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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
andreadematteis
Buongiorno a tutti!
parlando con mio cugino, possessore di una vecchia Canon a pellicola con autofocus, mi sono confrontato sulle capacita' del sistema in questione e - attenzione attenzione! - pare che in condizioni di scarsa illuminazione (stanze o ambienti quasi-praticamente buie-i) si riveli migliore in assoluto il sistema analogico sul digitale! Si parla qui di diversi EV -x che una macchina a pellicola riesce a raggiungere! Da ex-possessore di D7000 e attuale D810 posso tranquillamente dire che il digitale certo non brilla in aggancio dell'immagine nelle condizioni sopra descritte (da specifiche si arriva circa a -2EV). Chiedo pertanto conferma a voi cultori e maestri del tema (analogico), tralasciando gli altri indubbi vantaggi del sistema AF moderno (51 punti - modalita' inseguimento oggetto - mod. 3d, etc. etc. etc.) e, in caso affermativo (si, in analogico si riesce a mettere a fuoco anche al buio!) come sia possibile e da cosa dipende questa condizione di vantaggio.
G-R-A-Z-I-E-!
mikifano
non ho ben capito cosa vuoi dire......
ma soprattutto, non capisco cosa serve scendere così sotto!
pure la D90, con il punto centrale, mette a fuoco sui muri di mattoni che essendo notte io non distinguo...
le altre fotocamere migliori fanno di meglio...
casomai, io preferirei un AF che con poca luce +2 +3.... siano veloci e PRECISE anche con i punti laterali!
andreadematteis
QUOTE(mikifano @ Oct 2 2015, 07:01 AM) *
non ho ben capito cosa vuoi dire......
ma soprattutto, non capisco cosa serve scendere così sotto!
pure la D90, con il punto centrale, mette a fuoco sui muri di mattoni che essendo notte io non distinguo...
le altre fotocamere migliori fanno di meglio...
casomai, io preferirei un AF che con poca luce +2 +3.... siano veloci e PRECISE anche con i punti laterali!



Sto chiedendo semplicemente conferma del fatto che le analogiche (o macchine a pellicola) riescano a mettere a fuoco in condizioni di scarsa illuminazione che invece mettono in crisi le reflex digitali moderne (come la mia D810!). La tua D90 non e' tanto diversa dalla D7000 che ho avuto e a meno che tu abbia un esemplare alieno, quando fotografi in una stanza quasi buia non aggancia una beata mazza...volgarmente parlando. La Canon a pellicola di mio cugino invece non va in difficolta' in queste situazioni.
togusa
Il fatto che la macchina sia analogica o digitale non ha niente a che vedere con il sistema di messa a fuoco adottato, in quanto il modulo di messa a fuoco delle reflex è un componente separato.
Il modulo di messa a fuoco a 5 punti della F5 per esempio non era molto diverso da quello delle prime D1 e D100 e quello a 11 punti della F6 a occhio e croce è lo stesso della D2x e D200... magari con piccole differenze nella sensibilità.

A parte questo, poi, ci possono essere fotocamere più "brave" e meno "brave" a mettere a fuoco in determinate condizioni limite, ma non credo proprio che la tecnologia sia andata indietro in questo senso.
Piuttosto, spiegami come hai fatto ad assicurarti che la fotocamera analogica di tuo cugino (il modello però non l'hai citato) ha effettivamente messo a fuoco il soggetto. Nel senso, hai scattato una foto, l'hai sviluppata e poi stampata e ti sei assicurato che fosse a fuoco?
Perché se ti sei basato solo sul fatto che la macchina abbia dato il "BIP" di conferma, allora ti ricordo che le vecchie fotocamere AF erano famose per dare molti "falsi positivi" quando non riuscivano a focheggiare. Lo so perché la mia F4 a singolo punto di messa a fuoco centrale fa parecchia fatica, spesso e volentieri.
mikifano
bravo Togusa!
misurare un AF e la sua efficacia comporta test di laboratorio e non prove ad occhio e croce!
gli AF attuali sono tutti molto potenti, perlomeno nel punto centrale, grazie anche anche alla massima nitidezza offerta dall'obiettivo in quel punto!
andreadematteis
QUOTE(mikifano @ Oct 2 2015, 12:49 PM) *
bravo Togusa!
misurare un AF e la sua efficacia comporta test di laboratorio e non prove ad occhio e croce!
gli AF attuali sono tutti molto potenti, perlomeno nel punto centrale, grazie anche anche alla massima nitidezza offerta dall'obiettivo in quel punto!



Ma si puo' avere risposte precise e non sommarie, da parte di persone che almeno hanno provato a fotografare con la pellicola? L'informazione che mi hanno passato puo' anche non essere precisa - ho solo affrettato a fare questa domanda (la fame del sapere! :-) e di fatti sto aspettando il resoconto di mio cugino o chi per lui su questo fatto. Ma il che non vuol dire che ci si debba affrettare a rispondere in modo sommario, soprattutto quando ci sono persone che neanche hanno mai tenuto in mano una macchina a pellicola...
Grassie!
pes084k1
QUOTE(andreadematteis @ Oct 2 2015, 03:50 PM) *
Ma si puo' avere risposte precise e non sommarie, da parte di persone che almeno hanno provato a fotografare con la pellicola? L'informazione che mi hanno passato puo' anche non essere precisa - ho solo affrettato a fare questa domanda (la fame del sapere! :-) e di fatti sto aspettando il resoconto di mio cugino o chi per lui su questo fatto. Ma il che non vuol dire che ci si debba affrettare a rispondere in modo sommario, soprattutto quando ci sono persone che neanche hanno mai tenuto in mano una macchina a pellicola...
Grassie!


Tranne macchine prestate o in prova, non uso mai l'AF per il film (ho oggi FE, FM3a, Zeiss Ikon Superwide, Minox ML e una storica Voigtlander Vito III). I pochi esperimenti sono stati spazzatura (F5, F100, F4), ma il focus shift si vedeva nel mirino.
Mentre come ottica pura i migliori AFD battono facilmente quasi tutti gli AFS se usati a mano a medie aperture, molta strada è stata fatta per adattarsi alle caratteristiche dell'AF. I Nikon AIS storici (solo quelli...) hanno una struttura del piano focale "sovracorretta" o perfettamente piana per assicurare il corretto funzionamento dello stigmometro, di cui l'AF riprende i principi di funzionamento. Gli AFD, cercando di avere un miglior bokeh, hanno evitato la sovracorrezione, quindi hanno spesso focus shift in AF (ma non a mano), malamente corretto dai pochi offset disponibili sulle prime CPU.
Gli AFS sono MOLTO CURATI come focus shift, a scapito di altro, e quindi mi aspetto una resa migliorata dell'AF anche su film. Ma a 100+ lp/mm possibili sulla pellicalo si va a mano, con vetrino smerigliato che fa Moirè con le ottiche serie, DG-2/DR5/DR6, ecc....

A presto telefono.gif

Elio
andreadematteis
QUOTE(pes084k1 @ Oct 2 2015, 03:35 PM) *
Tranne macchine prestate o in prova, non uso mai l'AF per il film (ho oggi FE, FM3a, Zeiss Ikon Superwide, Minox ML e una storica Voigtlander Vito III). I pochi esperimenti sono stati spazzatura (F5, F100, F4), ma il focus shift si vedeva nel mirino.
Mentre come ottica pura i migliori AFD battono facilmente quasi tutti gli AFS se usati a mano a medie aperture, molta strada è stata fatta per adattarsi alle caratteristiche dell'AF. I Nikon AIS storici (solo quelli...) hanno una struttura del piano focale "sovracorretta" o perfettamente piana per assicurare il corretto funzionamento dello stigmometro, di cui l'AF riprende i principi di funzionamento. Gli AFD, cercando di avere un miglior bokeh, hanno evitato la sovracorrezione, quindi hanno spesso focus shift in AF (ma non a mano), malamente corretto dai pochi offset disponibili sulle prime CPU.
Gli AFS sono MOLTO CURATI come focus shift, a scapito di altro, e quindi mi aspetto una resa migliorata dell'AF anche su film. Ma a 100+ lp/mm possibili sulla pellicalo si va a mano, con vetrino smerigliato che fa Moirè con le ottiche serie, DG-2/DR5/DR6, ecc....

A presto telefono.gif

Elio



Elio grazie 1000 del commento molto esauriente e tecnico ma non capisco troppo il concetto, per via di tutte le sigle che scrivi e dei modelli di macchine che alleghi. In parole povere quindi, il sistema autofocus di una macchina a pellicola (a parte tutte le varie migliorie delle reflex digitali moderne) e' effettivamente migliore, o no?!
mikifano
QUOTE(andreadematteis @ Oct 2 2015, 03:50 PM) *
da parte di persone che almeno hanno provato a fotografare con la pellicola?
........
persone che neanche hanno mai tenuto in mano una macchina a pellicola...


ho una 6*9 una 6*6 una 6*4.5 una e tre 35mm, di cui 2 reflex autofocus, una Nikon e una Canon
con tutte ho scattato decine di rulli-ni di foto.......
il BN ultimamente me lo sviluppo da me!

ho titolo a parlare?

comunque ti ripeto: le impressioni sono una cosa, i test di laboratorio sono una altra!
ora se dici che l'AF di una cosa è migliore dell'altro.... o fai un test prima (e dimostrami il laboratorio) e esprimi una opinione, seppur attendibile!

la velocità dell'AF è legato a 2 cose: l'elettronica e l'obiettivo!
visto che la prima galoppa (in avanti e non indietro) l'unica riserva di vantaggio di una analogica è l'uso di un buon fisso con le P**** che sia nitido e luminoso, ma solo qualora la digitale abbia uno zoom scarso e/o buio

altra cosa non da fare, è confrontare l'AF di una ammiraglia analogica con una reflex digitale entry level: specialmente se Canon, le ammiraglie avevano avevano AF veramente evoluti rispetto alle fotocamere amatoriali! (non come ora che l'AF della D7200 è sostanzialmente quello dell'ammiraglia)

infine: quali punti prendi in esame? il centrale o i medio/centrali? in questo caso ho fortissimi dubbi che un af analogico sia più veloce di quello di una equivalente digitale moderna!!
Antonio Canetti
non posso che confermare che l'autofocus è indipendente dal fatto che la fotocamera sia digitale o analogico, la messa a fuoco viene fatta a parte. per la precisione sotto lo specchio e non sul piano focale, come vedi meccanicamente non è possibile. mentre con le digitali che hanno il live view la messa a fuoco viene usato il sensore, ma il confrono con la pellicola non si può fare in quanto la pellicola non ha il live view.

Antonio
Antonio Canetti
tra le F4 e F801 contro le D70 e D300s non trovo nessuna differenza di messa a fuoco.

Antonio
pes084k1
QUOTE(andreadematteis @ Oct 2 2015, 04:54 PM) *
Elio grazie 1000 del commento molto esauriente e tecnico ma non capisco troppo il concetto, per via di tutte le sigle che scrivi e dei modelli di macchine che alleghi. In parole povere quindi, il sistema autofocus di una macchina a pellicola (a parte tutte le varie migliorie delle reflex digitali moderne) e' effettivamente migliore, o no?!


In sè no. Le camere a film hanno algoritmi meno evoluti, sensori AF meno fitti (e parlo a parità di ottiche) e quindi hanno capacità teoriche inferiori. Per contro, lo spessore del film e l'effetto adiacenza (che innalza il microcontrasto generale se appena qualche parte dell'emulsione va a fuoco) compensano ottimamente piccoli errori di MAF.

A presto telefono.gif

Elio

QUOTE(Antonio Canetti @ Oct 3 2015, 07:31 AM) *
tra le F4 e F801 contro le D70 e D300s non trovo nessuna differenza di messa a fuoco.

Antonio


Infatti! Non modifica quello che ho detto...

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Elio
pes084k1
QUOTE(mikifano @ Oct 2 2015, 09:53 PM) *
ho una 6*9 una 6*6 una 6*4.5 una e tre 35mm, di cui 2 reflex autofocus, una Nikon e una Canon
con tutte ho scattato decine di rulli-ni di foto.......
il BN ultimamente me lo sviluppo da me!

ho titolo a parlare?

comunque ti ripeto: le impressioni sono una cosa, i test di laboratorio sono una altra!
ora se dici che l'AF di una cosa è migliore dell'altro.... o fai un test prima (e dimostrami il laboratorio) e esprimi una opinione, seppur attendibile!

la velocità dell'AF è legato a 2 cose: l'elettronica e l'obiettivo!
visto che la prima galoppa (in avanti e non indietro) l'unica riserva di vantaggio di una analogica è l'uso di un buon fisso con le P**** che sia nitido e luminoso, ma solo qualora la digitale abbia uno zoom scarso e/o buio

altra cosa non da fare, è confrontare l'AF di una ammiraglia analogica con una reflex digitale entry level: specialmente se Canon, le ammiraglie avevano avevano AF veramente evoluti rispetto alle fotocamere amatoriali! (non come ora che l'AF della D7200 è sostanzialmente quello dell'ammiraglia)

infine: quali punti prendi in esame? il centrale o i medio/centrali? in questo caso ho fortissimi dubbi che un af analogico sia più veloce di quello di una equivalente digitale moderna!!


Velocità + elevata = MAF + imprecisa dalla teoria dei controlli. Il fatto è che che devi avere abbastanza tempo lungo la spazzata in distanza per asserire il fuoco a una certa luce. In pratica, misuro il microcontrasto sul sensore AF scattando a differenti distanze e interpolando la curva di microcontrasto (=energia del gradiente approssimato dell'immagine) per trovare il massimo. Se la spazzata è veloce, rumore del sensore e "mosso di sfocatura" obnubilano il vero punto di massimo in ogni "scatto AF" e costringono a guardare frequenze spaziali più basse, meno efficaci e con maggior shift rispetto all'occhio, che, se ben educato, vuole la massima definizione ad alta frequenza.. Ecco anche perché girando a mano troppo rapidamente la ghiera o cincischiando attorno all'ottimo, si perde la MAF...
Il tempo di MAF è necessario per capire la nitidezza del punto e memorizzarla, mediando impressioni ed errori di misura.
L'AF a contrasto (o MAF in LV o EVF) è più lento proprio per questo, ma alla fine è più preciso, anche se l'apertura telemetrica può essere molto scadente, a meno di non provare prima a diaframma aperto. Ma se apro, ho focus shift. Tutto è un compromesso e occorre sviluppare una sensibilità tecnica per ottimizzarlo.

A presto telefono.gif

Elio
mikifano
QUOTE(pes084k1 @ Oct 3 2015, 03:31 PM) *
Velocità + elevata = MAF + imprecisa dalla teoria dei controlli. Il fatto è che che devi avere abbastanza tempo lungo la spazzata in distanza per asserire il fuoco a una certa luce. In pratica, misuro il microcontrasto sul sensore AF scattando a differenti distanze e interpolando la curva di microcontrasto (=energia del gradiente approssimato dell'immagine) per trovare il massimo. Se la spazzata è veloce, rumore del sensore e "mosso di sfocatura" obnubilano il vero punto di massimo in ogni "scatto AF" e costringono a guardare frequenze spaziali più basse, meno efficaci e con maggior shift rispetto all'occhio, che, se ben educato, vuole la massima definizione ad alta frequenza.. Ecco anche perché girando a mano troppo rapidamente la ghiera o cincischiando attorno all'ottimo, si perde la MAF...
Il tempo di MAF è necessario per capire la nitidezza del punto e memorizzarla, mediando impressioni ed errori di misura.
L'AF a contrasto (o MAF in LV o EVF) è più lento proprio per questo, ma alla fine è più preciso, anche se l'apertura telemetrica può essere molto scadente, a meno di non provare prima a diaframma aperto. Ma se apro, ho focus shift. Tutto è un compromesso e occorre sviluppare una sensibilità tecnica per ottimizzarlo.

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Elio


quindi Elio ritorniamo su un tema a noi caro..... le ML ......
che fanno foto nitidissime perché oltre al vantaggio della costruzione ottica su tutte le lenti con focale equivalente inferiore a 40/50mm...... mettono a fuoco con il sensore, lo stesso che registra l'immagine... senza ribaltar specchi... senza smettere di elaborare la messa a fuoco molto tempo prima dello scatto, ovvero prima che lo specchio si muova per aprire la visuale all'otturatore!!

infatti la mia piccola PEN ogni volta che la uso mi meraviglia, nonostante l'obiettivo kit.....
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