Il problema dell'elettrico e' un'altro......
Secondo alcuni rilevamenti effettuati un paio di anni addietro, in Italia, soprattutto d'estate, quando i condizionatori presenti oramai nella maggior parte delle case, funzionano a pieno ritmo, si sono rilevati sulle reti di distribuzione picchi di consumo di elettricita' vicini ai 54Mw-56Mw che sono piu' o meno il limite consentito dalle attuali (vetuste...) infrastrutture di trasporto e di produzione dell'energia elettrica. Mentre per la produzione "abbiamo sopperito......" acquistando
a caro prezzo energia elettrica dai paesi confinanti, che dispongono di una nutrita schiera di centrali nucleari ubicate a due passi lungo i nostri confini, per le reti di distribuzione c'e' ben poco da fare: o si costruiscono nuove dorsali e nuove reti locali oppure si limitano i consumi giornalieri, altrimenti si finisce tutti al buio.... Chi ha buona memoria, ricordera' il blackout verificatosi qualche anno addietro in mezza Italia, causato dalla interruzione sulle Alpi dell'unica linea che trasporta l'energia elettrica acquistata in Francia...., oppure chi vive in zone meno urbanizzate, come ad esempio dove mi trovo adesso, deve fare i conti gia' oggi con interruzioni della fornitura, piu' o meno frequenti e piu' o meno lunghe nei momenti di maggior carico delle reti.
Stante il fatto che, a parte Tesla che ha creato a sue spese una rete di stazioni di ricarica, le cosiddette "Supercharger" da 100 KW, di cui in tutta la Campania ce ne sono
ben tre....., per il resto la situazione e' abbastanza sconfortante, a causa degli alti investimenti necessari per "infilare" nelle batterie di una macchina elettrica quei duecento/trecento Kw necessari, in un tempo ragionevolmente breve, che non sia una nottata. Nel frattempo, le case automobilistiche, per accumulare "crediti ecologici...." che gli consentano di compensare i soldi che dovrebbero pagare per ogni esemplare di vettura a benzina o diesel che esce dalle loro linee di produzione e che, nonostante sia Euro 6d, supera i limiti di emissioni di Co2 e di NoX imposti da altre normative, stanno puntando moltissimo sui modelli ibridi "leggeri" ed ancora di piu' su quelli ibridi "plugin", dotati di batterie di capacita' dagli 8 ai 20 Kw, che consentono di percorrere quei quaranta/cinquanta Km in mobilita' elettrica, e di ricaricarsi in una nottata con un contatore da 3,3 Kw o in quattro/cinque ore con un contatore da 6 Kw, complice il fatto che la attuale normativa di omologazione delle auto ibride considera nel calcolo dei parametri di emissione anche il percorso effettuato in mobilita' elettrica fino all'esaurimento della batteria...
e non considera che, una volta scaricata la batteria, l'auto inquina esattamente come un'auto a benzina o diesel, anzi probabilmente leggermente di piu', stante il peso aggiuntivo delle batterie e del motore elettrico installato sull'auto.
In tutto questo, nessuno si e' preoccupato minimamente del fatto che, quando incominceremo ad avere un parco di auto ibride abbastanza consistente, e quando tutti i possessori di auto elettriche le attaccheranno contemporaneamente alla loro spina (ad esempio la notte...), il carico sulle povere reti italiane di distribuzione dell'energia elettrica, aggiunto a quello dei normali consumi, gia' vicini ai limiti sopportabili, portera' inevitabilmente a blocchi, disservizi ed interruzioni a macchia di leopardo... alla faccia dell'auto elettrica.
Tutto questo per dire che, se non si fanno grossi investimenti e se non si comincia "da ieri" ad adeguare seriamente le reti di distribuzione e le centrali di produzione dell'energia elettrica, tutta questa giostra della mobilita' elettrica finira' molto male per tutti.....
P.S. mi sono dimenticato di aggiungere che, secondo stime piu' o meno attendibili, per compensare le emissioni di Co2 e di altre piacevolezze, necessarie per produrre le batterie da installare in una vettura elettrica, e' necessario percorrere almeno 75.000 Km con quella vettura per andare in pareggio....