La scelta del bianco nero è per drammatizzare la scena, leggermente e volutamente sottoesposta, e quindi anche la PP è conseguente; per diminuire le diversità tonali dovute all'alta intensità dell'illuminazione delle colonne si è realizzato un hdr (ovviamente anche altre tecniche consentivano di raggiungere il medesimo risultato). Tra gli scatti effettuati pubblico quello in cui è utilizzato un filtro a stella (anni '70) per le luci, scelta sicuramente opinabile; ciò per due ragioni: la prima per enfatizzare il tocco "vintage" della foto, la seconda per mostrare che alterazioni dell'immagini si sono sempre fatte, anche con molteplici mezzi, anche quando non esisteva il digitale.
La foto è stata inserita nella gallery anche per animare una discussione sulla PP.
Premetto che io accetto sempre critiche da chi conosce bene tecniche, pregi e difetti della PP mentre ho un pregiudizio verso coloro che criticano la PP quando non la conoscono né la praticano, ritenendo ridicola l'affermazione che se la foto ha bisogno di PP non è buona.
Due sono gli assunti di fondo:
1) anche nel digitale, sia in fase di scatto (uso dei filtri) sia nella fase di stampa (scelta della carte, ombreggiature varie e interposizione tra ingranditore e carta) si utilizzavano mezzi che "alteravano" ciò che l'occhio aveva visto.
2) nel momento di settaggio della fotocamera (bilanciamento bianco, preset forniti dalla macchina stessa, impostazione varie) si si prendono decisioni che determina risultati diversi nello scatto finale.
Di conseguenza, è difficile sostenere che non ci debba essere PP; pure difficile stabilire quale possa essere l'intervento "accettabile", che è certamente questione opinabile, ma certo questo limite non può essere posto per gli altri esattamente al limite delle proprie capacità.
Commenti e critiche, sua alla foto che alla tesi che rappresenta, sempre graditi.
Un saluto.
mt
