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LucaEs
Tra moltiplicatori e tubi di prolunga ammetto di avere una bella confusione in testa.
Sui moltiplicatori ho capito che per il suddetto obbiettivo non sarebbero in parte compatibili, pare che impazzisca l'autofocus ma in modo manuale si possono utilizzare, anche se la perdita di nitidezza è tale da non giustificare l'aumeno di focale. Correggetemi se sbaglio.
Sull'utilizzo dei tubi di prolunga, in rete non ho trovato nulla di sufficientemente esaustivo... o più semplicemente sono io ad essere abbastanza confuso in merito.
Questo è quanto mi chiedo e chiedo a coloro che hanno la pazienza di fugare i miei dubbi:
1) I tubi di prolunga, alla distanza minima di messa a fuoco che l'obbiettivo aveva in origine, aumentano il rapporto di ingrandimento? Es. se senza tubi la distanza minima di messa a fuoco per il Nikon 60mm f/2.8 G è 185 mm (distanza di lavoro di circa 67mm) e un rapporto di ingrandimento pari a 1:1, con i tubi, sempre a 185mm potrei teoricamente aumentare il rapporto di ingrandimento rispetto all'1:1 del solo obbiettivo?
2) Se il punto 1 è vero, con i tubi di prolunga montati dovrebbe aumentare la distanza di messa a fuoco, rispetto a quella del solo obbiettivo, per avere lo stesso rapporto d'ingrandimento 1:1.
Aumentando la distanza di messa a fuoco, con i tubi, a parità di rapporto di ingrandimento, ho una maggiore profondità di campo di quella che avrei con il solo obbiettivo?
3) Ultima domanda, se effettivamente i tubi aumentano la distanza di messa a fuoco e quindi quella di lavoro, sempre a parità di rapporto d'ingrandimento, l'aumento della distanza di lavoro è sufficiente a compensare adeguatamente l'aumento della lunghezza dell'obbiettivo con i tubi montati?
Grazie a tutti per l'attenzione.
Luca
Cesare44
QUOTE(LucaEs @ Mar 18 2014, 03:34 PM) *
Tra moltiplicatori e tubi di prolunga ammetto di avere una bella confusione in testa.
Sui moltiplicatori ho capito che per il suddetto obbiettivo non sarebbero in parte compatibili, pare che impazzisca l'autofocus ma in modo manuale si possono utilizzare, anche se la perdita di nitidezza è tale da non giustificare l'aumeno di focale. Correggetemi se sbaglio.
Sull'utilizzo dei tubi di prolunga, in rete non ho trovato nulla di sufficientemente esaustivo... o più semplicemente sono io ad essere abbastanza confuso in merito.
Questo è quanto mi chiedo e chiedo a coloro che hanno la pazienza di fugare i miei dubbi:
1) I tubi di prolunga, alla distanza minima di messa a fuoco che l'obbiettivo aveva in origine, aumentano il rapporto di ingrandimento? Es. se senza tubi la distanza minima di messa a fuoco per il Nikon 60mm f/2.8 G è 185 mm (distanza di lavoro di circa 67mm) e un rapporto di ingrandimento pari a 1:1, con i tubi, sempre a 185mm potrei teoricamente aumentare il rapporto di ingrandimento rispetto all'1:1 del solo obbiettivo?
2) Se il punto 1 è vero, con i tubi di prolunga montati dovrebbe aumentare la distanza di messa a fuoco, rispetto a quella del solo obbiettivo, per avere lo stesso rapporto d'ingrandimento 1:1.
Aumentando la distanza di messa a fuoco, con i tubi, a parità di rapporto di ingrandimento, ho una maggiore profondità di campo di quella che avrei con il solo obbiettivo?
3) Ultima domanda, se effettivamente i tubi aumentano la distanza di messa a fuoco e quindi quella di lavoro, sempre a parità di rapporto d'ingrandimento, l'aumento della distanza di lavoro è sufficiente a compensare adeguatamente l'aumento della lunghezza dell'obbiettivo con i tubi montati?
Grazie a tutti per l'attenzione.
Luca

i tubi di prolunga, distanziano il piano focale(sensore) dall'obiettivo, di conseguenza aumentano il tiraggio della reflex, consentendo di diminuire la minima distanza di MaF, per aumentare il Rapporto di Ingrandimento (R.R.).

In genere si compongono di un set da tre tubi con spessori in mm differenti, e il R.R. dipende da quanti mm interponi tra l'obiettivo e il sensore.
Riguardo alla PdC, questa non aumenta, al contrario, proprio in virtù di un maggior ingrandimento, diminuisce in modo proporzionale ai mm aggiunti.
Diminuisce anche la luminosità e la resa qualitativa dell'ottica.

Lasciando da parte la spesa, il massimo per la macro restano i soffietti a slitta, dove puoi spostare millimetricamente l'obiettivo dal piano focale, cosa che con i tubi non puoi fare, essendo obbligato alle misure imposte dal set.

ciao

P.S. esiste anche la possibilità di usare l'ottica invertita con un anello che si innesta sul bocchettone dalla parte della reflex, filettato a misura d filtro alla parte della lente frontale dell'ottica.
Cesare44
sto scrivendo da un portatile che si mangia le lettere, ma penso si capisca che intendevo ...a misura di filtro dalla parte....
Zio Susanno
C'è uno con lo stesso problema qui e poi c'è un altro anche lui con un dubbio simile qua.
Cesare44
QUOTE(Zio Susanno @ Mar 18 2014, 04:21 PM) *
C'è uno con lo stesso problema qui e poi c'è un altro anche lui con un dubbio simile qua.

Ok buona come battuta smile.gif , ma diamogli il beneficio del dubbio.

In ogni caso, suggerisco a Luca, autore del 3D di chiedere aiuto allo staff per riunire/eliminare quelli superflui.

ciao
LucaEs
Non l'ho fatto con malizia, essendomi appena iscritto, non sapevo in che categoria inserire la domanda.
Se ho infranto qualche regola chiedo venia, sinceramente.
In merito al soffietto gli obbiettivi di ultima generazione (G) della nikon sono difficili da usare perchè perdono tutti gli automatismi, andrebbero invertiti e occorre anche applicare un ulteriore anello per il controllo (parziale) del diaframma, visto che tali obbiettivi sono privi della ghiera diaframma esterna.
Correggetemi se sbaglio, dagli interventi che avete inserito (di cui ringrazio gli autori) ho inteso questo:
Con i tubi si riduce la distanza minima di messa a fuoco, permettendomi di avvicinare ulteriormente al soggetto ed aumentando in tal modo il rapporto di ingrandimento ma riducendo la distanza di lavoro (lente esterna obbiettivo-soggetto), che nel nikon 60mm micro f/2.8 G è già di soli 6.7 cm (senza tubi).
Con i moltiplicatori, avrei la maf automatica fuori uso (ma trattandosi di macro non è un grosso problema, l'importante è che continui a funzionare l'automatismo del diaframma) ed una perdita di nitidezza. Con il risultato comunque di aumentare il rapporto di ingrandimento ma non la distanza minima di messa a fuoco e quindi senza aumentare anche quella di lavoro. Questo anche se le istruzione dell'obbiettivo in questione dicono che non è compatibile con i moltiplicatori (forse per la perdita dell'autofocus)
E' corretto?
Grazie.
gian62xx
sono dell'idea che un macro senza la ghiera del diaframma sia un controsenso.
finche resti nel "seminato" ok tutto bellissimo, appena ti allarghi non ci sono tante speranze di uscirne.
secondo me la cosa piu veloce sono le lenti addizionali.
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