QUOTE(pes084k1 @ Jul 27 2013, 03:20 PM)
L'AFS prevale sull'AFD da TA fino a circa f/5.6, cioè dove un micro non si usa mai seriamente. Invece entrambi stanno sempre sotto a distanza normale rispetto al 55/2.8 AIS, che ha ben altra risolvenza e secchezza, ma è inferiore proprio in macro, soprattutto come microcontrasto e curvatura di campo oltre 1:2. Oggi vedo l'AIS soprattutto come un normale indistorto e ultra-risolvente, tanto che ha vinto recentemente il relativo "concorso" a casa mia. Alle aperture elevate, fino a f/4 circa, è meglio passare comunque a uno ZF 50/1.4 o a un Ultron o a un Summicron.
Non c'è niente di "pauroso" nella resa di un 60 AFS: è un Gauss asferico a lenti flottanti, poco luminoso e ovviamente ottimizzato a brevi distanze, con le tolleranze tipiche di un AF. Vorrei anche dire che l'AFD è più versatile su tubi, soffietti e anelli invertitori e ha maggior distanza stand-off dell'AFS. Nonostante sia l'ottica Nikon normale AFS pù nitida sul catalogo attuale, pesando gli aggettivi,
il micro 60 mi sembra l'ennesima dimostrazione dell'incertezza attuale Nikon nel centrare la qualità ottica. Nessun AFS è mai stato in grado di sostituire a casa mia le ottiche che già avevo con vantaggio.
A presto
Elio
spiacente ma le mie esperienze sono esattamente contrarie a quelle che dichiari di avere te.
Ho avuto il 55mm f2,8 e f3,5 per oltre 30 anni, recentemente ho acquistato il 60mm f2,8. Non c'è storia, il G è sempre superiore, sia in macro che nelle riprese a media e grande distanza e a tutti i diaframmi, non parliamo poi di sfuocato e di resistenza al controluce, un altro pianeta.
Il 60mm è poi anche migliore, da f4 in poi, del 50mm AFS f1,4, ovviamente alle distanze normali non macro.
La tua affermazione che ho evidenziato poi rasenta il ridicolo.
Vai a vederti gli MTF ufficiali dei macro 60mm e 105mm G... poi se ne riparla.