QUOTE(NicolaSantolin @ Jun 26 2019, 09:59 PM)
Ciao Filippo io non sono competente in materia ma cmq non mi sembrano male per la poca esperienza che ho. Ti dico sinceramente che quando provo a fare macro il flash non lo uso cerco se possibile la luce naturale. Ti sono stato poco d'aiuto ho semplicemente detto come la penso ciao.
Ciao Nik, grazie x il passaggio e il consiglio.
Come dicevo sopra sono passato a luce mista x un maggior controllo. Non voglio accettare la realtà a testa bassa così come mi viene proposta.
L’unico inconveniente è la completa variabilità dell’ambiente all’’aperto, solo...
Prima lavoravo su microscopi ed altre apparecchiature oftalmiche; nella stanza era buio totale e la luce degli strumenti era fissa. Una volta capito come andava l’ambaradan...il gioco era fatto!
Un po’ come essere in studio con luci controllate. Gli schemi tendono a ripetersi.
La tridimensionalità viene data dal gioco di luci e ombre, ma non è tanto facile dosare tutto in un ambiente dove basta una nuvola a cambiare il set-up.
Per stare tranquillo, all’inizio di questa nuova esperienza andavo di sincro-X fisso e f/16.....un po’ riduttivo direi, compreso lo sfondo quasi nero che alla lunga “rompe”! Certamente l’impatto era notevole, con un contrasto pazzesco. Ma l’ambientazione andava a farsi benedire. Col tempo ho mollato anche il TTL che spesso faceva cilecca e adesso sto mandando in pensione anche il cavo a favore dei radio trigger.
Col tempo nasce l’esigenza di evolversi, solo che nascono altri problemi da affrontare. Finché sì riprendono farfalle dal corpo peloso non ci sono tante grane usando il flash in modo logico. Se provi poi diventa come una droga.....difficile staccarsene.. Per dare vigore al soggetto e farlo saltar fuori, devi dargli luce e ombra controllata (non come vorrebbe il flash, però...)
Ciao
Filippo