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F.Giuffra
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Il vero protagonista del nostro tempo sembra essere la crisi economica mondiale che da ormai troppi anni continua a peggiorare. Speravamo fosse una delle normali oscillazioni cicliche dell'economia, la peggiore dopo la guerra e invece pare sempre più senza uscita.

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E sembra di vivere in tempo di guerra, ovunque tutti vogliono scappare altrove ma non si sa bene dove, ogni giorno il bollettino dei morti per la disperazione, gli edifici perdono valore come se fossero stati bombardati, nei negozi sempre più vuoti solo commessi che cercano di dissimulare il terrore che hanno negli occhi, le strade, i cantieri, i posti di lavoro sono invasi da stranieri di ogni colore e religione, prendono i nostri negozi, le nostre attività ma qui non spendono niente, mandano tutto nel loro paese, negli asili non si può più cantare neppure gli inni di Natale. La gente ormai risparmia su tutto, non si cura neppure più, persino le farmacie sono in crisi, non parliamo dei dentisti.

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Come in guerra ci sono alcuni sempre più ricchi che vivono nell'opulenza mentre altri nella più totale indigenza, senza più la casa, il lavoro, la speranza, prigionieri di un nemico potente che li rende schiavi, li costringe a condizioni di vita miserabili, lavori umilianti per un tozzo di pane mentre uno stato oppressore li tartassa e depreda di tutto sino a strozzarli.

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Come è la situazione da voi? Cosa succede? Che soluzioni adottano le persone per far fronte al problema? Qualcuno ha trovato un modo o un luogo per vivere bene, magari meglio di prima? Qualcuno aiuta gli altri, porta amore e speranza?

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Perché non usiamo questo forum, pieno di persone dotate di grandissime capacità espressive fotografiche e non, per condividere questa realtà quotidiana, potrebbe essere un post di aiuto, di testimonianza, di denuncia, di speranza.

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Lightworks
Mah, l'altro giorno ero per via Tiburtina dove non passavo da tempo...quanti capannoni e attività chiuse e abbandonate!
Dr Fafnir
Io sento di tanta gente a casa però ho mandato 4 (quattro) curriculum ieri pomeriggio tra le 15 e le 16 e alle 16:30 mi hanno chiamato, colloquio stamattina e inizio la prova domani. Mezz'ora fa mi ha chiamato un'altra di quei 4 curriculum. Ora, vero che vivo in una piccola città (rimini) e cerco solo per la stagione, però almeno nella mia situazione non ho avuto problemi. E contiamo che nel settore del turismo ci si muove intorno a febbraio, io ho iniziato ieri. Prendo meno degli altri anni? Decisamente si ma la concorrenza aumenta e l'offerta diminuisce. Non ci si vive tutto l'anno? Sicuramente ma io conosco un sacco di gente che cerca ogni mezzo per continuare a prendere la disoccupazione piuttosto che lavorare.
Poi anche le ditte è ovvio che soffrano però se ci fate caso quelle che soffrono sono quasi sempre quelle che già prima non erano in una bella situazione, che erano già al limite. Nel sistema in cui ci troviamo la crisi è strutturale e necessaria, elimina le aziende in difficoltà togliendo concorrenza e aumentando la manodopera diminuendone il costo, le aziende che ne approfittano fioriscono. E poi quando il mercato si risatura si ricomincia...
gianpaolo75
QUOTE(Dr Fafnir @ Apr 3 2014, 01:23 PM) *
Io sento di tanta gente a casa però ho mandato 4 (quattro) curriculum ieri pomeriggio tra le 15 e le 16 e alle 16:30 mi hanno chiamato, colloquio stamattina e inizio la prova domani. Mezz'ora fa mi ha chiamato un'altra di quei 4 curriculum. Ora, vero che vivo in una piccola città (rimini) e cerco solo per la stagione, però almeno nella mia situazione non ho avuto problemi. E contiamo che nel settore del turismo ci si muove intorno a febbraio, io ho iniziato ieri. Prendo meno degli altri anni? Decisamente si ma la concorrenza aumenta e l'offerta diminuisce. Non ci si vive tutto l'anno? Sicuramente ma io conosco un sacco di gente che cerca ogni mezzo per continuare a prendere la disoccupazione piuttosto che lavorare.
Poi anche le ditte è ovvio che soffrano però se ci fate caso quelle che soffrono sono quasi sempre quelle che già prima non erano in una bella situazione, che erano già al limite. Nel sistema in cui ci troviamo la crisi è strutturale e necessaria, elimina le aziende in difficoltà togliendo concorrenza e aumentando la manodopera diminuendone il costo, le aziende che ne approfittano fioriscono. E poi quando il mercato si risatura si ricomincia...


Sei fortunato!!! Qui a Roma le cose non vanno bene anzi, ormai siamo entrati in un vortice ed è difficile uscirne, la gente non lavora ergo non spende e quindi molte attività chiudono, se le cose non cambiano in maniera drastica il peggio deve arrivare!!!
southernman
Io lavoro per una (ex) multinazionale chimica, i cui stabilimenti italiani sono stati ceduti cinque anni fa ad un prestanome che dopo venti giorni ha fatto fallimento. Dopo cinque anni di agonia adesso il dubbio è fra finire in mobilità a luglio o a dicembre. Attualmente sono in cassa integrazione ma, dato che lo stabilimento deve essere bonificato, lavoro in azienda due/tre giorni a settimana ricevendo un sussidio daparte della Regione di 2.5 EUR / ora, in quanto la bonifica risulta essere un lavoro di pubblica utilità. Meno male che i contributi sono completi. Sono ingegnere, ho inviato 160 curriculum, ho fatto una ventina di colloqui, stavo per prendere un lavoro molto interessante e ben retribuito, inizialmente per sei mesi con ottime possibilità successive, ma il lavoro è stato dato ad un pensionato mad.gif mad.gif mad.gif .

Per fortuna ho soldi da parte, messi via per l'inverno quando tutto andva bene....... ai miei colleghi che hanno mutuo e famiglia a carico va molto peggio

Qui a Nordest qualcosa c'è, ma il rapporto domanda/offerta è molto squilibrato. Ed i miei 53 anni non aiutano.

Se poi assumiamo chi ha già la pensione (e vi assicuro che a livello di tecnici esperti gli importi sono più che dignitosi) e lasciamo a casa chi il lavoro non ce l'ha, la tendenza non si invertirà mai.....

Non mi arrendo....
_FeliX_
QUOTE(Dr Fafnir @ Apr 3 2014, 01:23 PM) *
Io sento di tanta gente a casa però ho mandato 4 (quattro) curriculum ieri pomeriggio tra le 15 e le 16 e alle 16:30 mi hanno chiamato, colloquio stamattina e inizio la prova domani. Mezz'ora fa mi ha chiamato un'altra di quei 4 curriculum. Ora, vero che vivo in una piccola città (rimini) e cerco solo per la stagione, però almeno nella mia situazione non ho avuto problemi. E contiamo che nel settore del turismo ci si muove intorno a febbraio, io ho iniziato ieri. Prendo meno degli altri anni? Decisamente si ma la concorrenza aumenta e l'offerta diminuisce. Non ci si vive tutto l'anno? Sicuramente ma io conosco un sacco di gente che cerca ogni mezzo per continuare a prendere la disoccupazione piuttosto che lavorare.
Poi anche le ditte è ovvio che soffrano però se ci fate caso quelle che soffrono sono quasi sempre quelle che già prima non erano in una bella situazione, che erano già al limite. Nel sistema in cui ci troviamo la crisi è strutturale e necessaria, elimina le aziende in difficoltà togliendo concorrenza e aumentando la manodopera diminuendone il costo, le aziende che ne approfittano fioriscono. E poi quando il mercato si risatura si ricomincia...



Scusa me la spieghi questa??
Dr Fafnir
Intendo dire che una ditta che è sana e lavora bene senza avere squilibri è difficile che, durante un periodo di crisi, fallisca. Viceversa un'impresa che fa fatica a sostenersi in tempi normali avendo troppe spese, pochi ricavi o problemi di altra natura si troverà molto più in difficoltà durante un periodo di crisi ed è quindi facile che si veda costretta a ridimensionare o chiudere l'attività. Esempi del primo caso possono essere le ditte normalmente del campo informatico (apple, microsoft, google ecc) che compensano eventuali crisi con i loro costi ridicoli o aziende percepite come di qualità (e qui penso ad audi o bmw per dire). Le imprese invece che "vivicchiano" tirando avanti finché si può sono in grande difficoltà. Un esempio è fiat, che ha dei costi di produzione ridicoli ma ha delle spese enormi grazie ad una struttura elefantiaca e ad alcuni stabilimenti che sono la quintessenza dell'antieconomicità e che si è quindi trovata quasi costretta ad andare all'estero per ridurre i costi e tirare avanti. La parte sulla strutturalità (esiste strutturalità?) era per dire che queste crisi sono necessarie al resto delle imprese perché eliminano i loro competitors. Eliminando i competitors si immettono in circolo lavoratori e i clienti hanno meno aziende tra cui scegliere, aumentando la quota di mercato delle aziende che resistono.

Esempio: in una città ci sono 100 negozi e mentre 30 vanno male per colpa della crisi altri 30 resistono soffrendo ed i restanti continuano senza eccessivi scossoni. Se i 30 che vanno male chiudono i lavoratori cercheranno altri lavori, abbassando quindi le richieste economiche generali. Questo perché se ci sono 2 lavoratori a negozio e 220 lavoratori disponibili si dovranno pagare di più che se ce ne fossero 280 in circolo. Quindi cosa succede? che i clienti rimangono gli stessi e si concentreranno nei restanti 70 negozi che potrebbero anche assumere a prezzi più bassi i lavoratori disoccupati cambiando i dipendenti ed aumentando ancora di più i loro ricavi.
Nel tempo si creeranno altre aziende che offrono gli stessi servizi fino a ricreare la stessa situazione di partenza. Al di là del fatto che questo sia giusto o sbagliato è il capitalismo che lavora così, eliminando le aziende non più al passo tecnologicamente o economicamente. Infatti se guardi ora non esistono più i piccoli cinema, le piccole superfici tipo i fotografi o il salumiere ma solo grandi superfici che sono in grado di abbattere i costi e consentire un guadagno maggiore
Lightworks
Mi sa che ho trovato uno che di economia ne capisce meno di me...(e non è facile eh?)
cuomonat
Mammamia blink.gif
F.Giuffra
QUOTE(Dr Fafnir @ Apr 3 2014, 06:27 PM) *
Infatti se guardi ora non esistono più i piccoli cinema, le piccole superfici tipo i fotografi o il salumiere ma solo grandi superfici che sono in grado di abbattere i costi e consentire un guadagno maggiore

E questo non mi sembra bellissimo: prima i grossi centri han fatto chiudere i negozi, ora internet fa chiudere loro perché il grossista vende direttamente ai clienti eliminando l'intermediario e pure l'iva, infatti i grossi hanno una sede centrale nei paradisi fiscali, per il marchio gli pagano di più di quello che incassano e quindi sono sempre in passivo di miliardi, non pagano tasse LEGALMENTE, possono fare dei prezzi stracciati che nessuno negozio o centro può sognarsi.

Questo aumenta sempre di più la sperequazione, in realtà la ricchezza nel pianeta aumenta ma è sempre più concentrata nelle mani di pochi mentre gli altri sono sempre più poveri perché i soldi non girano. I ricchi si fanno una sola messa in piega dal parrucchiere, vanno al ristorante e mangiano per una famiglia sola, vanno dal dentista e fanno una sola otturazione. L'economia va sempre peggio sino ad una rivoluzione, speriamo solo culturale...
Dr Fafnir
QUOTE(Lightworks @ Apr 3 2014, 07:13 PM) *
Mi sa che ho trovato uno che di economia ne capisce meno di me...(e non è facile eh?)


Dillo a schumpeter
cuomonat
QUOTE(Dr Fafnir @ Apr 3 2014, 06:23 PM) *
Dillo a schumpeter

Verrà il giorno che cercherai lavoro anche tu, questo gli direi.
Dr Fafnir
Infatti probabilmente non è bello però è andata avanti come riforma, se così si può definire, per merito del consumatore perché nessuno si sognerebbe di comprare, nel nostro caso, una macchina fotografica dal negozio di fiducia a 2000€ quando la può trovare su internet a, esempio, 600€. Poi logicamente gli equilibri prima o poi si rompono e si devono ricostituire...

QUOTE(cuomonat @ Apr 3 2014, 07:28 PM) *
Verrà il giorno che cercherai lavoro anche tu, questo gli direi.


Guarda che è una teoria economica eh, oltre che Schumpeter è morto da decenni. Resta il fatto che le crisi economiche sono cicliche e le fasi sono sempre simili
gian62xx
QUOTE
L'economia va sempre peggio sino ad una rivoluzione, speriamo solo culturale...


questo tocchera' ai nostri figli, dopo che si saranno venduti la casa dei genitori o dei nonni per quattro soldi alla banca /finanziaria di turno, rosicchiato il piccolo capitale e finiti inesorabilmente in mezzo alla strada.
Dr Fafnir
Poi visto che ho ancora il 2 davanti ai miei anni sfrutto il momento per dire che voi, inteso come generazione 40+, che dite il mondo/società fa schifo siete gli stessi che ce lo state consegnando eh
gian62xx
QUOTE
E questo non mi sembra bellissimo
non e' un problema di supermercati, o di internet. la rogna sta alla base : una politica industriale miope, perdente e forse inesistente.
senza mercato interno, senza industria non si va da nessuna parte. e non e' che facendo 40 macchine al mese, o un po di scarpe o i gelati alla spiaggia abbiamo risolto i problemi della nazione ......

QUOTE
che dite il mondo/società fa schifo siete gli stessi che ce lo state consegnando eh
ecco sig 2x, questo vallo a dire a Mr Maglioncino. e ai suoi cortigiani. la punta dell'iceberg dell'incompetenza della classe manageriale.

io mi faccio il mazzo, assieme ai miei colleghi, per cercare di portare avanti la baracca. e pensa che il top management si fa i cavoli suoi ... con i loro stipendi di giada iridescente.
Dr Fafnir
scusa ma non penso che la situazione dell'economia globale e nemmeno quella italiana possa essere colpa di una sola azienda, per quanto importante...
Lightworks
Le grandi superfici? Ma qui a Roma non si aprirà più un centro commerciale! I costruttori che avevano concessioni e permessi a costruire non trovano più a chi vendere (investitori comunque esteri, nessun cc è italiano)e restano fermi.

Tra un po' cominceremo a vedere negozi chiusi nei mega centri commerciali. E tra un po' cominceranno a chiudere anche loro.

Per lavoro due anni fa ho girato un video 3d promozionale di un nuovo centro commerciale sulla Laurentina...per ora hanno fatto solo il buco per terra e probabilmente rimarrà solo quello. hmmm.gif

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Guarda che chi ha 20 anni e si accontenta di un tozzo di pane perché deve pagare bollette, non deve pagare un mutuo e mantenere una famiglia e magari vive persino a casetta dai suoi, un lavoro temporaneo lo trova pure.
Il problema nasce quando ti costringono a lavorare fino a 70 anni ma se perdi il posto a 55 poi non trovi NULLA o quasi.
Alessandro Castagnini
Ullallà.... insomma... ho combinato il disastro che c'è ora.... com'è che non mi hanno ancora messo in galera e voluto tutto indietro? biggrin.gif

Crisi? Mah, forse, però a vedere tutti gli iphone, ipad, iqualchecosa, alberghi pieni a pasqua, stabilimenti balneari tuttoesaurito, aeroporti sempre pieni....a volte viene da pensare che non sia vera...

Poi arrivano continuamente notizie di suicidi a ritmo incredibile, allora forse la crisi c'è, ma solo per pochi...?

Dr Fafnir
Vabbè Xaci ma quella dell'eredità era una provocazione ma nemmeno troppo, a tutti gli effetti la generazione mia e quella che sta venendo su ora si trova un mondo e un'educazione dati da quelli che c'erano prima e questo è un fatto. Cioè, chi si lamenta perché i giovani d'oggi sono maleducati, svogliati ecc dovrebbe ricordarsi che sono stati cresciuti da loro quindi trovare il maggior indiziato non sarebbe così difficile, se si avesse l'onestà di ammetterlo.

Poi si, crisi, ma perché siamo abituati a vivere al di là delle nostre possibilità. In una famiglia di 4 persone standard io penso che almeno 2 automobili, 2 pc, 3/4 smartphone e così via ci siano, per lo meno come media. Logico poi che mantenerli costa. Il problema è che se non hai lo smartphone e non vai al mare sei uno sfigato e guai a passare per tali, perché siamo stati cresciuti con l'idea che come ci vedono gli altri sia tutto. Basti pensare che ad esempio in inglese "bella figura" è un'espressione difficilmente traducibile. Se imparassimo a fregarcene forse staremmo anche un po' meglio...

EDIT: chiedo scusa se ho usato Xaci però era un nick che avevo permanentemente associato a quell'immagine dai miei primi periodi sul forum
gian62xx
Crisi? Mah, forse, però a vedere tutti gli iphone, ipad, iqualchecosa, alberghi pieni a pasqua, stabilimenti balneari tuttoesaurito, aeroporti sempre pieni....a volte viene da pensare che non sia vera...
stai scherzando .......
Dr Fafnir
Mah, nemmeno tanto, può dirsi in crisi uno che gira con un telefono da 600 euro?
lexio
Vero che viviamo al di sopra delle nostre possibilità.. verissimo!
Alessandro Castagnini
QUOTE(gian62xx @ Apr 4 2014, 10:17 AM) *
Crisi? Mah, forse, però a vedere tutti gli iphone, ipad, iqualchecosa, alberghi pieni a pasqua, stabilimenti balneari tuttoesaurito, aeroporti sempre pieni....a volte viene da pensare che non sia vera...
stai scherzando .......

Forse senza estrapolare sarebbe meglio.... wink.gif
Ma è il migliore sport italiano....

Se poi non si coglie l'ironia, ma si capisce solo quello che si vuole, non è un mio problema.....
gianlucaf
nell'edilizia (progettazione almeno) lavoro ce n'è, grandi e piccoli.
Il problema è tirare i soldi. i clienti spesso non vogliono pagare.
Lightworks
QUOTE(gianlucaf @ Apr 4 2014, 03:31 PM) *
nell'edilizia (progettazione almeno) lavoro ce n'è, grandi e piccoli.
Il problema è tirare i soldi. i clienti spesso non vogliono pagare.

E certo che non vogliono pagare, non vendono! Però i progetti gli servono per valorizzare le aree e portare avanti l'iter burocratico, ma a cacciare i soldi si guardano bene da farlo...
gianlucaf
anche privati comunque, c'è una sorta di snobbismo rispetto al lavoro intellettuale.
"tanto col compiuter te sta' un attimo"
porkchop
QUOTE(Dr Fafnir @ Apr 3 2014, 06:27 PM) *
Esempio: in una città ci sono 100 negozi e mentre 30 vanno male per colpa della crisi altri 30 resistono soffrendo ed i restanti continuano senza eccessivi scossoni. Se i 30 che vanno male chiudono i lavoratori cercheranno altri lavori, abbassando quindi le richieste economiche generali. Questo perché se ci sono 2 lavoratori a negozio e 220 lavoratori disponibili si dovranno pagare di più che se ce ne fossero 280 in circolo. Quindi cosa succede? che i clienti rimangono gli stessi e si concentreranno nei restanti 70 negozi che potrebbero anche assumere a prezzi più bassi i lavoratori disoccupati cambiando i dipendenti ed aumentando ancora di più i loro ricavi.
Nel tempo si creeranno altre aziende che offrono gli stessi servizi fino a ricreare la stessa situazione di partenza. Al di là del fatto che questo sia giusto o sbagliato è il capitalismo che lavora così, eliminando le aziende non più al passo tecnologicamente o economicamente. Infatti se guardi ora non esistono più i piccoli cinema, le piccole superfici tipo i fotografi o il salumiere ma solo grandi superfici che sono in grado di abbattere i costi e consentire un guadagno maggiore


Schumpeter come tutti i teorici va preso con la molla: applicano le loro teorie su episodi passati e va tutto bene, ma sul futuro....rimangono teorie. che tra l'altro vanno riformulate in base agli viluppi attuali (Schumpeter scriveva negli anni 30-40)
Federico II diceva che per punire una regione la faceva governare da un filosofo cool.gif
se la domanda di lavoro è troppo alta rispetto all'offerta si crea personale disposto a lavorare sottocosto, costringendo TUTTI i lavoratori del mercato libero (i statali sono
un mercato protetto) ad abbassare i loro salari e chi rimanane aperto ha si più clienti, ma con meno capacità di spesa (e meno voglia di spendere)
franlazz79
Io mi occupo di formazione e servizi al lavoro in Veneto e devo dire che inizio a vedere un netto aumento di inserimenti lavorativi nei progetti che seguo, stamattina ho fatto il conto di una classe di giovani operai meccanici (sulla ventina come età), su 11 6 assunti prima della fine del corso. Fino a poco tempo fa le cifre erano sul 20-30%.
luigi67
Qui a Rimini la crisi si sente...però fino a quando la ditta dove lavoro non chiude non mi posso lamentare ph34r.gif ,il calo di lavoro è iniziato poco più di tre anni fa,...e da allora è sempre peggio...adesso un pò di lavoro c'è...non tantissimo ma certamente meglio di qualche mese fa,che ci siamo trovati a pulire l'officina per una settimana...

l'officina dove lavoro è composta di due capannoni,uno per il ferro e l'altro per l'alluminio...ecco,l'alluminio al momento è fermo...

facciamo un pò di tutto porte/finestre in alluminio,ringhiere inferiate,scale in ferro,carpenteria pesante...lavoriamo anche l'acciaio inox,l'ottone,e il ferro corten...
siamo specializzati in calandrature,in pratica curviamo tutti i materiali sopra citati,...per questo,oltre ad avere clienti privati nostri,da noi vengono altre ditte per commissionarci dei lavori.

abbiamo la fortuna di trovarci vicino ad un grande magazzino di alluminio,e questo,oltre a essere molto comodo(a volte vado a prendere i profili che mi servono(sei metri e mezzo)...in bicicletta messicano.gif ,beh,a parte questo,abbiamo una sorta di pubblicità gratuita,visto che altre ditte si riforniscono in questo magazzino...

fino a qualche anno fa credevo che da noi la crisi non sarebbe mai arrivata(non pensate anche Voi?)...la nostra,non è una ditta che fa un solo tipo di lavoro,ne facciamo diversi,altre ditte vengono da noi per commissionarci i lavori...ma di queste ditte ne sono sparite molte,e tutte in una volta,...beh,siamo in grado di trovarci dei clienti privati anche da soli,...i preventivi si fanno,si fa fatica a trasformarli in ordine di lavoro...e poi ultimamente c'è la moda di non pagare...

Saluti,Gigi



franlazz79
QUOTE(luigi67 @ Apr 4 2014, 08:14 PM) *
Qui a Rimini la crisi si sente...però fino a quando la ditta dove lavoro non chiude non mi posso lamentare ph34r.gif ,il calo di lavoro è iniziato poco più di tre anni fa,...e da allora è sempre peggio...adesso un pò di lavoro c'è...non tantissimo ma certamente meglio di qualche mese fa,che ci siamo trovati a pulire l'officina per una settimana...

l'officina dove lavoro è composta di due capannoni,uno per il ferro e l'altro per l'alluminio...ecco,l'alluminio al momento è fermo...

facciamo un pò di tutto porte/finestre in alluminio,ringhiere inferiate,scale in ferro,carpenteria pesante...lavoriamo anche l'acciaio inox,l'ottone,e il ferro corten...
siamo specializzati in calandrature,in pratica curviamo tutti i materiali sopra citati,...per questo,oltre ad avere clienti privati nostri,da noi vengono altre ditte per commissionarci dei lavori.

abbiamo la fortuna di trovarci vicino ad un grande magazzino di alluminio,e questo,oltre a essere molto comodo(a volte vado a prendere i profili che mi servono(sei metri e mezzo)...in bicicletta messicano.gif ,beh,a parte questo,abbiamo una sorta di pubblicità gratuita,visto che altre ditte si riforniscono in questo magazzino...

fino a qualche anno fa credevo che da noi la crisi non sarebbe mai arrivata(non pensate anche Voi?)...la nostra,non è una ditta che fa un solo tipo di lavoro,ne facciamo diversi,altre ditte vengono da noi per commissionarci i lavori...ma di queste ditte ne sono sparite molte,e tutte in una volta,...beh,siamo in grado di trovarci dei clienti privati anche da soli,...i preventivi si fanno,si fa fatica a trasformarli in ordine di lavoro...e poi ultimamente c'è la moda di non pagare...

Saluti,Gigi


Effettivamente la statistica di assunzione post corso di cui parlavo nel post sopra vede le aziende di carpenteria maggiormente in difficoltà rispetto a quelle che producono ingranaggi e parti a CNC.
ian.arrighi
Lavoro per un' azienda che é terzista per le industrie di produzione di maccchine per la carta e la situazione rispecchia l' andamento generale: di lavoro ce n'é ma i soldi non girano.
Ho la fortuna di avere un principale che riesce ad amministrare bene e il 15 lo stipendio arriva, ma numerosi nostri concorrenti non sono messi bene o hanno chiuso dopo la prima crisi, quella del 2008, e altri hanno chiuso con la seconda flessione nel 2011.
Al momento non sono soddisfatto del lavoro, vorrei e potrei fare di piú, ma stringo i denti e almeno da mangiare a casa ce lo porto.
buzz
QUOTE(porkchop @ Apr 4 2014, 05:47 PM) *
Schumpeter come tutti i teorici va preso con la molla: applicano le loro teorie su episodi passati e va tutto bene, ma sul futuro....rimangono teorie. che tra l'altro vanno riformulate in base agli viluppi attuali (Schumpeter scriveva negli anni 30-40)
Federico II diceva che per punire una regione la faceva governare da un filosofo cool.gif
se la domanda di lavoro è troppo alta rispetto all'offerta si crea personale disposto a lavorare sottocosto, costringendo TUTTI i lavoratori del mercato libero (i statali sono un mercato protetto) ad abbassare i loro salari e chi rimane aperto ha si più clienti, ma con meno capacità di spesa (e meno voglia di spendere)


Tocchi un tasto dolente!
Da un lato ci sono le conquiste sociali, sindacali, i diritti dei lavoratori e tutte quelle "belle parole" che sentiamo ad ogni pie' sospinto dai vari presidenti di sindacato.
Dall'altro lato però io mi faccio una domanda: premesso che non è certamente una cosa bella, ma perchè se c'è la crisi, il titolare, imprenditore, datore di lavoro che sia guadagna di meno, rischia il fallimento ecc, ecc, mentre al "lavoratore" (come fosse l'unico a lavorare) lo stipendio non va toccato?
Quando è guerra è guerra per tutti, per cui non ritengo ci sia una categoria da privilegiare e una da denigrare, come invece succede.
Se io, fotografo, per continuare a stare sul mercato devo abbassare le mie pretese, perchè, per restarci anche lui, non le abbassa anche il mio dipendente? Il risultato è che se io non ce la faccio più, ne faccio a meno, e resta completamente senza lavoro....
Piccolo sfogo.

Prescinde dalla reale crisi che è causata principalmente dalla MANCANZA DEL CREDITO, ovvero del contante in circolazione.
Manovra creata ad arte... ma chiudiamola qui, altrimenti si sconfina in politica.
swimm
sono d'accordo che quando è guerra è guerra per tutti ma purtroppo non è proprio così, da quando è stata eliminata la scala mobile le buste paga hanno perso potere d'acquisto, da allora i contratti sono cresciuti molto molto meno dell'inflazione.

fino a vent'anni fa un dipendente con vent'anni di sacrifici riusciva a farsi una casetta, adesso per un piccolo appartamento non ne bastano trenta.

senza una ridistribuzione del reddito non si va da nessuna parte
Gian Carlo F
QUOTE(Dr Fafnir @ Apr 3 2014, 07:44 PM) *
scusa ma non penso che la situazione dell'economia globale e nemmeno quella italiana possa essere colpa di una sola azienda, per quanto importante...


penso che hai centrato bene i problemi e descritto correttamente la crisi......
Io purtroppo ho un 6x sul groppone ma condivido molto quello che hai scritto.
Vorrei solo mettere meglio a fuoco e ricordare quello che è successo in questi 30 anni.

Tutto è cominciato negli anni '80 con Craxi, da allora il debito pubblico (leggi sulla schiena delle generazioni future) è letteralmente esploso e nessuno se ne è mai preoccupato più di tanto, destra, sinistra, sindacati, ecc.
Ora siamo ridotti malissimo, per fortuna i tassi di interesse sono bassissimi, ma noi (l'Italia) siamo come una famiglia che:
- è piena di debiti e i propri figli sono disoccupati
- metà delle proprie entrate vanno in interessi
- vorrebbe spendere ancora di più e fare ulteriori debiti (il richiedere lo sforamento del 3% significa quello...)
La situazione forse è ancora recuperabile, ma dubito che questa classe politica, composta in larga parte da ladri e tangentari e che comunque è una CASTA vera e propria, possa risolvere i problemi essendo la vera responsabile del disastro.
Siamo come alla vigilia della Rivoluzione Francese, dove una casta improduttiva e privilegiata (i nobili) fu poi spazzata via, oggi in Italia i politici si sono sostituiti ai nobili, ma è la stessa cosa.
Dove bisogna intervenire in modo drastico è sulla spesa, che va ridotta, soprattutto quella sprecona di Regioni e Comuni che sono come dei veri lupi affamati! Solo così si potranno recuperare risorse (meno tasse) per far ripartire la domanda.
La via dello sviluppo parte sempre dalla domanda, tutto il resto, compresa l'occupazione, è conseguenziale.
Seestrasse
In altri Paesi in cui la situazione è simile o peggiore della nostra le persone scendono in piazza (300.000 a Madrid solo pochi giorni fa con scontri e feriti). Qui da noi si è anestetizzati e/o fatalisti: non c'è nulla da fare. Non resta che la disperazione individuale che sfocia talvolta nel dramma delle vite spezzate nell'abbandono e nella totale solitudine. Un trafiletto sul giornale, quando va bene, e via. Notizie che non alzano gli indici di ascolto.
Perchè forse ci sia una reazione, credo si dovrà aspettare ancora una generazione, quando inevitabilmente si saranno erosi anche i risparmi delle famiglie, venendo a mancare il sostegno su cui fino ad oggi si è fondato il futuro dei nostri figli.
buzz
QUOTE(swimm @ Apr 5 2014, 07:34 AM) *
fino a vent'anni fa un dipendente con vent'anni di sacrifici riusciva a farsi una casetta, adesso per un piccolo appartamento non ne bastano trenta.

senza una ridistribuzione del reddito non si va da nessuna parte


Beato lui! pensa che l'autonomo le casette se le deve vendere, e non trova nemmeno chi glie le compra!
Ci fosse questo reddito da redistribuire!

QUOTE(Gian Carlo F @ Apr 5 2014, 07:59 AM) *
Tutto è cominciato negli anni '80 con Craxi, da allora il debito pubblico (leggi sulla schiena delle generazioni future) è letteralmente esploso e nessuno se ne è mai preoccupato più di tanto, destra, sinistra, sindacati, ecc.
Ora siamo ridotti malissimo, per fortuna i tassi di interesse sono bassissimi, ma noi (l'Italia) siamo come una famiglia che:
- è piena di debiti e i propri figli sono disoccupati
- metà delle proprie entrate vanno in interessi
- vorrebbe spendere ancora di più e fare ulteriori debiti (il richiedere lo sforamento del 3% significa quello...)
La situazione forse è ancora recuperabile, ma dubito che questa classe politica, composta in larga parte da ladri e tangentari e che comunque è una CASTA vera e propria, possa risolvere i problemi essendo la vera responsabile del disastro.
Siamo come alla vigilia della Rivoluzione Francese, dove una casta improduttiva e privilegiata (i nobili) fu poi spazzata via, oggi in Italia i politici si sono sostituiti ai nobili, ma è la stessa cosa.
Dove bisogna intervenire in modo drastico è sulla spesa, che va ridotta, soprattutto quella sprecona di Regioni e Comuni che sono come dei veri lupi affamati! Solo così si potranno recuperare risorse (meno tasse) per far ripartire la domanda.
La via dello sviluppo parte sempre dalla domanda, tutto il resto, compresa l'occupazione, è conseguenziale.


Non entro nel merito sempre per non entrare in un discorso di pura politica (scelta su come impiegare le risorse della nazione) ma volevo solo ricordare che il solo debito pubblico non è indice di crisi.
Il Giappone ha un debito pubblico doppio di quello italiano, e non mi pare che stiano fallendo.
I nostri problemi sono diversi, e sono iniziati da quando abbiamo permesso che i nostri debiti familiari passassero di mano.
Vero che occorre ridurre le spese, specialmente gli sprechi (e invece per adesso si stanno solo riducendo quelle utili) ma se non aumentiamo la produzione abbiamo poco da dividere e redistribuire. E per farlo occorre che ritorniamo ad essere padroni della nostra economia.
e qui mi fermo.
porkchop
Siamo una nazione dove lavorare e far lavorare costa troppo e non parlo del solo costo del lavoratore.
Costa l'energia, costa lo stato e soprattutto costa la burocrazia.
Un'Ikea non può tenere bloccati investimenti per 6 anni (120 milioni) perché non si prendono decisioni
leggevo che per costruire il nuovo stadio della Roma bisogna attendere: 90 giorni per il parere di fattibilità del comune, 180 giorni per la conferenza dei servizi della regione, altri 90 dal qualche altro ente dello stato: sperando che non ci siano ricorsi si parla di un anno per i soli permessi
Alessandro Castagnini
QUOTE(Gian Carlo F @ Apr 5 2014, 06:59 AM) *
...cut...
La situazione forse è ancora recuperabile
...cut...

Beh, se così non fosse, sarebbe già finita da un po'...no?
il problema è che, quando si pensa d'aver raggiunto il fondo, si scopre che si sta ancora scavando ohmy.gif

Speremmu ben....

QUOTE(porkchop @ Apr 5 2014, 09:52 AM) *
Siamo una nazione dove lavorare e far lavorare costa troppo e non parlo del solo costo del lavoratore.
Costa l'energia, costa lo stato e soprattutto costa la burocrazia.
Un'Ikea non può tenere bloccati investimenti per 6 anni (120 milioni) perché non si prendono decisioni
leggevo che per costruire il nuovo stadio della Roma bisogna attendere: 90 giorni per il parere di fattibilità del comune, 180 giorni per la conferenza dei servizi della regione, altri 90 dal qualche altro ente dello stato: sperando che non ci siano ricorsi si parla di un anno per i soli permessi

Investimenti simili dovrebbero essere sbloccati in un attimo, altro che anni.....
Se poi l'ikea vorrà spostare quell'investimento in America dove ti aprono le porte immediatamente al sentire 120m ... come si può prendersela con la ditta? Lo farei anch'io se continuamente mi venissero "tarpati" i piedi a questo modo...
Lightworks
Lo stadio della Roma prendono tempo perché è uno specchietto per le allodole! Non lo faranno mai, di certo non lì dove hano detto di volerlo fare.
Gian Carlo F
QUOTE(buzz @ Apr 5 2014, 10:12 AM) *
Beato lui! pensa che l'autonomo le casette se le deve vendere, e non trova nemmeno chi glie le compra!
Ci fosse questo reddito da redistribuire!
Non entro nel merito sempre per non entrare in un discorso di pura politica (scelta su come impiegare le risorse della nazione) ma volevo solo ricordare che il solo debito pubblico non è indice di crisi.
Il Giappone ha un debito pubblico doppio di quello italiano, e non mi pare che stiano fallendo.
I nostri problemi sono diversi, e sono iniziati da quando abbiamo permesso che i nostri debiti familiari passassero di mano.
Vero che occorre ridurre le spese, specialmente gli sprechi (e invece per adesso si stanno solo riducendo quelle utili) ma se non aumentiamo la produzione abbiamo poco da dividere e redistribuire. E per farlo occorre che ritorniamo ad essere padroni della nostra economia.
e qui mi fermo.


Ovviamente il debito deve essere rapportato al PIL, per capire bene questi meccanismi è bene semplificare:
- se il mio reddito familiare è di 1.000 euro al mese (il mio piccolo PIL) posso indebitarmi per ben poco, difficilmente troverò una banca disposta a prestarmene 100.000
- se invece è 5.000 è facile che possa ottenere quel prestito/mutuo.
Non conosco l'esatto ammontare del debito pubblico giapponese, ma il PIL credo che sia notevolmente superiore a quello italiano.
Riguardo all'aumento della produzione non dimenticare che quello è solo una conseguenza dell'aumento della domanda. In pratica se non ho richiesta da parte dei clienti non produco un bel nulla, altrimenti riempio i miei magazzini di invenduto.
Tutto parte dalla domanda (interna ed estera), la produzione è una conseguenza.
La nostra crisi deriva proprio da quello: carenza di domanda causata da redditi netti troppo bassi, erosi dall'inflazione e dall'aumento sconsiderato delle imposte (senza parlare dei redditi stellari dei supermanager realizzati a spese di quelli dei loro impiegati ed operai).
Per aumentare la domanda bisogna ridurre le tasse sui redditi più bassi, in modo che questi soggetti possano ricominciare a spendere e fare domanda. Qualcosa sta avvenendo (i famosi 80 euro/mese che dovrebbero arrivare)

QUOTE(porkchop @ Apr 5 2014, 10:52 AM) *
Siamo una nazione dove lavorare e far lavorare costa troppo e non parlo del solo costo del lavoratore.
Costa l'energia, costa lo stato e soprattutto costa la burocrazia.
Un'Ikea non può tenere bloccati investimenti per 6 anni (120 milioni) perché non si prendono decisioni
leggevo che per costruire il nuovo stadio della Roma bisogna attendere: 90 giorni per il parere di fattibilità del comune, 180 giorni per la conferenza dei servizi della regione, altri 90 dal qualche altro ente dello stato: sperando che non ci siano ricorsi si parla di un anno per i soli permessi


sicuramente, l'inefficienza del Sistema Italia è proverbiale, ma dietro a questa apparentemente assurda burocrazia ci sono le tangenti per la politica!! Nulla è lasciato al caso.....
Aggiungici il problema della Giustizia Civile da Banana Republic e è facile immaginare perché nessuno investe più un centesimo in questo Paese.
La normativa sul lavoro è l'ultimo dei problemi, ma chissà perché continuano a picchiare sempre in basso..... e la domanda cala sempre di più.
La crisi è questa!
buzz
QUOTE(porkchop @ Apr 5 2014, 10:52 AM) *
leggevo che per costruire il nuovo stadio della Roma bisogna attendere: 90 giorni per il parere di fattibilità del comune, 180 giorni per la conferenza dei servizi della regione, altri 90 dal qualche altro ente dello stato: sperando che non ci siano ricorsi si parla di un anno per i soli permessi


Fortunati!
Per lo stadio di Messina (e parliamo di 20 anni fa) abbiamo atteso 17 anni, e qualcuno (io) ci ha rimesso una paccata di milioni perchè nelle more alcune ditte sono fallite e non hanno pagato nessuno.
buzz
QUOTE(Gian Carlo F @ Apr 5 2014, 01:19 PM) *
Non conosco l'esatto ammontare del debito pubblico giapponese, ma il PIL credo che sia notevolmente superiore a quello italiano.
Riguardo all'aumento della produzione non dimenticare che quello è solo una conseguenza dell'aumento della domanda. In pratica se non ho richiesta da parte dei clienti non produco un bel nulla, altrimenti riempio i miei magazzini di invenduto.
Tutto parte dalla domanda (interna ed estera), la produzione è una conseguenza.
La nostra crisi deriva proprio da quello: carenza di domanda causata da redditi netti troppo bassi, erosi dall'inflazione e dall'aumento sconsiderato delle imposte (senza parlare dei redditi stellari dei supermanager realizzati a spese di quelli dei loro impiegati ed operai).
Per aumentare la domanda bisogna ridurre le tasse sui redditi più bassi, in modo che questi soggetti possano ricominciare a spendere e fare domanda. Qualcosa sta avvenendo (i famosi 80 euro/mese che dovrebbero arrivare)


Vedo che su una cosa siamo d'accordo. Quando parlavo di liquidità intendevo proprio quella. E' una serie di bilance. Non manca il lavoro (da fare ce n'è, eccome!) manca la moneta per pagarlo. Moneta che si dovrebbe (e il condizionale è più un esortativo) stampare in base al PIL ovvero alla produzione intesa come lavoro effettuato. Siccome da qualche parte bisogna pur cominciare, e non si può iniziare con lo stampare denaro, si deve cominciare con il lavorare. Naturalmente nessuno si arrischia a lavorare se non ha la certezza di essere poi pagato.
Quando le cose restavano "in famiglia" questa tranquillità c'era, i debiti con il pubblico anche se non proprio immediatamente, venivano saldati, il volano dell'economia ruotava, e il circolo si innescava fino a raggiungere un certo regime.
Oggi gli scienizati economisti hanno ridotto l'accesso al credito, più per scelta ingorda che per una reale soluzione. Hanno il potere di stampa che esercitano a loro vantaggio e a discapito della popolazione.
I redditi dei supermanager vengono mantenuti alti fino a che questi convengono a chi pilota il tutto. Un domani non li avranno nemmeno loro.

PS i famosi 80 euro si sono ridotti per qualcuno, dato che hanno diminuito l'indennità per il coniuge a carico....
nulla si crea e nulla si distrugge!
southernman
QUOTE(buzz @ Apr 5 2014, 01:04 AM) *
Tocchi un tasto dolente!
Da un lato ci sono le conquiste sociali, sindacali, i diritti dei lavoratori e tutte quelle "belle parole" che sentiamo ad ogni pie' sospinto dai vari presidenti di sindacato.
Dall'altro lato però io mi faccio una domanda: premesso che non è certamente una cosa bella, ma perchè se c'è la crisi, il titolare, imprenditore, datore di lavoro che sia guadagna di meno, rischia il fallimento ecc, ecc, mentre al "lavoratore" (come fosse l'unico a lavorare) lo stipendio non va toccato?


Le leggi sul lavoro darebbero anche aiuti alle aziende in linea a quanto dici, basti pensare ai contratti di solidarietà, che consentirebbero (e consentono già alle aziende che li applicano) di far fronte a periodi anche lunghi di difficoltà a fronte di una diminuzione di salario per i dipendenti accettabile. Purtroppo spesso questi strumenti vengono elargiti con criteri, diciamo, discutibili, erodendo così i fondi a disposizione

E qua è meglio che mi fermi anch'io....
luigi67
QUOTE(buzz @ Apr 5 2014, 01:04 AM) *
Dall'altro lato però io mi faccio una domanda: premesso che non è certamente una cosa bella, ma perchè se c'è la crisi, il titolare, imprenditore, datore di lavoro che sia guadagna di meno, rischia il fallimento ecc, ecc, mentre al "lavoratore" (come fosse l'unico a lavorare) lo stipendio non va toccato?


Questa non l'ho capita unsure.gif ,si legge in giro di diversi lavoratori che non percepiscono lo stipendio da mesi,pur andando a lavorare...ma forse è una bufala hmmm.gif

...qui invece c'è una strana notizia di qualche giorno fa...

http://www.altarimini.it/News66003-paga-gl...di-evasione.php

Saluti,Gigi
southernman
QUOTE(luigi67 @ Apr 5 2014, 03:08 PM) *
Questa non l'ho capita unsure.gif ,si legge in giro di diversi lavoratori che non percepiscono lo stipendio da mesi,pur andando a lavorare...ma forse è una bufala hmmm.gif



Direi proprio di no.... ho lavorato (e continuo ancora) a lavorare per una ditta in amministrazione straordinaria che ha convertito in fallimento e mi ha fumato 6 mesi di paga mad.gif
swimm
QUOTE(Alessandro Castagnini @ Apr 5 2014, 12:40 PM) *
Beh, se così non fosse, sarebbe già finita da un po'...no?
il problema è che, quando si pensa d'aver raggiunto il fondo, si scopre che si sta ancora scavando ohmy.gif

Speremmu ben....
Investimenti simili dovrebbero essere sbloccati in un attimo, altro che anni.....
Se poi l'ikea vorrà spostare quell'investimento in America dove ti aprono le porte immediatamente al sentire 120m ... come si può prendersela con la ditta? Lo farei anch'io se continuamente mi venissero "tarpati" i piedi a questo modo...


ogni posto di lavoro che si creano nei centri commerciali se ne perdono 6 nei piccoli negozi

centri commerciali ce ne sono troppi


Franco
porkchop
QUOTE(Lightworks @ Apr 5 2014, 01:00 PM) *
Lo stadio della Roma prendono tempo perché è uno specchietto per le allodole! Non lo faranno mai, di certo non lì dove hano detto di volerlo fare.

Non sto a sindacare se lo stadio sia o meno regolare, sto dicendo che solo per avere il permesso ci vuole un' anno se va tutto bene, un'intoppo e i problemi dilagono
Chi vuoi che investa in questa situazione?
F.Giuffra
QUOTE(swimm @ Apr 5 2014, 07:34 AM) *
sono d'accordo che quando è guerra è guerra per tutti ma purtroppo non è proprio così, da quando è stata eliminata la scala mobile le buste paga hanno perso potere d'acquisto, da allora i contratti sono cresciuti molto molto meno dell'inflazione.

fino a vent'anni fa un dipendente con vent'anni di sacrifici riusciva a farsi una casetta, adesso per un piccolo appartamento non ne bastano trenta.

senza una ridistribuzione del reddito non si va da nessuna parte

Il problema è che per dare 1000 euro ad un dipendente, che non permettono certo di mantenere una famiglia senza fare un secondo lavoro in nero, il datore ne deve dare allo stato troppi di più, non solo in tasse ma pure in burocrazia, con la scusa della sicurezza si ritrova mille lacci e lacciuoli e alla fine è costretto a rinunciare ad espandersi e ad assumere. Che per un imprenditore non è certo un successo!

Almeno il dipendente al massimo viene mandato a casa, magari con la liquidazione, non rischia di finire nei debiti per poter lavorare.

Se non riduciamo gli sprechi e le tasse non c'è via d'uscita. Ho sentito che Cameron ha licenziato 500.000 statali e in un anno si sono formati 1.500.000 posti di lavoro veri, produttivi, che rendono ricco e competitivo un paese.

Dobbiamo fare strage di sprechi e di leggi fatte per complicare la vita, ma come possiamo sperare che lo faccia proprio chi le ha create per proprio tornaconto?
porkchop
Voglio far notare un'assurdità (per lo meno per me):
Domani vinco 1 milione al superenalotto, mi faccio un giro tra banche e riesco a spuntare un 3-3,5 % netto annuo (30-35mila euro esentasse) senza intaccare capitale e soprattutto senza rotture di scatole e dedicare tutto il mio tempo a hobby e passioni.
Se volessi creare lavoro e guadagnare 35 mila euro dovrei:
Investire capitali, avere un'utile di 80mila che con un ricarico del 30-35% significa fatturare circa 240mila + il 10% del capitale investito
Considerando
a) lo sbattimento per cercare di fatturare la cifra calcolata ( cosa che nessuno mi assicura)
cool.gif lo sbattimento per cercare di farmi pagare ( cosa che nessuno mi assicura)
c) lo stato che mi cambia le regole ogni tre x due (aliquote, obblighi, regolamenti...)
d) la possibilità che l'attività non vada e perda l'investimento

Chi me lo fa fare?
E se assumo qualcuno ancora peggio

Ergo per far investire bisogna prospettare guadagni migliori a chi mette capitali
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