Ciao a tutti,
non e` che uno non sopravvive ma ho notato con il software View NX-i, ogni qualvolta per esempio si classifica una foto, viene creata una sotto-cartella "NKSC_PARAM", praticamente uno si ritrova tutte queste sottocartelle che nell'organizzazione dell'archivio disturbano. Qualcuno sa` se c'e` un modo per evitare che vengano generate?

Grazie mille

Serve a ricoverare i file sidecar che contengono le modifiche apportate alle immagini.

Filippo

Grazie Filippo

E` proprio per questo che mi rompe avere questa cartella tra i piedi, io View NX-i lo uso solo per fare una prima scrematura. Per questo chiedevo se ci fosse un settaggio che disabiliti la creazione di questa cartella.

Nessuno?

Se classifichi le foto da qualche parte questa classificazione deve essere registrata e dato che il file Nef non viene toccato si crea la cartella. L'unico sistema per non crearla è.... non modificare le foto...

Filippo

No nessun settaggio.
Ma ...onestamente, se utilizzi VNX-i come visualizzatore/screening, non crea nessuna cartella. Questa, viene creata solo se compi qualche operazione che involve qualche modifica (sia essa per la foto stessa, sia, come scrivi te, per mettere le stelline).

Che software usi per l'elaborazione?

Ciao,
Alessandro.

P.S.: Andiamo in software

Grazie per le risposte

La cartella la crea perche` assegno i valori "0" o "5" alle foto da cancellare o da tenere per ulteriore valutazione :(. Era meglio con le precedenti versioni di View-NX2 che inglobava questi parametri direttamente nel file NEF.

Lo sviluppo/pp poi lo eseguo con ACR e PS.

Usa Bridge, visto che il tuo workflow è mediante ACR.

Massimo

Non mi prendete a fischi , il primo passaggio lo faccio con View NX-i in quanto "vede" i parametri on camera, posso visualizzare il punto di messa a fuoco e, all'occorrenza tipo "le foto della domenica", convertirle direttamente in jpg. In questo modo e` assai piu` facile individuare gli scatti buoni da quelli no, a quel punto passo a bridge e vado a lavorare i file che reputo oppurtuno.

Per carita', niente fischi, ognuno deve trovare il proprio workflow e non esiste un modo giusto ed uno sbagliato.
Nel tuo caso, il mettere numeri e stellette, lascia un po' il tempo che trova visto che poi bridge non le legge (cosi' come non legge le impostazioni oncamera).

Se ti trovi bene cosi', continua pure, ma prova a passare direttamente da bridge e vedi come ti trovi.

Ciao,
Alessandro.

Gia` provato, ahime` e` un bel pezzo che vado in giro . Non c'e` bisogno che Bridge legga le stelle, tanto le foto con zero le cancello e restano solo quelle con 5 stelle, ovvero quelle che andro` a lavorare. La fregatura di Bridge e` che non vedendo i parametri di scatto, e` meno facile e veloce selezionare gli scatti, finche` sono 50 e` un discorso ma quando torni a casa 3/4/500 scatti diventa piu` macchinoso il lavoro.

Se selezioni gli scatti in base alla resa Nikon e poi quelle che lavorerai verranno processate da ACR, non ci vedo un gran vantaggio.

Se devo scegliere una serie di scatti RAW da elaborare direi che è meglio poterne valutare la resa attraverso il workflow che poi sarà realmente usato. Proprio quando ho molti scatti, il vantaggio di lavorare direttamente in Bridge aumenta, anche viste le possibilità di copiare/incollare le impostazioni su più file.

Magari prova a creare un profilo default ACR di elaborazione che è più vicino al tuo modo di vedere l'immagine.

Prima o poi, quando non sapranno più cosa vendersi, le aziende di software come Adobe forniranno ai produttori la licenza di inserire nelle macchine i loro processi di conversione proprietari da far scegliere all'utente e così finirà questa storia delle impostazioni "on camera".

Massimo

Esatto, oppure i produttori forniranno i propri profili ad Adobe da inserirli direttamente in ACR

In realtà Adobe ha realizzato i profili Nikon-like ma essendo gli algoritmi di elaborazione differenti, la resa finale è simile ma mai uguale.

Però non ho mai capito perché chi scatta in RAW poi vuole riprodurre un JPEG "on-camera". Il s-vantaggio (sic) del RAW è il fatto è che non è legato a nessuna logica di elaborazione a priori (+ o -).

Se si guarda il mondo professionale si vede che chi usa il RAW lo fa per avere poi modo di "pastrocchiare" l'immagine a suo totale piacere (fashion docet).

Massimo