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Pagine: 1, 2
mikifano
com'è che va di moda postar foto e chiamarle tutte "senza titolo" o "st"??
pubblicare così, senza titolo... è un po' come un battesimo senza dare il nome...
...ma che "creatura" è se non merita nemmeno il nome da parte del padre/madre??
boh, sarò troppo all'antica per capire ste mode...
Fabio Chiappara
Me lo chiedevo anche io... Forse non sanno quello che hanno fotografato messicano.gif

Fabio
mikifano
QUOTE(Fabio Chiappara @ May 19 2016, 09:02 PM) *
Me lo chiedevo anche io... Forse non sanno quello che hanno fotografato messicano.gif

Fabio



ahahahaha
è una delle tante cose pensate, forse l'unica dicibile!
Stanchino
QUOTE(mikifano @ May 19 2016, 09:30 PM) *
ahahahaha
è una delle tante cose pensate, forse l'unica dicibile!


È che si vedono fotografie, anche belle, con titoli talmente sciocchi.
mikifano
dici è una questione di moglie ubriaca e botte piena?
ho visto tante belle foto dal titolo pertinente, anche se non entusiasmante... perlomeno presentavano!
giulysabry
Poca fantasia?poco artistici?poco poeti?.....insomma poco!

Giuliano
Stanchino
Vero.
A volte però ho visto altre foto con titoli da piangere.
Saper scegliere il titolo è arte pure quella.

Pensa ad un figlio di nome Sciu Ellen come nel riminese accadde.
Confesso che io spesso lascio addirittura il nome del file: fantasia corta e pudore sommati.
smile.gif
mikifano
QUOTE(mtdbo @ May 19 2016, 09:55 PM) *
Pensa ad un figlio di nome Sciu Ellen come nel riminese accadde.
Confesso che io spesso lascio addirittura il nome del file: fantasia corta e pudore sommati.
smile.gif


vuoi mettere la pasticceria "Biutiful"?
sei nelle marche... se vuoi ti dò l'indirizzo... ma entra solo per guardarli in faccia.... biggrin.gif

il nome del file è il meno peggio possibile
Stanchino
QUOTE(mikifano @ May 19 2016, 10:04 PM) *
vuoi mettere la pasticceria "Biutiful"?
sei nelle marche... se vuoi ti dò l'indirizzo... ma entra solo per guardarli in faccia.... biggrin.gif

il nome del file è il meno peggio possibile


laugh.gif laugh.gif

Umberto Eco diceva che un libro non dovrebbe avere un titolo per non influenzare il lettore ed ha ragione. Se intitolo una foto campo di grano oppure tramonto oppure pane nostro o panem et circenses o Triticum durum, chi guarda vede foto diverse
davidebaroni
QUOTE(mtdbo @ May 19 2016, 10:28 PM) *
laugh.gif laugh.gif

Umberto Eco diceva che un libro non dovrebbe avere un titolo per non influenzare il lettore ed ha ragione. Se intitolo una foto campo di grano oppure tramonto oppure pane nostro o panem et circenses o Triticum durum, chi guarda vede foto diverse

Umberto Eco dava aria ai denti, a volte... biggrin.gif
Il fatto è che il titolo DEVE far parte della foto (o di qualsiasi altra opera). Serve a dare una chiave di lettura. Perché, che lo vogliamo o no, OGNI opera si presta a infinite letture, a seconda del contesto in cui viene inserita (ovvero, della chiave di lettura con cui viene "letta"... anche se una "vera" lettura non dovrebbe risentire di questo, ma è un altro discorso, e pure molto complicato wink.gif ). Ci sono già state ampie discussioni su questo, in passato, anche su questo forum... messicano.gif
BloodyTitus
com'è che.....
andy68
.. meglio una foto senza titolo che un titolo senza foto... laugh.gif

personalmente non amo i titoli li lascio a chi ha più fantasia, a chi ha necessità di "spiegare" , o indirizzare l'osservatore verso un determinato percorso visivo.
Pollice.gif
davide.lomagno
non mi ricordo chi lo disse..se HCB o...se ad una foto serve un titolo per spiegarla..allora ha fallito lo scopo
capannelle
QUOTE(davide.lomagno @ May 20 2016, 08:11 AM) *
non mi ricordo chi lo disse..se HCB o...se ad una foto serve un titolo per spiegarla..allora ha fallito lo scopo


Giusto.

Inoltre basta andare a una mostra di fotografia o sfogliare un fotolibro di un fotografo affermato: non troveremo quasi mai i titoli.

Il titolo di solito viene utilizzato dai fotografi scarsi per cercare di dare un senso a foto completamente inutili smile.gif Nei casi in cui sia necessario spiegare agli altri il nostro lavoro è molto meglio utilizzare delle didascalie.
Fabio Chiappara
QUOTE(davide.lomagno @ May 20 2016, 08:11 AM) *
non mi ricordo chi lo disse..se HCB o...se ad una foto serve un titolo per spiegarla..allora ha fallito lo scopo


Io non mi trovo d'accordo. Allora tutte le foto che hanno un titolo sono un fallimento?

Fabio
mikifano
il titolo è una cosa, la didascalia è un'altra!
certo che se serve una didascalia per capire quel che si vede... o ci si rivolge a gente che non ne capisce (tipo le foto nei libri di testo su cui si studia) o vuol dire che la foto è fallita o perlomeno complicata (come capita spesso a me)

ripeto: pubblicare e non sapere come intitolarla (non la didascalia o la spiegazione) è come battezzare un bimbo e chiedere al prete o chi altro in chiesa di scegliere loro il nome... con la giustificazione che tanto il figlio l'abbiamo fatto come meglio potevamo...
davidebaroni
Un po' di link interessanti... Discussioni su questo forum, di tanto tempo fa. rolleyes.gif

Questa, ad esempio.
Al suo interno si linea questo messaggio di un'altra grande discussione.
E quest'altra. Le immagini sono andate perdute, ma i post rimanenti sono tuttora interessanti.
E una sulla LETTURA della fotografia... Anzi, due! ;-)
mikifano
caspita! tanto da leggere... dopo sbircio e vi dirò....
marmo
QUOTE(mtdbo @ May 19 2016, 09:36 PM) *
È che si vedono fotografie, anche belle, con titoli talmente sciocchi.


in effetti secondo me o si trova un titolo che merita l'appellativo oppure tanto vale DSC_....
giulysabry
QUOTE(davide.lomagno @ May 20 2016, 08:11 AM) *
non mi ricordo chi lo disse..se HCB o...se ad una foto serve un titolo per spiegarla..allora ha fallito lo scopo
tipo....la foto è come una barzelletta,se la devi spiegare vuol dire che non faceva ridere?Buon weekend.

Giuliano
buzz
miki, hai dimenticato quelle chiamate "..."


Comunque sia, al di la dell'importanza del titolo per la presentazione dalla foto stessa, in un forum sarebbe importante per il ritrovamento della discussione a riguardo a distanza di tempo, Ma probabilmente chi non mette il titolo non vuole assolutamente che la sua foto venga ritrovata. biggrin.gif

E' nelle linee guida del forum, ma alla fine mi viene sempre in mente un proverbio altoatesino che dice "se 'u sceccu non voli biviri, hai vogghia 'mi ci frischi".
Per i sottotitoli ci stiamo attrezzando. biggrin.gif biggrin.gif
mikifano
dalla discussione ho capito una cosa:
qualcuno non ha ben chiara la differenza tra il titolo e la didascalia e di conseguenza pensa che se becca un commento sulla foto senza titolo o "st" o "......." ha fatto una foto #########... perché qualcuno l'ha commentata senza... didascalia.. e senza titolo!


ricordo un tale che numerava le sue foto e aggiungeva una parola, massimo due
erano i tempi delle pellicole e questo scattava con una Mamiya 7... per lui scattare due rulli (10 foto cad) in un giorno era uno sproposito biggrin.gif

P.S.
ANZI NO!
molti di quelli che non mettono il titolo, poi mettono la didascalia..
...e allora teoria della foto ben riuscita o della barzelletta che fa ridere... ahahaha
Stanchino
QUOTE(davidebaroni @ May 19 2016, 11:20 PM) *
Umberto Eco dava aria ai denti, a volte... biggrin.gif
Il fatto è che il titolo DEVE far parte della foto (o di qualsiasi altra opera). Serve a dare una chiave di lettura. Perché, che lo vogliamo o no, OGNI opera si presta a infinite letture, a seconda del contesto in cui viene inserita (ovvero, della chiave di lettura con cui viene "letta"... anche se una "vera" lettura non dovrebbe risentire di questo, ma è un altro discorso, e pure molto complicato wink.gif ). Ci sono già state ampie discussioni su questo, in passato, anche su questo forum... messicano.gif


biggrin.gif Povero Eco

L'Umberto parlava di questo spiegando perché aveva intitolato "il nome della rosa" così. Argomentava molto bene che se lo avesse chiamato "Il Delitto dell'Abazia" o "Adso" o "L'abazia" o "l'inquisizione" ecc., avrebbe dato, appunto, una chiave di lettura al lettore. Secondo lui, questo è limitare la libertà del lettore ma soprattutto dell'opera che invece deve essere lasciata libera (io umilmente condivido). Diceva pure che l'artista non dovrebbe mai commentare una sua opera e che molte chiavi di letture viste dai lettori lui non le aveva pensate/volute ma alla fine c'erano: l'opera vive di vita propria.

Nel Pendolo di Focault, Sempre Eco, a un suo personaggio che parla di opere d'arte d'arte fa dire che i titoli vanno a periodi: c'è la fase dei titoli in francese, di "Ellisse 64", la fase di... (e fa una serie di esempi, non ho voglia di andarmi a vedere al citazione esatta). Questo mi sembra già un ottimissimo motivo per dare il meno possibile titoli. Adesso vanno di moda in inglese.

La foto sgangherata che metto sotto potevo titolarla "posacenere giallo" (e chi guarda si cerca il posacenere) oppure "simmetria di ombre", oppure "corsetta sulla spiaggia", oppure "The beach before the summer season" o magari "Tityre tu patulae recubans" o "sub tegmine fagi" (e sarebbero titoli pertinenti). Credo di averla chiamata D5100. Comunque questa discussione mi piace (e adesso cambio titolo alla foto in Sub tegmine fagi).
smile.gif

IPB Immagine

Visualizza sul GALLERY : 1.6 MB
luigi67
le mie foto nelle gallery non hanno il titolo,solo il numero che della foto con l'aggiunta a volte di qualche lettera,ma è un mio riferimento per capire che tipo di post produzione ho fatto,però le mie foto nelle gallery sono quasi tutte all'interno di album che descrivono l'evento...dare un titolo ad ogni mia foto sarebbe troppo complicato per me,per via del numero di foto e anche perché a volte bisognerebbe avere troppa fantasia messicano.gif

IPB Immagine

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IPB Immagine

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IPB Immagine

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Saluti,Gigi
marmo
QUOTE(mtdbo @ May 21 2016, 03:34 PM) *
biggrin.gif Povero Eco

L'Umberto parlava di questo spiegando perché aveva intitolato "il nome della rosa" così. Argomentava molto bene che se lo avesse chiamato "Il Delitto dell'Abazia" o "Adso" o "L'abazia" o "l'inquisizione" ecc., avrebbe dato, appunto, una chiave di lettura al lettore. Secondo lui, questo è limitare la libertà del lettore ma soprattutto dell'opera che invece deve essere lasciata libera (io umilmente condivido). Diceva pure che l'artista non dovrebbe mai commentare una sua opera e che molte chiavi di letture viste dai lettori lui non le aveva pensate/volute ma alla fine c'erano: l'opera vive di vita propria.

Nel Pendolo di Focault, Sempre Eco, a un suo personaggio che parla di opere d'arte d'arte fa dire che i titoli vanno a periodi: c'è la fase dei titoli in francese, di "Ellisse 64", la fase di... (e fa una serie di esempi, non ho voglia di andarmi a vedere al citazione esatta). Questo mi sembra già un ottimissimo motivo per dare il meno possibile titoli. Adesso vanno di moda in inglese.

La foto sgangherata che metto sotto potevo titolarla "posacenere giallo" (e chi guarda si cerca il posacenere) oppure "simmetria di ombre", oppure "corsetta sulla spiaggia", oppure "The beach before the summer season" o magari "Tityre tu patulae recubans" o "sub tegmine fagi" (e sarebbero titoli pertinenti). Credo di averla chiamata D5100. Comunque questa discussione mi piace (e adesso cambio titolo alla foto in Sub tegmine fagi).
smile.gif




Bellissimo intervento il tuo, dotto ma leggero....a proposito come lo vedi il mare, bucolico? a me "bucolico" fa pensare a prati fiori e colline
vz77
mah...quanti problemi!
ho sfogliato ieri il libro con le foto vincitrici del world press photo 2016.
la mia preferita su tutte in assoluto era questa:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
non ricordo nessuno dei titoli. il titolo servirà sicuramente a fine documentario, a chi deve capire dov'è stata scattata, in che paese, regione o di che manifestazione si tratta.
però sinceramente se ne può fare a meno in tantissime situazioni, soprattutto se il titolo dovrebbe essere l'unico valore dell'immagine.
ho visto molte foto assolutamente banali con titoli da vanagloria poetica che pretendevano di farci capire in cosa consisteva la bellezza dello scatto o del momento catturato. è penoso. se la foto non arriva diretta è penoso dover leggere il titolo per capire che diavolo avesse in testa il fotografo e spesso sono banalità mal espresse per non dire ingenue sciocchezze narrate in pompa magna. ne farei benissimo a meno dei titoli, i fotografi non sono poeti delle parole. ma appena entri nelle loro mostre personali, li vedi spesso trasformarsi in pseudo scrittori che riempiono di racconti le loro immagini come se ci fosse bisgno di fare un reportage perfino della carta igienica poggiata sul muretto di non so quale bidonville.
mikifano
i libri, a meno che non citino una opera d'arte, difficilmente usano il titolo della foto ma usano la didascalia: è diverso anche per la lingua italiana, non solo per la fotografia

quanto al titolo.. a me compare questa schermata....

Clicca per vedere gli allegati

il titolo lo richiede il form del forum... e qualcosa scrivete pure, per forza..
...o qualche punto
...o qualche sigla (tipo ST)

poi, se la foto parla da sola, come giustamente dite in tanti, non c'è bisogno di commenti di presentazione o di didascalie...
....invece queste sono presenti anche quando non c'è il titolo: quindi qualcuno si contraddice.


buzz
QUOTE(marmo @ May 23 2016, 09:09 AM) *
Bellissimo intervento il tuo, dotto ma leggero....a proposito come lo vedi il mare, bucolico? a me "bucolico" fa pensare a prati fiori e colline


Dal momento che "bucolico" significa pastorale, dubito che in mare si possa pascolare.
a meno che non esista il pastore di pesci, mestiere che non conosco.
DAP
sono fortemente appassionato di quel genere di Fotografia comunemente chiamato Street.....per quel che mi riguarda, relativamente ai miei approcci fotografici, a come vivo il momento che mi fa fare lo scatto, a prescindere dal risultato più o meno condiviso. non ci sono algoritmi lessicali, non ci sono parole o aggettivi o parti di frase insomma non ci sono titoli che intercorrono si frappongono tra me la macchina e la circostanza che sto per ritrarre.....c'è un interpretazione istintiva, uno stato d'animo o la sua idea che si è creato mentre incrocio una determinata circostanza e nel momento in cui propongo a eventuali spettatori una mia foto, quello che voglio o desidero è che lo spettatore riesca a mettersi in linea con quel mio fare e interpretare la fotografia, che senta dunque e che veda quel che io ho visto e "sentito", che sia accarezzato da qualche certa suggestione che non è importante che venga decodificata "col linguaggio o scrittura convenzionale".......vorrei che lo spettatore nel guardare una mia foto possa riceverne "qualcosa", quel qualcosa che lo faccia sentire entusiasta della passione che ha abbracciato, quella della Fotografia.....quella Fotografia o quel modo di fare Fotografia o quel modo di guardare una fotografia che, e qui è ora che ne prendiamo consapevolezza, non a tutti è dato di capire o percepire.......quando ti propongo di guardare una mia fotografia( bella o brutta che sia, questa è un altra storia) lo faccio proponendoti non altro che la mia fotografia, non altro che quella parte di me che in quella foto ho riversato e tu davanti alla mia foto sei certamente libero di reagire come ti verrà di fare, io non avrò mai motivo di mettere tra te e la mia foto, cose come "Soggetti, aggettivi, avverbi, virgole ecc ecc", il tuo cervello non elaborerà mai "un titolo", una frase.....elaborerà la mia foto, ed essendo quindi sollecitato al minimo sarà più propenso a farsi fare compagnia da anima e cuore....................qualche volta ho messo un titolo, sono umano!!! qualche volta una didascalia, non mi scordo che qua ci si sta anche per "rilassarsi" tra NOI e due righe esplicative non fanno reato.................per il discorso del titolo come tag, personalmente non interessa, ho altri ambiti per questo...............................che caxxo di problemi!!!! fate fotografia non fate la guerra..........crescete, evolveteve il cervello con la Fotografia, fottetevi di chiamare moda "ST" o i puntini o altro e di farvene un cruccio.......Siate Persone, siate Fotografi, fatevi i calli vostri tongue.gif .........tanto per sdramatizzare...............
davidebaroni
QUOTE(mtdbo @ May 21 2016, 03:34 PM) *
Povero Eco

L'Umberto parlava di questo spiegando perché aveva intitolato "il nome della rosa" così. Argomentava molto bene che se lo avesse chiamato "Il Delitto dell'Abazia" o "Adso" o "L'abazia" o "l'inquisizione" ecc., avrebbe dato, appunto, una chiave di lettura al lettore. Secondo lui, questo è limitare la libertà del lettore ma soprattutto dell'opera che invece deve essere lasciata libera (io umilmente condivido). Diceva pure che l'artista non dovrebbe mai commentare una sua opera e che molte chiavi di letture viste dai lettori lui non le aveva pensate/volute ma alla fine c'erano: l'opera vive di vita propria.

Nel Pendolo di Focault, Sempre Eco, a un suo personaggio che parla di opere d'arte d'arte fa dire che i titoli vanno a periodi: c'è la fase dei titoli in francese, di "Ellisse 64", la fase di... (e fa una serie di esempi, non ho voglia di andarmi a vedere al citazione esatta). Questo mi sembra già un ottimissimo motivo per dare il meno possibile titoli. Adesso vanno di moda in inglese.

La foto sgangherata che metto sotto potevo titolarla "posacenere giallo" (e chi guarda si cerca il posacenere) oppure "simmetria di ombre", oppure "corsetta sulla spiaggia", oppure "The beach before the summer season" o magari "Tityre tu patulae recubans" o "sub tegmine fagi" (e sarebbero titoli pertinenti). Credo di averla chiamata D5100. Comunque questa discussione mi piace (e adesso cambio titolo alla foto in Sub tegmine fagi).




...E Eco si fregiava del titolo di "semiologo" biggrin.gif .
Forse aveva dimenticato una "c" wink.gif .
A parte gli scherzi, se parliamo di "arte" allora dovremmo PRIMA definire di cosa si tratta. Io, per esempio, non credo nell'"Arte", ma sì nell'Artigianato, e chiamo "arte" quella capacità che trascende il mero "tecnicismo"... e che possiamo trovare in ogni cosa, dal camminare al cucinare alla psicologia/psicoterapia (che è il mio campo) alla comunicazione in generale (pure)... Quella cosa che supera il livello "generale" e si trasforma in sensibilità personale, esperienza, conoscenza, intuizione, eccetera.
Per come la intendo io, l'Arte (quella "comunemente intesa") è essenzialmente COMUNICAZIONE, e quindi sottostà alle leggi ed agli assunti della stessa, altrimenti rientra, sempre per me, nella categoria delle "attività onanistiche mentali"... messicano.gif
Se la vediamo in termini di comunicazione, diventa ESTREMAMENTE "comodo" il "lasciare al fruitore ogni libertà di interpretazione". Infatti, il Primo Assunto della Comunicazione dice che "Non si può non comunicare: OGNI comportamento è comunicazione"... e questo proprio perché il "ricevente" ATTRIBUISCE SIGNIFICATO al "segnale", decodificandolo nei propri termini. Proprio in funzione di questo, QUALSIASI opera si vedrà attribuito un significato da QUALSIASI osservatore... In psicologia, questa è la base sulla quale si costruiscono i cosiddetti "test proiettivi": un'immagine che viene definita come "un fotogramma di un film", il "momento presente" di una situazione di cui la persone deve descrivere il "prima", il "durante" (ovvero il significato attribuito all'immagine) e il "dopo"... E così facendo PROIETTA I PROPRI "CONTENUTI" su quell'immagine. Ma se si vuole comunicare QUALCOSA, allora occorre AVERE QUALCOSA DA COMUNICARE, e poiché, per definizione, ogni comunicazione è AMBIGUA, occorre definire almeno la CORNICE nella quale tale comunicazione è inserita... Al punto che la "cornice" è una parte FONDAMENTALE della costruzione del significato.
Il titolo fornisce appunto tale "cornice". smile.gif
Quindi, il titolo ha "senso" in un ambito "artistico"... oppure in ambiti in cui si stia facendo, che so, documentazione naturalistica, nel qual caso il "titolo" diventa più una "didascalia"... Se io chiamo una foto "Airone Schistaceo", è essenzialmente perché in questo modo intendo semplicemente indicare la specie esatta di appartenenza del pennuto in questione. Se, come ho fatto, la intitolo "Quel maledetto bastardo dell'airone schistaceo", sto inserendo un elemento narrativo che già descrive una specie di "contesto dell'azione". E se nell'ultimo titolo definisco l'airone stesso "bonsai", ecco che implico un'altra informazione... Non so se è chiara la differenza. A me sì. smile.gif
marmo
QUOTE(buzz @ May 23 2016, 12:24 PM) *
Dal momento che "bucolico" significa pastorale, dubito che in mare si possa pascolare.
a meno che non esista il pastore di pesci, mestiere che non conosco.


appunto Buzz stavo scherzando con Mtdbo che ha scritto: "Tityre tu patulae recubans sub tegmine fagi"che è il primo esametro della prima delle dieci ecloghe di Virgilio intitolate Bucoliche

certo che se arriviamo a dire che Umberto Eco ogni tanto dava fiato ai denti cosa dovremmo dire della maggior parte di quanto scriviamo/leggiamo qui sul forum?
buzz
Scusami Marmi, ma davvero non lo avevo afferrato! smile.gif

Per tornare a bomba sull'argomento, che ho già trattato diverse volte, non si tratta di trovare titoli descrittivi in aiuto alla comprensione dell'opera d'arte, ma solo un titolo DISTINTIVO dato che se facciamo la ricerca della foto chiamata ST ne troviamo 1000 e altrettante ne troviamo con i tre puntini.
Capisco che dare un titolo (anche un numero) ad una foto sconvolge la sensibilità artistica di qualcuno di voi, ma è davvero difficile da comprendere che quando poi si deve fare una ricerca di un thread, il motore si basa su parole chiave quali il titolo dello stesso?
Qui non si tratta di filosofia, ma di pratica, Ma qualcuno questo argomento proprio non lo digerisce.
mikifano
adesso vedo che hanno creato una nuova variante alla casistica delle foto/discussioni.....
.....boh, sembrano quegli zingari già presi sul fatto decine e decine di volte che continuano a rubacchiare!

qui non ruba nessuno, ma è lo stesso mix di ostinazione e recidiva! biggrin.gif
DAP
QUOTE(buzz @ May 23 2016, 04:49 PM) *
Scusami Marmi, ma davvero non lo avevo afferrato! smile.gif

Per tornare a bomba sull'argomento, che ho già trattato diverse volte, non si tratta di trovare titoli descrittivi in aiuto alla comprensione dell'opera d'arte, ma solo un titolo DISTINTIVO dato che se facciamo la ricerca della foto chiamata ST ne troviamo 1000 e altrettante ne troviamo con i tre puntini.
Capisco che dare un titolo (anche un numero) ad una foto sconvolge la sensibilità artistica di qualcuno di voi, ma è davvero difficile da comprendere che quando poi si deve fare una ricerca di un thread, il motore si basa su parole chiave quali il titolo dello stesso?
Qui non si tratta di filosofia, ma di pratica, Ma qualcuno questo argomento proprio non lo digerisce.

Mikifano, al suo esordio del 3d non prende minimamente in considerazione il concetto e l'utilità del titolo come da te esposto.....li chiama genericamente "modaioli" quelli che mettono st o i puntini.....io, ho espresso, in quanto, uno di quelli su cui si è ironizzato, il mio "Perchè", e l'ho fatto con la sopportazione di dover passare per filosefeggiante del menga o sfigato fotografo in cerca di gloria tra comuni mortali fotografi della domenica.......io ho il mio rapporto con la Fotografia, posso esercitarlo in questo forum?? posso fare a meno di prendere in considerazione la questione del titolo come mezzo di ricerca?? posso proporre una mia foto, parlarne, apprezzarne le lodi e le critiche e magari svilupparci una disquisizione dopodichè domani è un altro giorno e andasse a farsi benedire nell'oblio dell'archivio del forum sta foto postata ????......io ho espresso il mio perchè sulla questione del non titolo, mikifano può rispondere, se ha capito!! invece di continuare a sibillare argomenti tanto per passare il tempo, dei zingarelli me ne sbatto come della metafora su chi ruba......Mikifano, sei un appassionato di fotografia ? allora fai foto!!......ti fai domande?? io ti ho dato la mia risposta!!....se vuoi farla ancora lunga, evita metafore o ironie gratuite
mikifano
a differenza di qualcuno, io non attacco nessuno!
discutevo di un modo di fare!
senza fare il nome/nick di alcun utente: a me non interessa "chi" ma "cosa"

invece la storia si ripete.... niente di nuovo... "ndn"
DAP
QUOTE(mikifano @ May 23 2016, 07:19 PM) *
a differenza di qualcuno, io non attacco nessuno!
discutevo di un modo di fare!
senza fare il nome/nick di alcun utente: a me non interessa "chi" ma "cosa"

invece la storia si ripete.... niente di nuovo... "ndn"

no , niente di nuovo, ancora gente come te che si arroga, tanto per discutere! di supposizioni arbitrarie, libere innocue ma ipocrite supposizioni, la "moda", secondo te, ma la moda de che?!! ti poni delle domande? non impreziosirle allora di aggettivi o supposizioni già da te definite prima ancora di leggere quanto gli altri (e gli altri sono una massa molto più eterogenea di quanto credi,) abbiano da dire in merito....io ti ho dato una risposta su cui riflettere su uno dei svariati motivi per cui si preferisce non titolare una foto, una risposta seria, tu continui a ironizzare con i "zingarelli" o "ruberie"...poi ti senti attaccato, e questo è attaccare una persona? bene, allora rifletti sul senso di attaccare perchè per me anche il tuo è stato un attacco, che ci vuoi fare??!!! ti senti vilipeso perchè ho espresso il tuo nik?!!! rifletti anche su questo mentre pensi all'età che c'hai!!.......si , la storia si ripete, per me !!!!....................la prossima volta....."Perchè molti preferiscono mettere ST invece che un titolo alla foto ??"......continua a riflettere !!
Stanchino
QUOTE(davidebaroni @ May 23 2016, 02:31 PM) *
...E Eco si fregiava del titolo di "semiologo".
Forse aveva dimenticato una "c" wink.gif .
A parte gli scherzi, se parliamo di "arte" allora dovremmo PRIMA definire di cosa si tratta. Io, per esempio, non credo nell'"Arte", ma sì nell'Artigianato, e chiamo "arte" quella capacità che trascende il mero "tecnicismo"... e che possiamo trovare in ogni cosa, dal camminare al cucinare alla psicologia/psicoterapia (che è il mio campo) alla comunicazione in generale (pure)... Quella cosa che supera il livello "generale" e si trasforma in sensibilità personale, esperienza, conoscenza, intuizione, eccetera.
Per come la intendo io, l'Arte (quella "comunemente intesa") è essenzialmente COMUNICAZIONE, e quindi sottostà alle leggi ed agli assunti della stessa, altrimenti rientra, sempre per me, nella categoria delle "attività onanistiche mentali"... messicano.gif
Se la vediamo in termini di comunicazione, diventa ESTREMAMENTE "comodo" il "lasciare al fruitore ogni libertà di interpretazione". Infatti, il Primo Assunto della Comunicazione dice che "Non si può non comunicare: OGNI comportamento è comunicazione"... e questo proprio perché il "ricevente" ATTRIBUISCE SIGNIFICATO al "segnale", decodificandolo nei propri termini. Proprio in funzione di questo, QUALSIASI opera si vedrà attribuito un significato da QUALSIASI osservatore... In psicologia, questa è la base sulla quale si costruiscono i cosiddetti "test proiettivi": un'immagine che viene definita come "un fotogramma di un film", il "momento presente" di una situazione di cui la persone deve descrivere il "prima", il "durante" (ovvero il significato attribuito all'immagine) e il "dopo"... E così facendo PROIETTA I PROPRI "CONTENUTI" su quell'immagine. Ma se si vuole comunicare QUALCOSA, allora occorre AVERE QUALCOSA DA COMUNICARE, e poiché, per definizione, ogni comunicazione è AMBIGUA, occorre definire almeno la CORNICE nella quale tale comunicazione è inserita... Al punto che la "cornice" è una parte FONDAMENTALE della costruzione del significato.
Il titolo fornisce appunto tale "cornice". smile.gif
Quindi, il titolo ha "senso" in un ambito "artistico"... oppure in ambiti in cui si stia facendo, che so, documentazione naturalistica, nel qual caso il "titolo" diventa più una "didascalia"... Se io chiamo una foto "Airone Schistaceo", è essenzialmente perché in questo modo intendo semplicemente indicare la specie esatta di appartenenza del pennuto in questione. Se, come ho fatto, la intitolo "Quel maledetto bastardo dell'airone schistaceo", sto inserendo un elemento narrativo che già descrive una specie di "contesto dell'azione". E se nell'ultimo titolo definisco l'airone stesso "bonsai", ecco che implico un'altra informazione... Non so se è chiara la differenza. A me sì. smile.gif


Molti ottimi motivi per mettere titoli ma che confermano quanto dico io (ed ECO è d'accordo con me laugh.gif ): con il titolo si guida, si indirizza. Se questa è l'intenzione ben venga ma a volte si può preferire il non farlo. Chissà se Leonardo ha chiamato la Gioconda così o se le hanno dato quel titolo altri. E quante opere d'arte assolute sono arrivate a noi senza nessun titolo di accompagnamento.
Semplicemente non penso che il titolo sia "condizione necessaria", può aggiungere ma a volte toglie, dipende qual'è lo scopo dell'artista e l'artista deve sapere modulare quest'attributo non secondario. Altrimenti si passa dai titoli agli epiteti.

QUOTE(marmo @ May 23 2016, 03:06 PM) *
appunto Buzz stavo scherzando con Mtdbo che ha scritto: "Tityre tu patulae recubans sub tegmine fagi"che è il primo esametro della prima delle dieci ecloghe di Virgilio intitolate Bucoliche

certo che se arriviamo a dire che Umberto Eco ogni tanto dava fiato ai denti cosa dovremmo dire della maggior parte di quanto scriviamo/leggiamo qui sul forum?


Ultimamente sto studiando i transumanti che nel loro girovagare arrivavano fino a mare e quindi, si: mare e bucoliche ci stanno come il cacio sui maccheroni. Poi, se ti capita una bella spiaggia in piena fioritura algale allora hai fatto tombola (avevo scritto bingo, ma perché usare sempre parole inglesi anche quando non servono? "Oggi c'è troppo haze e vedo tutto bokeh" non suona molto bene)
Stanchino
QUOTE(buzz @ May 23 2016, 04:49 PM) *
Scusami Marmi, ma davvero non lo avevo afferrato! smile.gif

Per tornare a bomba sull'argomento, che ho già trattato diverse volte, non si tratta di trovare titoli descrittivi in aiuto alla comprensione dell'opera d'arte, ma solo un titolo DISTINTIVO dato che se facciamo la ricerca della foto chiamata ST ne troviamo 1000 e altrettante ne troviamo con i tre puntini.
Capisco che dare un titolo (anche un numero) ad una foto sconvolge la sensibilità artistica di qualcuno di voi, ma è davvero difficile da comprendere che quando poi si deve fare una ricerca di un thread, il motore si basa su parole chiave quali il titolo dello stesso?
Qui non si tratta di filosofia, ma di pratica, Ma qualcuno questo argomento proprio non lo digerisce.


Questa è un'argomentazione più pratica di cui in effetti, in un forum, varrebbe la pena tenere conto. Mi tengo il caxxiatone come promemoria cerotto.gif
p4noramix
Mai che vi sia venuto in mente che st possa essere un'abbreviazione invece di un acronimo
nikosimone
Tutta questa accesa discussione mi ha fatto tornare in mente Lillo e Greg.



_FeliX_
Se una foto necessita di un titolo è meglio che ci sia
Se una foto non necessita di un titolo è meglio che non ci sia

Ma quanto son belle le foto con le didascalie!

Se la foto mi piace e il titolo no, pazienza.
Se il titolo è figo ma la foto non è fi... hem bella, allora a che serve sto titolo!

I neri hanno il ballo nel sangue... e non ci sono più le mezze stagioni.
messicano.gif
nikosimone
QUOTE(_FeliX_ @ May 23 2016, 11:36 PM) *
Se una foto necessita di un titolo è meglio che ci sia
Se una foto non necessita di un titolo è meglio che non ci sia

Ma quanto son belle le foto con le didascalie!

Se la foto mi piace e il titolo no, pazienza.
Se il titolo è figo ma la foto non è fi... hem bella, allora a che serve sto titolo!

I neri hanno il ballo nel sangue... e non ci sono più le mezze stagioni.
messicano.gif


E allora lo vedi che anche tu pensi al Grande Capo Estiqatsi?!?!?!

😂
_FeliX_
QUOTE(nikosimone @ May 23 2016, 11:46 PM) *
E allora lo vedi che anche tu pensi al Grande Capo Estiqatsi?!?!?!

😂



guru.gif ESTIQATS!! guru.gif
Maurizio Rossi
Ragazzi, una discussione senza titolo ci può anche stare, a volte l'immagine non si vuole inizializzare o non è il caso,
ma non deve diventare una routine/vizio,
per cui noi le lasciamo finchè non si verifica questo fattore riportato sopra,
dal momento in cui diventa un vizio per polemica o quant'altro la discussione sarà rinominata o tolta a nostro discapito,
questo per chiarire una volta per tutto questa azione
spero di essere stato chiaro al contrario sono qua smile.gif
marmo
QUOTE(mtdbo @ May 23 2016, 08:26 PM) *
Molti ottimi motivi per mettere titoli ma che confermano quanto dico io (ed ECO è d'accordo con me laugh.gif ): con il titolo si guida, si indirizza. Se questa è l'intenzione ben venga ma a volte si può preferire il non farlo. Chissà se Leonardo ha chiamato la Gioconda così o se le hanno dato quel titolo altri. E quante opere d'arte assolute sono arrivate a noi senza nessun titolo di accompagnamento.
Semplicemente non penso che il titolo sia "condizione necessaria", può aggiungere ma a volte toglie, dipende qual'è lo scopo dell'artista e l'artista deve sapere modulare quest'attributo non secondario. Altrimenti si passa dai titoli agli epiteti.
Ultimamente sto studiando i transumanti che nel loro girovagare arrivavano fino a mare e quindi, si: mare e bucoliche ci stanno come il cacio sui maccheroni. Poi, se ti capita una bella spiaggia in piena fioritura algale allora hai fatto tombola (avevo scritto bingo, ma perché usare sempre parole inglesi anche quando non servono? "Oggi c'è troppo haze e vedo tutto bokeh" non suona molto bene)


Ho cercato con google immagini di "fioritura algale" ma ne sono uscite foto poco allettanti!! messicano.gif me ne trovi qualcuna a cui pensavi tu?

Era venuto in mente anche a me il fatto che non fosse stato Leonardo a dare il titolo alla Gioconda o Michelangelo alla Pietà, sono contento tu sia della stessa idea.

Un'altro punto su cui concordo con te è l'uso dell'italiano, prima sono andato a vedere la galleria di un partecipante alla discussione ed ho visto delle immagini piuttosto interessanti un paio delle quali mi hanno veramente colpito ma quasi tutte avevano titoli in un improbabile inglese che rovinavano letteralmente l'effetto d'insieme.

Visto che non ho l'autorevolezza di Napolitano che lanciava moniti invitando ad abbassare i toni, propongo un gioco: pubblico foto e chi ne ha voglia propone un titolo, e poi si apre il dibattito sul perché uno abbia scelto un titolo anziché un altro:

IPB Immagine

Visualizza sul GALLERY : 2.5 MB


al massimo questa la chiamerei papaveri al tramonto, la seguente potrei giusto battezzarla batti il ferro finché è caldo

IPB Immagine

Visualizza sul GALLERY : 1.4 MB


e per finire quest'ultima:
IPB Immagine

Visualizza sul GALLERY : 1.7 MB


ora di pranzo
Stanchino
QUOTE(marmo @ May 24 2016, 09:26 AM) *
Ho cercato con google immagini di "fioritura algale" ma ne sono uscite foto poco allettanti!! messicano.gif me ne trovi qualcuna a cui pensavi tu?

Era venuto in mente anche a me il fatto che non fosse stato Leonardo a dare il titolo alla Gioconda o Michelangelo alla Pietà, sono contento tu sia della stessa idea.

Un'altro punto su cui concordo con te è l'uso dell'italiano, prima sono andato a vedere la galleria di un partecipante alla discussione ed ho visto delle immagini piuttosto interessanti un paio delle quali mi hanno veramente colpito ma quasi tutte avevano titoli in un improbabile inglese che rovinavano letteralmente l'effetto d'insieme.

Visto che non ho l'autorevolezza di Napolitano che lanciava moniti invitando ad abbassare i toni, propongo un gioco: pubblico foto e chi ne ha voglia propone un titolo, e poi si apre il dibattito sul perché uno abbia scelto un titolo anziché un altro:




al massimo questa la chiamerei papaveri al tramonto, la seguente potrei giusto battezzarla batti il ferro finché è caldo




e per finire quest'ultima:


ora di pranzo


Fioritura algale molto bucolica, Titiro avrebbe apprezzato messicano.gif

Non critico chi mette titoli inglesi, magari è su FLICKR o partecipa a concorsi internazionali (mi era scappato un "contest"). Se è "per moda" magari questa discussione può aiutare a riflettere sulla potenza dei titoli e delle didascalie.

Io quando cerco un titolo provo anche a pensare a quel che voglio dire, "se voglio dire" o lasciare liberi. Ad esempio ho intitolato una mia foto "Il grano fa fila" per tanti motivi, in questo caso volevo anche legare il tempo con le fasi della natura e della campagna.

Ma veniamo alle tue:
la prima la potrei chiamare "Appena fuori dall'uscio" (sottolineando la presenza di una fattoria/casa poco lontana e mettendo in secondo piano il sole) oppure un molto meno gradevole "infestanti del grano".
La seconda "Tra incudine e martello" riprendendo il tuo titolo concettuale, oppure "Antichi mestieri".
La terza non saprei, forse "La morte è la vita" (concettualissima), oppure "pesca" neutralissima.
E alla fine si vede come il titolo è "leading" (in italiano non saprei come dirlo, sigh) e quindi da usare con cautela.

Sempre disquisendo e sempre tenendo conto delle giuste necessità dei forum, mettere titoli obbliga a mettersi a nudo, mettere in mostra una parte di se, non sempre uno è disposto a farlo.

smile.gif

PS:
Non mi è chiaro l'ultimo richiamo dell'ADMIN: è riferito alla discussione o alla mancanza di titoli nelle foto pubblicate? Parli del titolo di questa discussione che è un po' vago?
buzz
QUOTE(mtdbo @ May 24 2016, 10:02 AM) *
Fioritura algale molto bucolica, Titiro avrebbe apprezzato messicano.gif

Non critico chi mette titoli inglesi, magari è su FLICKR o partecipa a concorsi internazionali (mi era scappato un "contest"). Se è "per moda" magari questa discussione può aiutare a riflettere sulla potenza dei titoli e delle didascalie.

Io quando cerco un titolo provo anche a pensare a quel che voglio dire, "se voglio dire" o lasciare liberi. Ad esempio ho intitolato una mia foto "Il grano fa fila" per tanti motivi, in questo caso volevo anche legare il tempo con le fasi della natura e della campagna.

Ma veniamo alle tue:
la prima la potrei chiamare "Appena fuori dall'uscio" (sottolineando la presenza di una fattoria/casa poco lontana e mettendo in secondo piano il sole) oppure un molto meno gradevole "infestanti del grano".
La seconda "Tra incudine e martello" riprendendo il tuo titolo concettuale, oppure "Antichi mestieri".
La terza non saprei, forse "La morte è la vita" (concettualissima), oppure "pesca" neutralissima.
E alla fine si vede come il titolo è "leading" (in italiano non saprei come dirlo, sigh) e quindi da usare con cautela.

Sempre disquisendo e sempre tenendo conto delle giuste necessità dei forum, mettere titoli obbliga a mettersi a nudo, mettere in mostra una parte di se, non sempre uno è disposto a farlo.

smile.gif

PS:
Non mi è chiaro l'ultimo richiamo dell'ADMIN: è riferito alla discussione o alla mancanza di titoli nelle foto pubblicate? Parli del titolo di questa discussione che è un po' vago?



Quello che ha scritto marmo conferma l'importanza di dare ad una discussione o a una foto un titolo univoco o quasi:
Se non l'avessimo (noi, a posteriori) chiamata la pietà o la gioconda, oggi di cosa parleremmo?

"sapete, cari alunni, Leonartìdo ha fatto un sacco di opere, la sua ST è considerata un capolavoro indiscusso, mentre a milano ha dipinto l'affresco di ST, che gli ha creato dei problemi di stucco. per non parlare della scultura ST che ha fatto con grande maestria, differente però dalla ST che non gli è venuta granchè. Giotto nel suo dipinto ... ha rappresentato il simbolo medioevale, ma è dal suo maestro cimabue, e precisamente dal dipinto ... che si è ispirato.
E andiamo alla consegna dei premi, il famiso ST di Donatello, da non confondere con ST di michelangelo, è stato scelto per rappresentare la statuetta da consegnare come premio internazionale del cinema.


Come vedete, un titolo non è fondamentale per "capire" l'opera, ma probabilmente ha altre valenze. Mi rendo anche conto che molti non si sentono all'altezza dei grandi maestri per cui non si preoccupano di lasciare ai posteri qualcosa di distinguibile, ma non vorrei che fosse il contrario smile.gif

PS ho quotato MTBO per una svista sul suo quote..
Leggevo dalle mail e non distinguevo bene.
p4noramix
chissà come mai ma qua, da troppo tempo, si finisce sempre a parlare di impaginazione di titoli, di quale sezione è appropriata o meno, si consiglia (minaccia?) di mettere i titoli (ma se qualche volta non lo mettete fa lo stesso eh).
Fotografia no eh.

Tante cose avrei da dire ma mi rimangono tutte qui, sullo STrozzo.
nikosimone
QUOTE(p4noramix @ May 24 2016, 02:40 PM) *
chissà come mai ma qua, da troppo tempo, si finisce sempre a parlare di impaginazione di titoli, di quale sezione è appropriata o meno, si consiglia (minaccia?) di mettere i titoli (ma se qualche volta non lo mettete fa lo stesso eh).
Fotografia no eh.

Tante cose avrei da dire ma mi rimangono tutte qui, sullo STrozzo.


tutto quanto cambia con il passare del tempo, i luoghi della nostra infanzia rimangono tali solo nei nostri ricordi.

anche questo "luogo" è in costante cambiamento (a seconda dei gusti si può parlare di evoluzione o involuzione, di progresso o decadimento);
e magari non è più un luogo dove parlare di fotografia ma di quello che ci gravita intorno: obiettivi, megapizze, risolvenza, distorsione, polemiche sulle didascalie,
garanzie, negozi online, comparative tra lenti...

boh? magari poi torna pure la fotografia...
...o magari no.


mikifano
ieri s'è scritto: opinioni, nomi, accuse e altro.
dopocena un amaro aiuta a digerire, ma a me è rimasto sullo stomaco.
sempre meglio una grappa, più limpida dell'acqua: brucia di più ma non sporca e sterilizza.
ho chiesto consiglio e nel frattempo sono andato a dormire.
la notte porta consiglio: perlomeno quello non mi sarebbe mancato.
levatomi prima del sole, prima di lavarmi, ma dopo una sana colazione, mi sono liberato degli esseti di troppo e li ho affogati.
messi due straccetti profumati di fresco bucato, sono uscito che ancora il sole si stropicciava gli occhi specchiandosi sul mare.
camminando vedo una ... pazzesca appena calpestata da un signore con cravatta, valigetta e chiavi del coupé tedesco nel quale superbamente entrava.
auguri signore: io guardo a testa bassa per evitare le ...
tu che con fierezza tiri dritto, tutto il giorno te ne starai con una ... attaccata
che ST i superbi.

poi il mattino ha portato il consiglio richiesto: nulla di nuovo, nulla di diverso.
a pensarci bene son un gran st a curarmi del niente, seppur rumoroso.
poi, già che ero finito dal mare agli Appennini, la natura m'ha chiamato e già che c'ero ho l'ho ritratta nel modo più semplice ed elementare che potessi.
sì, ringhio come un cagnaccio e come tale fotografo.
ma non appartengo a nessun gregge né tantomeno faccio Beeeeeeeeeeeeee nel coro polifonico Merinos

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