperienza ne avete più di me: la prox settimana vado ad una serata di beneficenza in cui un mio caro mico si esibirà al pianoforte, io farò le foto e non voglio assolutamente deluderlo...

l'attrezzatura a disposizione la vedete qui sotto, a disposizione ho anche un cavalletto manfrotto e non avrei intenzione di utilzzare il flash...

aspetto suggerimenti!
garzie!

francesca

Difficile darti indicazioni con così poche informazioni a disposizione.
Sarebbe utile sapere almeno in che luogo si svolgerà il concerto e che tipo di illuminazione pensi sarà disponibile. Dovresti poi cercare di capire anche a che distanza dal soggetto ti troverai a fotografare.
Poi altra cosa da non trascurare è sapere la portata dell'evento. Va bene la beneficenza, ma si tratta di un concerto per raccogliere fondi per la parrocchia del quartiere o è un evento assai più importante con una raccolta fondi destinata ad organizzazioni di più alto livello?
E' vero che la beneficienza è sempre una bella cosa e non si dovrebbe fare distinzione, ma è evidente come i due estremi esposti sopra prevedano due situazioni completamente diverse...

scusatemi x le poche informazioni...

allora: il concerto, con annesso rinfresco (da catering, quindi ben curato) si svolgerà in una villa del XVII sec., mi ricordo che all'interno ci sono due stanzoni a occhio larghi 10-12m x 25-30m, con soffitti alti attorno ai 3 metri.Questo per quanto riguarda la villa...
La serata è una serata di beneficenza per l'Unicef, non ho idea chi rappresenti l'organizzazione, ma ho scoperto ci sarà lo scrittore Alessandro Baricco e poi altre autorità locali.
Parlando prima con il mio amico non ci sono problemi x quanto riguarda i miei spostamenti: sarò abbastanza libera in questo!

aspetto speranzosa qualche suggerimento!
fin d'ora a chi vorrà suggerirmi qualche trucco!

ciao
francesca

Il tuoi spostamenti però potrebbero infastidire ilpianista, quindi attenta a non distrarlo.
Non usare il flash assolutamente, se non per le foto istituzionali (premiazioni, foto di gruppo, inchino finale, presentazione libri)
usa la luce che hai,e alza gli ISO fino al limite del disturbo.
Usa il 50 e metti a fuoco sempre il viso del pianista.
Scatta delle foto attraverso la ribalta del piano (dall'estremo della coda) cercando inquesto caso di carpire una bella espressione dell'esecutore.
Un paui di foto da dietro e qualcuna di traverso facendo attenzione a far entrare tutta la tastiera. Se le foto vengono un po' mosse (per il movimento delle mani) poco male: aggiunge dinamismo all'immagine.
Usa un treppiede per le foto da lontano oppure un monopiede, molto più facile da spostare.
Metti un paio di scarpe comode, con sula in gomma per non fare rumore conui passi, vestiti di scuro (nero è meglio) e non tossire!

spero che basti

buzz!
per quella sera pensavo proprio di evitare il tacco 10!
dal'altra parte in ogni situazione in cui debba fotografare qualcuno intento al suo mestiere o la sua arte, mi muovo con molta discrezione: sono io la prima ad essere infastidita quando qualcuno dimostra poca sensibilità nei miei confroti..

una cosa che poi dovrò tenere a bada sarà la mia tensione!

fra'

Ciao, oltre ai consigli che ti hanno dato, che condivido appieno , mi permetto di segnalarti qualche discussione, dove piu' che altro si parla di concerti e spettacoli, ad es. di musica jazz, e qualche discussione su ottiche e non solo:

Ottica Per Concerti, consiglio

[w/nw] Musica, In ogni sua espressione

Fotografare Un Musical All'aperto Di Sera, Consigli e suggerimenti utili

Delle ottiche che hai, oltre al 50 puoi utilizzare il 18-70, per le altre hai bisogno almeno del monopiede...

Non alzare troppo gli ISO (diciamo al massimo 800 con la D70, altrimenti poi devi lavorare molto in post-produzione).

Oltre quelle citate, non credo possa mancare una inquadratura laterale stretta sulle mani del pianista (a fuoco) e sulla tastiera (a fuoco dove sono le mani e poi con sfocatura progressiva)...

Sperando di esserti stato utile, facci sapere se ti possiamo dare ulteriori aiuti...

Ciao.
Paolo.

grazie Paolo per avermi segnalato anche le altre discussioni, e x i suggerimenti! utile anche quella sulle ottiche!

...tanto che adesso mi è venuta quasi voglia di farmi un regalino in anticipo rispetto al Natale...

80-200/f2,8

che anche in altre occasioni, dove la distanza è maggiore ed ho comunque bisogno di tele luminosi, mi farebbe comodo!

voi che ne dite?!?

Attenta Francesca, per esperienza ti dico che "...una ciliegia tira l'altra..." e rischi di mangiarti tutto il cesto...

Comunque, ottima scelta, qualsiasi tipo sia...

Ho per caso salvato una parte di discussione in cui "Giallo" , se non ricordo male, elencava i vari tipi di 80-200/2,8 esistenti, te la propongo, sperando ti possa servire per chiarirti un po' le idee:

"I telezoom luminosi Nikkor

Preistoria (1985, credo): Ais Nikkor 80-200/2.8, monoghiera non AF dal peso mostruoso (1,9kg) per non parlare delle dimensioni.

1988 circa: AF Nikkor 80-200/2.8 monoghiera, a pompa, one touch, come lo volete chiamare. La limitazione del focus range è coassiale al barilotto, analogamente al vecchio 300/4 AF If Ed.

1992 circa: AF -D Nikkor 80-200/2.8: meccanicamente ed otticamente è lo stesso di prima, ma "D", ossia con l'informazione sulla distanza di focheggiatura trasmessa alla fotocamera tramite un ulteriore contatto elettrico. Utile (molto raramente in pratica) per la misurazione "Matrix 3-D" e per l'esposizione con i Flash ttl nikon e le fotocamere che consentono tale nuova funzione (se non ricordo male, dalla F90 in poi).
Sempre se non ricordo male, la limitazione del focus range è con un cursore laterale, full - limit.

1996 circa: AF - Dn Nikkor 80-200/2.8: il famoso "bighiera". Meccanicamente diverso, otticamente dovrebbe essere eguale; oltre alla divisione del comando zoom - focus su due ghiere separate, ha un piccolo ma utile attacco per il treppiede, che nei primi due modelli non c'era. C'è chi lo considera il migliore dei primi tre AF, anche se io, avendoli avuti nel tempo tutti e tre, non ho visto differenze epocali; il bighiera mi è semplicemente sembrato più solido meccanicamente e bilanciato nell'uso a mano libera (stranamente).
Anche qui, levetta full - limit per la regolazione del focus range.

Seguirono (non ricordo gli anni):

AFS Nikkor 80-200/2.8, sensibilmente modificato nella meccanica e nell'ottica, prestazioni ottiche superlative (5 lenti Ed), AF rapidissimo (motore a ultrasuoni incorporato), possibilità d'impiego dei moltiplicatori TCE, ma prezzo, peso e ingombri al limite dell'umanamente accettabile...
Rimane in produzione - peraltro - il bighiera di cui sopra.

Ultimo (per ora) capitolo:
AFS Nikkor 70-200/2.8 VR G, come il precedente a livello di prestazioni pesi e ingombri, ma privo (nghè!) della ghiera dei diaframmi; in compenso (eeehh!) è stabilizzato - sistema VR - con conseguente agevole uso a mano libera. Ha fatto cessare la produzione dell'AFS 80-200, ma non quella del mitico bighiera.

Questa, in estrema sintesi e con le imprecisioni che mi vorrai perdonare, la sfilata dei telezoom f:2,8 Nikkor."

Qualunque tipo tu voglia prendere, a partire da quello a pompa non-D, che io ho avuto ed adoperato con la D70, e' ottimo!

Ciao.
Paolo.

mamma mia! meglio di un'enciclopedia sei!!!


Cmq nell'attesa del concerto vi aggiornerò su eventuali nuovi acquisti e aspetterò suggerimenti da chi vorrà condividerli con me!



...eh, com'è vero! ma ti sei mai pentito di aver fatto indigestione?!?

ceschina, aspettiamo con impazienza le foto!!!
cmq il 80-200 è un ottimo obiettivo e lo potrai trivare anche usato in ottime condizioni, dato che molti sono passati al 70-200 VR.

ciao ragazzi, domani arriva il 80-200 f2,8 e già mi sto fregando le mani

venerdì è il giorno!

ora mi hanno chiesto di fotografare anche gli invitati durante il rinfresco/cena... pensavo oltre che di riprendere gli invitati a gruppetti mentre gironzolano per la villa, anche di soffermarmi a ogni tavolo per una foto dei presenti... in questo modo per lo meno non dovrebbe sfuggirmi nessuno! il soffitto è bianco e con delle travi a vista, spero mi dia l'opportunità di scattare sparando il flash sul soffitto...

da lunedì arriveranno le foto...
spero davvero di non deludervi!

ciao a tutti!

te lo avranno di sicuro gia' detto.....
fotografa in momenti in cui la musica e' piu' intensa....evita i momenti di piano e pianissimo....
le relex fanno un rumore molto evidente....in momenti silenziosi.......
( bendette leica.....purtroppo insostituibili a teatro.....)

grazie per la dritta! non c'avevo pensato, ma sicuramente al primo scatto nel silenzio mi sarei talmente tanto vergognata che non l'avrei ripetuto ...
quindi meglio ricordarsene prima!

ciao!

io posso darti dei consigli visto che ho fotografato un concerto d'organo in condizioni di luce proibitive e in posizioni da acrobata
1. lascia a casa il flash
2 usa ottiche luminosissime meglio il 50mm 1.8
3 osa con le inquadrature azzardate soprattutto le oblique che danno dinamicità
4 prova anche il grandangolo a livello della tastiera se ti ci fanno avvicinare da imponenza al pianista
5 evita scatti che non contestualizzano il pianista, cioè cerca sempre l'accoppiata ritratto - spartito
6 prova anche dei particolari sulle mani magari con tempi relativamente lunghi per dare il senso del "suonato"
qui ti faccio vedere 2 esempi se ti interessano le altre per farti un'idea mandami un mp

Non fare solo foto a colori ma anche del b/n. A volte i pianisti nei momenti più concitati si "agitano", prova ad approfittarne con il cavalletto per un "mosso creativo" magari in b/n. E non dimenticarti, caso mai, di fare dei bei dettagli delle mani che suonano sulla tastiera. Buone foto ma soprattutto... divertiti!!

ciao a tutti! eccomi qui a mostrarvi qualche risultato... a dire la verità molto deludente, speravo di poter fare di più e meglio!
ma vista l'esigua distanza tra concertisti e pubblico e la presenza anche di un altro fotografo chiamato appositamente dalla contessa proprietaria della villa che ospitava l'evento, avrei semplicemente potuto fare meglio...
in ogni caso vi mostro alcuni scatti:
accanitevi pure!!!

Madrina della serata era Maria Giovanna Elmi
[attachmentid=65491]

che qui dà la parola al maestro Marco A.Messina
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qui ripreso durante qualche prova con gli altri concertisti della serata
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ops!
Maria Giovanna Elmi e di seguito il maestro Messina
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altre foto della serata...
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[attachmentid=65511]

te la sei cavata benissimo.....
complimenti
belle immagini

Anche secondo me.
Essere ipercritici nelle proprie immagini è segno di volontà di crescita, ma come partenza non c'è male.
Tecnicamente sono riuscite, tranne qualche piccolo mosso della fotocamera.
Ma hai scattato in nef o direttamente in jpeg? e a che sensibilità?

Le inquadrature sono corrette, e mi piace particolarmente quella frontale con il piano aperto...

grazie x i complimenti!

ho scattato in Jpeg a 400 iso, avevo paura che alzando ulteriormente gli iso il rumore sarebbe stato troppo evidente!

del mosso sono consapevole, ma avrei davvero avuto bisogno di un monopiede, il cavalletto era troppo ingombrante... e lo spazio esiguo...
la 17 e la 18 sono inquadrature "obbligate".... sulla destra sarebbe entrata l'asta del microfono che avevvano lasciato lì in mezzo, se mi spostavo a sinistra mi sarei seduta in braccio all'architetto in prima fila!!!

avrei voluto poi avvicinarmi di più essendo il 50ino il più luminoso degli obiettivi, per fare qualche particolare delle mani, ma il rumore dello scatto era una cosa che infastidiva anche me... figuriamoci Marco!

ma gli ho strappato la promessa di suonare una volta solo per me e la mia macchina....

Avresti potuto scattare anche a 800 o a 1200 e perchè no a 1600.
Avresti dimezzato i tempi di scatto e la qualità generale non sarebbe risultata compromessa. Un po' di rumore non fa male.

Il "non problema" andrebbe ridimensionato e smitizzato.
Ultimamente ho visto degli scatti fatti con una pellicola a 400 iso e la grana è inguardabile rispetto ad altri scatti digitali fatti al doppio.

c'è sempre da imparar! Grazie Buzz!
comunque spero di avere ancora altre occasioni, ogni situazione avrà certo le sue problematiche, ma dall'ABC bisogna partire.... ed ogni esperienza mi lascerà il suo piccolo bagaglio di cose buone, errori da evitare, etc.

ciao!