QUOTE(giuliomagnifico @ Dec 18 2014, 11:23 AM)
Che tristezza sere discussioni... come hanno detto, lui, Salgado e altri che non mi vengono in mente, non portano nulla, fanno tutto in super comodità "colonizzando" i popoli/persone/territori che fotografano! Ho molta più ammirazione per chi a 60 anni non fa finta di essere un reporter ma se ne va in giro per le città con una Leica e un paio di vetri. Almeno sono quello che appaiono e non quello che io marketing vi fa credere.
Leggo tanta ingenuità in certi discorsi.
Fotografare significa sempre operare scelte...è più un discorso che esclude, invece che inclusivo.
Che facciano in comodità o con una leica non cambia nulla...non esiste una via del reportage e non esiste reportage che riesca ad essere impersonale e "vero".
Come molti fan distinzione tra film e documentari, senza sapere che i film che han fatto la storia del documentario sono abili manipolazioni del punto di vista del regista.
QUOTE(Il_Dott @ Dec 18 2014, 12:16 PM)
Esatto, così come non sappiamo per ogni bella foto quante brutte ne scatta!
Invece lo sappiamo.
Ci sono gli archivi...rullini su un solo soggetto. Poi una sola nota perché magari pubblicata.
Lavorava spesso così in pellicola.
La ragazza afghna?
Lo disse...si appostò per 2/3 giorni, studiando la luce e il momento migliore.
Ma cosa importa?
L'attimo decisivo alla Bresson è una metodologia fin troppo inflazionata e spesso stravolta...e pensare che per tanti "Bresson" c'erano tanti altri che si opponevano esplicitamente al momento decisivo!