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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
geofranco8791
Salve a tutti. C'è qualcuno che possa spiegarmi bene il cosiddetto "esporre per le ombre e sviluppare per le luci"? È vero che nel mondo digitale la tecnica funziona meglio al contrario? Mi piacerebbe qui tanto capire una volta per tutte il significato e quale la differenza.
buzz
E' una delle tante "regole" empiriche che sanno più di trovata che di regola.
Come quella della velocità di sicurezza.
La regola è che si espone per la foto. Se poi ci si trova in situazioni di forte contrasto, e si supera quindi la capacità di riprendere tutta la gamma luminosa (latitudine di posa) allora ci si deve aiutare in post produzione.
Con la pellicola, in fase di stampa si operava con le mascherature, con la carta meno contrastata, con le esposizioni multiple,
Con il digitale gli strumenti sono molti di più: le curve, il contrasto, la luminosità, e altri come il d-light o il recupero di LR e la schiarita.

Mentre la pellicola ha una sensibilità lineare, il campionamento su digitale segue una curva logaritmica, per cui si avrà che nelle ombre il numero di campioni ricavati è minore che nelle luci.
Da qui la convinzione ("regola") che se si espone spostandosi più sulle luci, queste in un secondo momenti siano più facili da recuperare delle ombre.
La mia opinione è che per quello che riguarda il rumore digitale, è esatto, ma all'atto pratico si avrà un risultato spesso deludente, in quanto se in una fotografia hai delle zone di ombra chiuse, e quindi molto scure, alla fine l'occhio non pretende di "vederci" dentro mentre se bruci le zone di luce l'occhio prova un senso di fastidio o di falso. (provare per verificare)

pes084k1
QUOTE(buzz @ Jan 30 2015, 06:03 PM) *
E' una delle tante "regole" empiriche che sanno più di trovata che di regola.
Come quella della velocità di sicurezza.
La regola è che si espone per la foto. Se poi ci si trova in situazioni di forte contrasto, e si supera quindi la capacità di riprendere tutta la gamma luminosa (latitudine di posa) allora ci si deve aiutare in post produzione.
Con la pellicola, in fase di stampa si operava con le mascherature, con la carta meno contrastata, con le esposizioni multiple,
Con il digitale gli strumenti sono molti di più: le curve, il contrasto, la luminosità, e altri come il d-light o il recupero di LR e la schiarita.

Mentre la pellicola ha una sensibilità lineare, il campionamento su digitale segue una curva logaritmica, per cui si avrà che nelle ombre il numero di campioni ricavati è minore che nelle luci.
Da qui la convinzione ("regola") che se si espone spostandosi più sulle luci, queste in un secondo momenti siano più facili da recuperare delle ombre.
La mia opinione è che per quello che riguarda il rumore digitale, è esatto, ma all'atto pratico si avrà un risultato spesso deludente, in quanto se in una fotografia hai delle zone di ombra chiuse, e quindi molto scure, alla fine l'occhio non pretende di "vederci" dentro mentre se bruci le zone di luce l'occhio prova un senso di fastidio o di falso. (provare per verificare)


Vorrei aggiungere che esponendo per le ombre un film le luci saranno un po' sovraesposte e quindi sulla "spalla" della curva di sensibilità (che è lineare circa sul logaritmo, mentre il raw è lineare in proprio e va circa a radice quadreata nel raw sviluppato), quindi meno contrastate e con perdita di MTF. Sviluppando per le luci (sottosviluppando leggermente, 1 stop) le ombre non emergono, molto, ma non fanno neppure velo, cosa temuta dagli stampatori.
Se si va in scansione la densità del negativo deve essere abbastanza elevata per eccitare un numero sufficiente di livelli del convertitore A/De quindi è bene esporre a luce incidente (che in Italia porta a sovraesporre di +0.5/0.66 stop rispetto alla luce riflessa, circa la taratura delle ultime analogiche e delle attuali digitali) e sviluppare giusto o anche un po' di più (CI = 0.55-0.7), fornendo un'immagine abbastanza brillante.
In queste condizioni il negativo ha ancora 1-2 stop di margine sulle alte luci, ma il digitale a norma ISO (12.5% riflettenza media, +3 stop il bianco) sta appena oltre il limite e la dia sta un po' sotto (+2.5 stop max sulle luci). Quindi è bene corregere in digitale di circa -1/3 stop e di circa -0.5 stop sulle dia (o esporre con il cartoncino al 18% ).

A presto _telefono&#33
VinMac
Buon pomeriggio, "Geofranco8791"!
Nell'uso della pellicola (per il digitale sono già intervenuti utenti molto più esperti di me, che non ne mastico affatto) la tecnica aveva una sua precisa ragione d'essere.
Per spiegarmi meglio ricorro all'immagine sottostante (perdonami la poca nitidezza, ma è stata creata in modo estemporaneo con una tabella di Word!).
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

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Il primo elenco, in 12 "gradini", rappresenta per una pellicola B&W una riproduzione tonale molto estesa, quindi con molti grigi intermedi tra il nero ed il bianco; il secondo elenco rappresenta invece una pellicola B&W con una riproduzione più ristretta ed i passaggi tra un gradino di grigio ed il successivo sono più bruschi.
Se al momento dello scatto io calcolo l'esposizione misurandola sulle ombre (gradino IV o V del primo elenco oppure gradino III o IV del secondo) sviluppando con tempo e temperatura "canonici" in CO avrò un negativo con i dettagli in ombra della scena ben esposti, ma tutti i particolari nelle luci (gradini X, XI e XII del primo elenco oppure gradini V e VI del secondo) letteralmente bruciati, perché nettamente sovraesposti.
A questo si rimedia sottosviluppando la pellicola ed evitando quindi che i dettagli in alte luci si perdano.
Ecco, quindi, cosa significa in pellicola "esporre per le ombre e sviluppare per le luci": sovraesporre nel complesso la scena (quel tanto che l'esperienza e la conoscenza della pellicola ci suggeriscono per raggiungere il risultato voluto) e sottosviluppare in CO (sempre quel tanto che l'esperienza e la conoscenza del rivelatore ci suggeriscono, sempre per aggiungere il risultato voluto).
In definitiva, con questa tecnica i dettagli in ombra sono leggibili e quelli nelle alte luci .... pure!
Buona Nikon a te!
Vincenzo

P.S.: il sottosviluppo, peraltro, "ammorbidiva" i contrasti e quindi induceva una gamma tonale più estesa. Chi padroneggiava questa tecnica raggiungeva nel B&W risultati veramente ragguardevoli!
pes084k1
QUOTE(VinMac @ Jan 30 2015, 06:54 PM) *
Buon pomeriggio, "Geofranco8791"!
Nell'uso della pellicola (per il digitale sono già intervenuti utenti molto più esperti di me, che non ne mastico affatto) la tecnica aveva una sua precisa ragione d'essere.
Per spiegarmi meglio ricorro all'immagine sottostante (perdonami la poca nitidezza, ma è stata creata in modo estemporaneo con una tabella di Word!).


Il primo elenco, in 12 "gradini", rappresenta per una pellicola B&W una riproduzione tonale molto estesa, quindi con molti grigi intermedi tra il nero ed il bianco; il secondo elenco rappresenta invece una pellicola B&W con una riproduzione più ristretta ed i passaggi tra un gradino di grigio ed il successivo sono più bruschi.
Se al momento dello scatto io calcolo l'esposizione misurandola sulle ombre (gradino IV o V del primo elenco oppure gradino III o IV del secondo) sviluppando con tempo e temperatura "canonici" in CO avrò un negativo con i dettagli in ombra della scena ben esposti, ma tutti i particolari nelle luci (gradini X, XI e XII del primo elenco oppure gradini V e VI del secondo) letteralmente bruciati, perché nettamente sovraesposti.
A questo si rimedia sottosviluppando la pellicola ed evitando quindi che i dettagli in alte luci si perdano.
Ecco, quindi, cosa significa in pellicola "esporre per le ombre e sviluppare per le luci": sovraesporre nel complesso la scena (quel tanto che l'esperienza e la conoscenza della pellicola ci suggeriscono per raggiungere il risultato voluto) e sottosviluppare in CO (sempre quel tanto che l'esperienza e la conoscenza del rivelatore ci suggeriscono, sempre per aggiungere il risultato voluto).
In definitiva, con questa tecnica i dettagli in ombra sono leggibili e quelli nelle alte luci .... pure!
Buona Nikon a te!
Vincenzo

P.S.: il sottosviluppo, peraltro, "ammorbidiva" i contrasti e quindi induceva una gamma tonale più estesa. Chi padroneggiava questa tecnica raggiungeva nel B&W risultati veramente ragguardevoli!


Perchè ci vuole molto ad usarla oggi? Tempi di sviluppo corretti e poca agitazione o tempi leggermente ridotti o sviluppi compensatori, forzatamente ad alta diluizione. Ripeto che con la scansione lo sviluppo dovrebbe essere normale.

A presto telefono.gif

Elio
geofranco8791
Grazie a tutti. VinMac credo che tu abbia chiarito molto i miei dubbi. Se non ho capito male, grazie anche all'intervento precedente, dato che la scala tonale digitale non si estende in maniera lineare come per la pellicola, ma secondo una scala logaritmica, che si estende e spalma meglio, per così dire, le tonalità di luce, il digitale da la possibilità dunque di recuperare meglio le luci sovraesposte piuttosto che le ombre sottoesposte?



Grazie a tutti. VinMac credo che tu abbia chiarito molto i miei dubbi. Se non ho capito male, grazie anche all'intervento precedente, dato che la scala tonale digitale non si estende in maniera lineare come per la pellicola, ma secondo una scala logaritmica, che si estende e spalma meglio, per così dire, le tonalità di luce, il digitale da la possibilità dunque di recuperare meglio le luci sovraesposte piuttosto che le ombre sottoesposte?
buzz
Il digitale contiene più informazioni (campionamenti) nella zona delle luci piuttosto che in quella delle ombre.
n quanto al loro "recupero" mi sono già espresso.

QUOTE(pes084k1 @ Jan 30 2015, 07:28 PM) *
Perchè ci vuole molto ad usarla oggi? Tempi di sviluppo corretti e poca agitazione o tempi leggermente ridotti o sviluppi compensatori, forzatamente ad alta diluizione. Ripeto che con la scansione lo sviluppo dovrebbe essere normale.

A presto telefono.gif

Elio


ho provato ad agitare il PC ma i risultati sono uguali
VinMac
QUOTE(buzz @ Jan 31 2015, 09:47 AM) *
...
ho provato ad agitare il PC ma i risultati sono uguali
...

... io una volta ho provato a formattare un rullino da 24 ... è diventato da 36!!!
biggrin.gif biggrin.gif
Buona domenica, Buzz ... scusami ... non ho resistito ad una battuta ... l'invito era troppo simpatico e troppo forte!
Vincenzo
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