Ciao ragazzi,
un paio di domeniche fa son riuscito a ritagliarmi del tempo con il mio socio di esplorazione urbana.
La giornata si è articolata in due tappe nella zona del Vercellese.
Il primo luogo visto è stato un ex deposito di sale e non vi nascondo un po' la delusione del luogo, ex industria talmente grande da avere troppi spazi vuoti. Unico luogo di interesse il deposito centrale di sale, opera dello stesso architetto del Palazzo del Lavoro di Torino.
Le arcate ed il soffitto sono un spettacolo interessante e lo stato di abbandono ha creato un angolo al fondo intrigante per il fascio di luce che filtra:
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Essendo, probabilmente, video sorvegliato, ed avendo cercato (sperando di esserci riusciti) di evitare di essere ripresi, ci siamo recati in altro luogo più consono agli scatti.
Il luogo è conosciuto come Villa Gemma.
Ci si deve addentrare per un vialetto sterrato e poco prima della villa si possono vedere dei caseggiati forse usati da servitù o gli stessi proprietari. Su un lato una bicicletta non troppo "vecchia".
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Preso dalla curiosità, entro e resto sorpreso da ciò che vedo...un letto apparentemente usato di recente oppure questa è la stanza di qualcuno che ci dorme la notte.
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Proseguiamo per la stradina e poco più avanti si palesa la villa.
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Mi avvicino per vederla meglio, alzo lo sguardo e mi appare davvero imponente.
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Mi sposto di lato per cercare un ingresso.
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Lo trovo ed entro con il mio socio. Il degrado la sta davvero distruggendo in tutti i sensi. La prima stanza ha comuqnue un fascino particolare con la luce che filtra dalla finestra
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Alla sua sinistra vedo un'altra stanza con un caminetto. E' spoglia, ma un tempo chissà cosa ha visto.
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Attraverso uno dei corridoi del piano terra, alzo la testa e vedo il soffitto.
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Proseguo e intravedo la cucina o almeno ciò che ne resta.
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Prima di andare al piano superiore, vedo qualcosa che mi colpisce, c'è troppa luce, mi sporgo verso ciò che era l'androne e...
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Il livello del piano superiore è totalmente crollato in quel punto, mi dico che però voglio andare a vedere, ma prima mi accorgo si una scala che scende e che porta a ciò che poteva essere la cantina.
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Torno su, voglio andare al piano superiore e guardo in che condizioni è la scala.
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Bene dal basso sembra buona, mi porto alla base pronto per salire.
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Salgo...alla mia destra una stanza con un lavandino, probabilmente appartiene a un'epoca in cui nelle stanze ci si poteva lavare senza dover andare in un bagno (come nelle ville reali)
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Ma è dalla parte opposta che vedo dove esattamente è avvenuto il crollo, ma non voglio spingermi oltre, mi basta vederlo da qui..
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Preso dallo sconforto, ma al tempo stesso dalla classica emozione di quando rivivo questi posti, mi riavvio ocn il mio amico verso casa, con la testa piena di pensieri su come dev'essere stata viverla ai suoi tempi e che cosa abbia ospitato e vissuto. Chiusa ormai nel suo oblio, ma che grazie a queste uscite nel suo piccolo può tornare allo splendore che meriterebbe.
Un saluto
Aldo