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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > OBIETTIVI Nikkor
gericone
Forse è un argomento che è già stato trattato, cmq volevo chiedere info sulla differenza tra gli obbiettivi ottimizzati per il digitale e quelli per le analogiche. Presupponendo che gli ultimi vadano comuque bene per le digitali, mi chiedevo quale differenza potesse aver un obbiettivo DX rispetto ad uno non DX. La stessa cosa mi sembra che ormai sia affrontata da tutte le case, ad esempio Sigma ha creato la serie DG.
Thanks

Gerico
_Simone_
il sensore digitale è più piccolo del fotogramma di una pellicola: gli obiettivi DX di Nikon sono progettati per indirizzare la luce su una superficiè minore,tutto qui smile.gif
sangria
per l'esattezza sono 1,5 volte più piccoli !
Giallo
Oltre a quello che ti è già stato detto i Dx sono "sicuramente" telecentrici, nel senso che il loro progetto è ottimizzato perchè i raggi di luce incidano sul sensore con un angolo che sia il più perpendicolare possibile, dal momento che i fotositi del sensore rispondono al meglio se colpiti perpendicolarmente , mentre vengono "schermati" parzialmente dai fotositi adiacenti se colpiti da raggi inclinati.

Ciò è molto importante soprattutto con gli schemi grandangolari, che su pellicola un tempo non dovevano "preoccuparsi" di tale aspetto, posto che i granuli del materiale sensibile potevano ricevere indifferentemente o quasi la luce sotto angolazioni anche molto accentuate senza dare risposte sensibilmente differenti.

Gli obiettivi Nikkor per il 24x36 di progettazione più recente (ad es. 14/2.8, 17-35/2.8, 28-70/2.8) tengono comunque conto di tale necessità nell'impiego su digitale, ed infatti si comportano magnificamente anche sul sensore.

Progetti grandangolari più vecchi, invece, potrebbero denunciare un certo calo prestazionale nel passaggio dalla pellicola al sensore, nonostante le ridotte dimensioni di quest'ultimo limitino i danni (visto che i bordi estremi del formato originario di copertura vengono esclusi).

Nella pratica, ad es., l'eccellente (su pellicola) 2.8/20mm AFD pare cali un po' in digitale; purtuttavia nell'uso pratico credo che tale calo sia avvertibile solo con una certa difficoltà od in situazioni di luce estreme, perchè finora, almeno sul Forum, ho visto eccellenti scatti realizzati con quell'obiettivo.

Buona luce

smile.gif
gericone
Ma di conseguenza l'utilizzo di un obbiettivo non dx porterebbe sicuramente ad aberrazioni ottiche e cromatiche?
Giallo
QUOTE(gericone @ Jul 26 2006, 04:58 PM)
Ma di conseguenza l'utilizzo di un obbiettivo non dx porterebbe sicuramente ad aberrazioni ottiche e cromatiche?
*



Se rileggi quanto ho già scritto, dovresti trovare la risposta.

Buona luce

smile.gif

gericone
Scusa Giallo, ho postato la mia domanda nel momento in cui tu rispondevi per questo è apparsa dopo la tua.
Grazie mille sei stato molto esaustivo.

Gericone
giannizadra
QUOTE(gericone @ Jul 26 2006, 05:58 PM)
Ma di conseguenza l'utilizzo di un obbiettivo non dx porterebbe sicuramente ad aberrazioni ottiche e cromatiche?
*



Messa così, la risposta più congrua è NO.
Tuttavia il ragionamento andrebbe un po' articolato.

1)In primo luogo, il problema dell'incidenza dei raggi luminosi (di cui parlava Giallo) riguarda essenzialmente i grandangolari progettati per la pellicola, e principalmente i bordi del fotogramma, che non compaiono nel fotogramma Dx.
2)Inoltre, buona parte delle aberrazioni ottiche (es. distorsione, vignettatura..) si manifestano ai bordi. Poiché questi vengono esclusi dal Dx, un grandangolare progettato per il 24x36 apparirà più corretto sul Dx che su pellicola.
3)Diverso il discorso sull' aberrazione cromatica (qui intendo per tale il fenomeno per cui i tre colori primari vanno a fuoco su piani diversi).
Prima dell'avvento del digitale, a causa della struttura dell'emulsione-pellicola, contrastarla era meno critico. Su grandangolari, normali e tele fino al 135mm, tale problema veniva risolto con il disegno dello schema ottico. Solo per le focali più lunghe si ricorreva anche all'uso di vetri a bassa dispersione, additivati chimicamente (ED).
Dopo l'avvento del digitale, si ritrovano elementi ED anche nei grandangolari (fissi e soprattutto zoom). Ritengo sia la conseguenza del fatto che sul sensore l'aberrazione cromatica è più critica.

Senza pretese di scientificità, uno degli indizi per poter intuire se un grandangolo progettato per il 24x36 mm sia stato concepito anche pensando al digitale credo sia la presenza di elementi ED nello schema ottico.
Naturalmente questo non implica di per sè che l'obiettivo sia anche telecentrico, né che un grandangolo privo di elementi ED non lo sia, ma è appunto un indizio:
è relativamente probabile che un grandangolare 24x36 in cui si sono utilizzati vetri ED per contrastare l'aberrazione cromatica sia stato progettato tenendo conto anche del sensore.
E' certamente così per 14, 18-35, 17-35, 28-70, dichiaratamente studiati pensando anche al digitale.
Andranno altrettanto bene anche su una ipotetica, futuribile DSRL Nikon 24x36 ?
Ai posteri l'ardua sentenza..
Falcon58
Concordo in toto con quanto affermato da Gianni; riguardo l'aberrazione cromatica secondo me non dipende tanto dall'ottica usata, specialmente quelle citate da Gianni (penso non ci siano dubbi sulla loro qualità), ma dall'interazione luce - filtro IR posto davanti al sensore e micro lenti dei fotositi del sensore stesso che tendono a scomporre la luce specialmente verso i bordi dell'immagine dove la luce giunge più angolata.
Da esperienze mie, fatte sulla pellicola con le stesse lenti, tali fenomeni di aberrazione cromatica non le avevo mai notate; per fortuna sul digitale esiste la possibilità di intervenire in PP con il Capture (che sia il 4.4 o Nx non importa) per eliminare perfettamente tale fenomeno.

Ciao

Luciano
benzo@baradelenzo.com
Scusa Gianni, la tua spiegazione é esauriente ma non mi é chiara una cosa. Io ho tutte ottiche DX, 10.5, 12-24, 17-55 e fin qui vado a nozze visto che sono ottiche studiate al 100% sulla macchina digitale che ho. Avrei il desiderio di comperarmi in un prox futuro uno zoom che vada fino a 200 o 300 mm con luminositá 2.8, quindi ottiche molto costose che peró in catalogo Nikon non esistono in formato DX. Visto che il costo é elevatissimo e comunque non ho altre possibilitá al momento, mi chiedo se un'ottica di questo tipo é oppure no calibrata per funzionare al 100% con un sensore DX.
ciao e grazie:
Enzo
Giallo
Cerco di risponderti io, in attesa di Gianni: negli interventi precedenti abbiamo già detto entrambi che il "problema" sussiste soltanto nel caso di "schemi grandangolari di vecchia progettazione".
Gli schemi tele - anche vecchiotti - son in gran parte esenti dal problema perchè tale schema di per sè non comporta un'angolazione elevata dei raggi sul piano focale.

A maggior ragione negli attuali 70-200VR ed in pressoche tutti gli altri telezoom presentati negli ultimi 6-7 anni, i progettisti hanno comunque tenuto conto delle "esigenze" del sensore, a prescindere dalla copertura dell'ottica.

Perciò non c'è alcun problema nè esigenza di un telezoom Dx, salvo quello di contenere pesi, ingombri e costi, come nel caso del 55-200, che tuttavia non si colloca certo nella fascia prestazionale "alta" di altre ottiche Nikkor.

smile.gif
giannizadra
QUOTE(islandmedano@facilnet.es @ Jul 27 2006, 02:02 PM)
Scusa Gianni, la tua spiegazione é esauriente ma non mi é chiara una cosa. Io ho tutte ottiche DX, 10.5, 12-24, 17-55 e fin qui vado a nozze visto che sono ottiche studiate al 100% sulla macchina digitale che ho. Avrei il desiderio di comperarmi in un prox futuro uno zoom che vada fino a 200 o 300 mm con luminositá 2.8, quindi ottiche molto costose che peró in catalogo Nikon non esistono in formato DX. Visto che il costo é elevatissimo e comunque non ho altre possibilitá al momento, mi chiedo se un'ottica di questo tipo é oppure no calibrata per funzionare al 100% con un sensore DX.
ciao e grazie:
Enzo
*



Per i teleobiettivi, non vi è alcun problema specifico legato al formato digitale.
Tant'è che tutti i lunghi Nikkor luminosi coprono il 24x36, compresi i più recenti VR (200/2, 200-400/4, 300/2,8).
Naturalmente, hanno nello schema ottico molte lenti ED.. Ma questo succedeva anche con la pellicola.
benzo@baradelenzo.com
Quindi se compero un'ottica cosí grossa non corro il rischio di trovarmi con un prodotto obsoleto dopo qualche tempo?
ciao e grazie:
Enzo
Giallo
QUOTE(islandmedano@facilnet.es @ Jul 27 2006, 02:14 PM)
Quindi se compero un'ottica cosí grossa non corro il rischio di trovarmi con un prodotto obsoleto dopo qualche tempo?
ciao e grazie:
Enzo
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Pesante, sì. Obsoleto, no.
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giannizadra
Per come la penso io, che uso anche il 24x36 (su pellicola), obsoleti saranno semmai i Dx... biggrin.gif

PS. A scanso di sconquassi: è solo un mio stato d'animo, o se preferite un paradosso.
Al quale peraltro mi attengo rigorosamente, visto che al funerale della pellicola nessuno mi ha ancora invitato. E confido che non lo (si) farà.
Giallo
QUOTE(giannizadra @ Jul 27 2006, 03:21 PM)
al funerale della pellicola nessuno mi ha ancora invitato. E confido che non lo (si) farà.
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Non dirlo a me, con tutte le preziose cianfrusaglie che albergano nei miei borsoni...
biggrin.gif
gericone
Ragazzi cari, tempestivi ed esaurienti come al solito, grazie mille soprattutto a Gianni e Giallo.

Gerico
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