Carissimi Amici, scusate voglio sfogarmi, ho creduto che l'Italia potesse essere il paese che mio nonno sognava, un paese nel quale l'ingiustizia non la fa franca...
Hai raccolto la sfida della vita, cresciuto una famiglia nonostante la tua prima moglie ti lasciasse con la mia mamma che aveva tre anni, mi hai dato una nuova nonna, dei fratelli e sorelle alla mamma, per non lasciarla sola, e ci hai cresciuto tutti nel pensiero che la giustizia potesse essere l'intimo disegno di quel Dio che non volevi che rinnegassimo.
Gli ultimi tuoi mesi di vita, io il tuo primo nipote ero già grande, e starti vicino non mi ha pesato, mi ha pesato perderti in pochissimi mesi, e far quello che tu hai fatto a me quando ero piccolo... Cambiarti lavarti accudirti, con il dolore che ti rendeva irriconoscibile nelle smorfie, nell'incoscienza generata da quei farmaci per alleviarti il dolore che ti stava strappando a noi.
Oggi per quei cavilli della giustizia hanno "giustiziato!" più di 258 morti e molti ancora che dovranno venire, ho paura ad ogni colpo di tosse...
Nonno Scusaci da lassù, scusa questi porci che abbiamo come "comandanti" accecati dal dio Denaro, e dal cavillo che loro stesso usano e girano come preferiscono.
Proprio oggi potrò dire che ho ricevuto una bella notizia ed una brutta notizia, speravo solo di averne due belle!
Ciao nonno Francesco... Grazie per quanto mi hai voluto bene nonostante i miei errori, la mie inettitudini...