Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON DIGITAL REFLEX
urek
Scusatemi ,avrei necessità di chiarirmi alcune nozioni di base per cui vi pongo (per ora) queste tre domande:
1°domanda: ad ogni fotosito (fotodiodo) del sensore corrisponde un pixel dell’immagine finale? Ho una Nikon D7000 con 16,2 MP effettivi: posso impostare tre dimensioni per l’immagine finale (4928x3264-3696x2448-2464x1632). La prima coppia mi dà una dimensione dei pixel totali del sensore, le altre due coppie dimensioni nettamente inferiori. In questo caso si parla di compressione (?) e come vengono scelti i pixel per l’immagine finale?
2 domanda: E’ corretto parlare di pixel del sensore o sarebbe più corretto usare il termine di pixel per l’immagine e fotodiodo o fotosito per il sensore?
3° domanda : ad ogni fotosito corrisponde un fotodiodo o possiamo avere più fotodiodi per fotosito?
Grazie.
andy forest
QUOTE(urek @ Jan 5 2013, 03:20 PM) *
Scusatemi ,avrei necessità di chiarirmi alcune nozioni di base per cui vi pongo (per ora) queste tre domande:
1°domanda: ad ogni fotosito (fotodiodo) del sensore corrisponde un pixel dell’immagine finale? Ho una Nikon D7000 con 16,2 MP effettivi: posso impostare tre dimensioni per l’immagine finale (4928x3264-3696x2448-2464x1632). La prima coppia mi dà una dimensione dei pixel totali del sensore, le altre due coppie dimensioni nettamente inferiori. In questo caso si parla di compressione (?) e come vengono scelti i pixel per l’immagine finale?
2 domanda: E’ corretto parlare di pixel del sensore o sarebbe più corretto usare il termine di pixel per l’immagine e fotodiodo o fotosito per il sensore?
3° domanda : ad ogni fotosito corrisponde un fotodiodo o possiamo avere più fotodiodi per fotosito?
Grazie.

4° e a cosa servirebbero le soluzioni di questi quesiti?
rampy
qui trovi parecchie info per fugare i tuoi dubbi... pc_scrive.gif

http://it.wikipedia.org/wiki/Fotografia_digitale
CVCPhoto
QUOTE(andy forest @ Jan 5 2013, 05:42 PM) *
4° e a cosa servirebbero le soluzioni di questi quesiti?


Ad essere meno ignoranti tecnicamente.... ;-)
urek
QUOTE(CVCPhoto @ Jan 5 2013, 07:56 PM) *
Ad essere meno ignoranti tecnicamente.... ;-)

urek
QUOTE(CVCPhoto @ Jan 5 2013, 07:56 PM) *
Ad essere meno ignoranti tecnicamente.... ;-)

Senza entrare nei meandri della fisica, dell'elettronica e dell'informatica è utile (per me) conoscere le basi della fotografia digitale.
Grazie, comunque, delle risposte che mi sono state date.
andy forest
QUOTE(urek @ Jan 6 2013, 04:54 PM) *
Senza entrare nei meandri della fisica, dell'elettronica e dell'informatica è utile (per me) conoscere le basi della fotografia digitale.
Grazie, comunque, delle risposte che mi sono state date.

forse, io invece sono dell'idea che un creativo
debba occuparsi del risultato e non del mezzo
per raggiungerlo,
ho seri dubbi che Picasso conoscesse la composizione
chimica dei colori che impiegava o Ghirri sapesse
di quanti strati si compone una pellicola negativa,
tu che dici?
urek
QUOTE(andy forest @ Jan 6 2013, 05:39 PM) *
forse, io invece sono dell'idea che un creativo
debba occuparsi del risultato e non del mezzo
per raggiungerlo,
ho seri dubbi che Picasso conoscesse la composizione
chimica dei colori che impiegava o Ghirri sapesse
di quanti strati si compone una pellicola negativa,
tu che dici?

In ogni attività è importante sia la pratica, la grammatica e l'arte (soggettiva, non misurabile).
Ricordando Leonardo: "Coloro che sono molto esperti nella pratica, senza possedere la teoria, sono come il navigante che imbarcato, senza bussola e senza timone, sa che parte ma non saprà mai dove sta andando"
Non voglio fare polemica, ma se vogliamo ottenere buoni risultati, RIPETIBILI, e condividerli con gli altri dobbiamo conoscere la nostra attrezzatura, imparare dai Grandi Maestri e fare molta pratica.
andy forest
non hai risposto alla mia domanda,
quand'anche avrai le informazioni
che cerchi, mi spieghi come le impiegherai
a beneficio del risultato finale, ammesso
che sia possibile un tuo intervento?
Antonio Canetti
QUOTE(andy forest @ Jan 6 2013, 05:39 PM) *
ho seri dubbi che Picasso conoscesse la composizione
chimica dei colori che impiegava o Ghirri sapesse
di quanti strati si compone una pellicola negativa,
tu che dici?


che la teoria è tanto importante come la pratica, ti impedisce di fare errori macroscopici e di fare esperimenti inutili e arrivare prima all'obbiettivo.
Picasso non lo so, ma Michelangelo per "imbiancare " la Cappella Sistina, i colori li produceva proprio lui.


Antonio
andy forest
QUOTE(Antonio Canetti @ Jan 6 2013, 06:22 PM) *
che la teoria è tanto importante come la pratica, ti impedisce di fare errori macroscopici e di fare esperimenti inutili e arrivare prima all'obbiettivo.
Picasso non lo so, ma Michelangelo per "imbiancare " la Cappella Sistina, i colori li produceva proprio lui.
Antonio

già, a quei tempi o li producevi tu
o facevi altro. Conosciamo tutti
la storia del lapis lazuli, stai sereno.
Antonio Canetti
smile.gif e chi si agita!!!!!!!!!!! smile.gif


Antonio
Paolo Rabini
QUOTE(andy forest @ Jan 6 2013, 05:39 PM) *
forse, io invece sono dell'idea che un creativo
debba occuparsi del risultato e non del mezzo
per raggiungerlo,
ho seri dubbi che Picasso conoscesse la composizione
chimica dei colori che impiegava o Ghirri sapesse
di quanti strati si compone una pellicola negativa,
tu che dici?


Il mondo è bello perché è vario: a qualcuno interessa il risultato, ad altri lo strumento, ad altri ancora un po' dell'uno e un po' dell'altro; c'è pure chi prende lo strumento solo perché fa 'figo'.
Non credo di essere un qualunquista se penso che qui stanno bene insieme tutti (forse l'ultimo un po' meno).

Non sono comunque domande oziose, ad esempio può essere utile a chiunque sapere la differenza tra il ridimensionamento che riduce la dimensione del file riducendo il numero dei suoi pixel e la compressione che ne riduce la dimensione lasciando immutato il numero di pixel.

Paolo
Antonio Canetti
QUOTE(Paolo Rabini @ Jan 6 2013, 09:31 PM) *
Non sono comunque domande oziose, ad esempio può essere utile a chiunque sapere la differenza tra il ridimensionamento che riduce la dimensione del file riducendo il numero dei suoi pixel e la compressione che ne riduce la dimensione lasciando immutato il numero di pixel.


appunto, teoria che rende più facile l' attuazione della pratica!


Antonio
alvisecrovato
QUOTE(andy forest @ Jan 6 2013, 05:39 PM) *
forse, io invece sono dell'idea che un creativo
debba occuparsi del risultato e non del mezzo
per raggiungerlo,
ho seri dubbi che Picasso conoscesse la composizione
chimica dei colori che impiegava o Ghirri sapesse
di quanti strati si compone una pellicola negativa,
tu che dici?



Perchè veramente secondo te non lo sapevano?
E magari Paganini non sapeva di che legno era fatto il suo violino.
E Schumacher non sapeva come fosse costruito il suo motore.
E Sampras non sapeva di che era fatta la sua racchetta.
E il Barone Rosso non sapeva come era fatto il suo triplano.
E Ansel Adams non sapeva niente della sua Hasselblad e delle sue pellicole.
E HCB non sapeva niente della sua Leica e delle sue pellicole.
E ovviamente Fellini, Kubrick, Hitchkock non avevano la minima idea delle cineprese e soprattutto delle pellicole che usavano.

Ma io non so: uno fa una domanda - interessante o no - ma quantomeno LEGITTIMA e gli si risponde in questo modo.
Scusa ma non sono d'accordo con questo modo di porsi (in un forum...)
andy forest
QUOTE(alvisecrovato @ Jan 6 2013, 11:07 PM) *
Perchè veramente secondo te non lo sapevano?
E magari Paganini non sapeva di che legno era fatto il suo violino.
E Schumacher non sapeva come fosse costruito il suo motore.
E Sampras non sapeva di che era fatta la sua racchetta.
E il Barone Rosso non sapeva come era fatto il suo triplano.
E Ansel Adams non sapeva niente della sua Hasselblad e delle sue pellicole.
E HCB non sapeva niente della sua Leica e delle sue pellicole.
E ovviamente Fellini, Kubrick, Hitchkock non avevano la minima idea delle cineprese e soprattutto delle pellicole che usavano.

Ma io non so: uno fa una domanda - interessante o no - ma quantomeno LEGITTIMA e gli si risponde in questo modo.
Scusa ma non sono d'accordo con questo modo di porsi (in un forum...)

ma non saprei dovresti chiederlo a loro
Vittorio.tonazzi
QUOTE(andy forest @ Jan 7 2013, 12:30 AM) *
ma non saprei dovresti chiederlo a loro


Lo sai che puzzi di troll?
Clau_S
QUOTE(alvisecrovato @ Jan 6 2013, 11:07 PM) *
Perchè veramente secondo te non lo sapevano?
E magari Paganini non sapeva di che legno era fatto il suo violino.
E Schumacher non sapeva come fosse costruito il suo motore.
E Sampras non sapeva di che era fatta la sua racchetta.
E il Barone Rosso non sapeva come era fatto il suo triplano.
E Ansel Adams non sapeva niente della sua Hasselblad e delle sue pellicole.
E HCB non sapeva niente della sua Leica e delle sue pellicole.
E ovviamente Fellini, Kubrick, Hitchkock non avevano la minima idea delle cineprese e soprattutto delle pellicole che usavano.

Ma io non so: uno fa una domanda - interessante o no - ma quantomeno LEGITTIMA e gli si risponde in questo modo.
Scusa ma non sono d'accordo con questo modo di porsi (in un forum...)


Tralasciando che sono d'accordo con te sulla legittimità della domanda (che può essere anche interessante), ma secondo te, come si suol dire, per fare il fantino devi essere un cavallo?

Un pilota non deve essere un motorista, né un aerodinamico o un ingegnere di pista o un addetto alla telemetria, un gommista, un elettrauto, un progettista (ecc... non a caso chi fa collaudo riporta le proprie impressioni di guida, mica dice di cambiare quel pezzo così e quell'altro cosà) così come un fotografo non deve essere un ingegnere, un chimico o un fisico-ottico. E per usare photoshop non devi essere un informatico.

Conoscere lo strumento vuol dire sapere come usarlo al meglio, non come è stato costruito e come funziona fisicamente. Un conto sono la teoria fotografica, le istruzioni del mezzo e l'interazione tra l'uomo e la macchina, un altro conto è la teoria ingegneristica, la costruzione e il funzionamento fisico dei componenti.
Schumacher guidava e poteva essere lui anche senza sapere la differenza tra un pistone e uno spinterogeno. Adams fotografava e poteva essere lui anche senza saper scrivere un trattato chimico sugli alogenuri d'argento. Maradona progettava forse palloni e tacchetti?
Per me saper sfruttare un mezzo vuol dire avere la cognizione di cosa può rendere e in quale modo, non (per forza) di come è costruito e di come funziona internamente. E questo può bastare. Poi si può essere contemporaneamente grandi artisti, scienziati e sperimentatori, ma non mi pare una "conditio sine qua non" dell'eccellenza. Anzi, ho visto pittori sapere tutto della chimica dei colori e niente della pittura. E grandi artisti limitarsi ad usare tubetti industriali.

Composizione, luce e tutti gli elementi che servono a fare una foto non hanno poco a che vedere col funzionamento di fotositi e fotodiodi?

Per me la domanda posta è obiettivamente e fotograficamente folkloristica. Anche io non vedo cosa se ne possa cavare a livello pratico. Ma non per questo non mi interessa sapere la risposta, l'unica che ancora non è arrivata. laugh.gif
alvisecrovato
Ciao Clau_s, scusa ti rispondo: non ho detto che per essere un bravo pilota devi essere un progettista né che per fare belle foto con una Hasselblad devi scrivere trattati sull'argento.
Non mi sembra peraltro che il nostro amico che ha aperto il post voglia progettare alcun sensore, e nessuno gli ha consigliato di farlo.
Sostenevo soltanto che sia sacrosanto capire bene come e perchè funziona ciò che si usa in modo tale da rendere il lavoro - qualsiasi - più consapevole e passibile di sperimentazione, quindi più libero e possibilmente migliore, come hanno scritto anche Carlo e Antonio.
Trattandosi di fotografia digitale è giusto secondo me avere delle basi di informatica, quantomeno di quell'informatica che interessa la fotografia.
Per capire così, ad esempio, perchè nei livelli ci sono i numeri da 0 a 255 o perchè è diverso lavorare a 8 o a 16 bit.
Secondo la tua visione non servirebbe allora neanche conoscere la teoria del colore... Secondo me si, anche se non bisogna certo scrivere trattati di fisica ottica.

Siamo d'accordo poi che queste conoscenze non bastano a fare di un fotografo un grande fotografo...

Un saluto
capannelle
Sicuramente la conoscenza tecnica dello strumento aiuta, ma per fare buone foto ci vuole soprattutto talento smile.gif

Provo a rispondre alle domande:

1 - A ogno fotosito del sensore corrisponde un pixel dell'immagine finale. Ogni fotosito registra soltanto uno dei tre colori primari RGB. I due colori mancanti di ogni fotosito vengono calcolati per interpolazione in base al contenuto dei pixel adiacenti.
Se scatti in raw o in jpg "large" i pixel dell'immagine finale saranno uguali a quelli del sensore. Se scatti in jpg "medium" o "small" i pixel dell'immagine saranno di meno rispetto a quelli del sensore perchè l'immagine sarà compressa in formato jpg e ridimensionata.

2 - E' corretto parlare di pixel per il sensore anche se il termine più appropriato sarebbe fotosito.

3 - Credo che nelle reflex moderne un fotosito sia formato da un solo fotodiodo. Anni fa la fuji produceva un sensore dove un fotosito era formato da più fotodiodi
Memez
ma per una lecita curiosità bisogna arrivare a fare una polemica?
dai su... wink.gif
BeSigma
QUOTE(capannelle @ Jan 7 2013, 01:57 PM) *
Sicuramente la conoscenza tecnica dello strumento aiuta, ma per fare buone foto ci vuole soprattutto talento smile.gif

Provo a rispondre alle domande:

1 - A ogno fotosito del sensore corrisponde un pixel dell'immagine finale. Ogni fotosito registra soltanto uno dei tre colori primari RGB. I due colori mancanti di ogni fotosito vengono calcolati per interpolazione in base al contenuto dei pixel adiacenti.
Se scatti in raw o in jpg "large" i pixel dell'immagine finale saranno uguali a quelli del sensore. Se scatti in jpg "medium" o "small" i pixel dell'immagine saranno di meno rispetto a quelli del sensore perchè l'immagine sarà compressa in formato jpg e ridimensionata.

2 - E' corretto parlare di pixel per il sensore anche se il termine più appropriato sarebbe fotosito.

3 - Credo che nelle reflex moderne un fotosito sia formato da un solo fotodiodo. Anni fa la fuji produceva un sensore dove un fotosito era formato da più fotodiodi


finalmente qualcuno risponde senza polemiche smile.gif

Mi accoda con ulteriori precisazioni...

1) Il fotosito è la zona che contiene il singolo fotodiodo, più grande di esso per via di microingombri elettronici e di vario genere (come le microlenti poste sopra il fotodiodo)....
Quando riduci l'immagine, alcune fotocamere avanzate, accoppiano elettricamente il valore acquisito dal fotodiodo simulando un fotodiodo di dimensioni maggiori (pixelbinning), questo procedimento riduce la dimensione di immagine ma più dare risultati in termini di sensibilità e resa....

2) in termini tecnici non c'è differenza tangibile tra il pixel e il fotodiodo se l'immagine è a piena dimensione, quando riduci un pixel a video viene composto da più fotodiodi...
Come ti hanno già detto un fotodiodo viene filtrato per un solo colore, questo in effetti riduce la reale risoluzione della macchina perchè alcuni sono frutti di un calcolo (interpolazione)...
Esiste un sensore (Foveon) che per ogni fotosito (quindi area dove si posizione il fotodiodo) ha tre fotodiodi sovrapposti, ognuno percepisce un singolo colore, la sovrapposizione degli stessi rende un colore naturale non ottenuto da interpolazione... questo consente anche di eliminare il filtro antialising ed aumentare la nitidezza dell'immagine anche a risoluzioni inferiori...

3) Come già detto nelle matrici bayer (sensori tradizionali) ogni fotosito contiene un solo fotodiodo filtrato. Altri sensori hanno soluzioni differenti (vedi Foveon o Super CCD fuji varia versioni).

P.S. la macchina lavora realmente a piena risoluzione e con valori reali solo in B&N in quanto in raltà il sensore legge una quantità "di luce" non esattamente il suo colore e sfumatura.... vedi case come Kodak, Leica, Canon, Sigma che offrono sensori "monochrome".... rese ottime sul B&N ma immagini non convertibili a colori....

Spero di non aver generato un putiferio....

p.p.s. anni fà la mia maestra di 5° elementare mi disse..... "studia perchè la conoscenza ti renderà libero"...... poche volte in vita mia mi hanno detto qualcosa di così vero!!!!
mariomarcotullio
QUOTE(andy forest @ Jan 6 2013, 06:38 PM) *
già, a quei tempi o li producevi tu
o facevi altro. Conosciamo tutti
la storia del lapis lazuli, stai sereno.


Io no. So solo che è una pietra preziosa.
Clau_S
QUOTE(alvisecrovato @ Jan 7 2013, 01:42 PM) *
Ciao Clau_s, scusa ti rispondo: non ho detto che per essere un bravo pilota devi essere un progettista né che per fare belle foto con una Hasselblad devi scrivere trattati sull'argento.


Forse non riusciamo a intenderci sul significato di "sapere come è fatto". Tu dici che Schumacher sapeva come era fatto il proprio motore o Sampras la propria racchetta. Per me pure lo sapevano, sicuramente in relazione a ciò che lo strumento gli offriva, non per forza alla fisica/chimica/meccanica/ingeneria che c'era dietro. Cerco di spiegarmi. Se compri una racchetta dovrai sapere se è fatta in fibra di carbonio o in alluminio, che corde monta, che risposta ti dà e a quale tipo di gioco è adatta. Ma da qui a sapere com'è la struttura di una fibra di carbonio e come reagisce fisicamente alle sollecitazioni ce ne passa. E' roba da scienziati (tanto di cappello!), non da tennisti. Tanto di guadagnato se lo sai, ma non ti serve per diventare un campione.

Se guidi un'automobile conoscerai il punto di stacco della frizione, ma ti frega di sapere com'è fatto, dove alloggia e come funziona meccanicamente il tirante? Conoscerai le prestazioni in accelerazione e la velocità massima anche senza aver mai visto un pistone. Se pure sai quante valvole ha, devi conoscerne vita, morte e miracoli? Ti cambia qualcosa nell'utilizzo pratico?

Quindi intendo che in un campo è logico (e quasi fondamentale per raggiungere i massimi livelli) conoscere le specifiche e le prestazioni del proprio strumento, ma si può benissimo ignorare l'ingegneria che c'è dietro. Per me sapere che la mia fotocamera monta un CMOS, che regge fino a 1600 ISO ecc. è indispensabile per sfruttarla ma più che sufficiente. Posso essere contento di sapere se il fotosito sia cilindrico o a forma di elefante ma non può influenzare il mio modo di fotografare.
Se un'altra fotocamera ha prestazioni superiori (perchè tra le altre il fotosito è progettato meglio), mi basta giudicare la qualità delle foto, non mi serve sapere approfonditamente il perchè. Sapere che il sensore è migliore (in cosa è migliore, cioè cosa mi dà di più in termini di resa rispetto all'altro) è più che sufficiente.


QUOTE(alvisecrovato @ Jan 7 2013, 01:42 PM) *
Non mi sembra peraltro che il nostro amico che ha aperto il post voglia progettare alcun sensore, e nessuno gli ha consigliato di farlo.


Non c'è dubbio, ma nemmeno io ho criticato la legittimità e l'interesse della sua domanda (anzi!). Mi sono solo chiesto se il conoscere il fotosito della sua fotocamera gli cambi qualcosa nel momento dello scatto.

Per fare un esempio concreto, sapere in quale situazione vado incontro a diffrazione e capirne il principio generale mi può bastare come informazione, senza il bisogno di conoscere le proprietà fisiche della luce, del diaframma né le formule per calcolarla (tanto non posso intervenirci in alcun modo, a parte evitarla con aperture maggiori). Se approfondisco lo studio ci guadagno in cultura personale (non ci sputo mica sopra). Ma è vero pure che ad approfondire ogni singolo argomento specifico si rischia di avere una cultura enciclopedica inutile e perdere di vista ciò che è davvero necessario per scattare una buona fotografia. Posso anche approfondire il fotosito e il fotodiodo, ma perchè non anche tutti gli altri microcomponenti della fotocamera? E che ci faccio della conoscenza biblica della fotocamera se magari quando scatto non so neanche riconoscere una buona luce? (esempio generale. Non mi riferisco a chi ha aperto il topic).


QUOTE(alvisecrovato @ Jan 7 2013, 01:42 PM) *
Sostenevo soltanto che sia sacrosanto capire bene come e perchè funziona ciò che si usa in modo tale da rendere il lavoro - qualsiasi - più consapevole e passibile di sperimentazione, quindi più libero e possibilmente migliore, come hanno scritto anche Carlo e Antonio.


Infatti lo sostengo anche io, ma solo per ciò che ci torna utile, cioè quelle cose che ci pongono i limiti o su cui possiamo avere un controllo.

QUOTE(alvisecrovato @ Jan 7 2013, 01:42 PM) *
Trattandosi di fotografia digitale è giusto secondo me avere delle basi di informatica, quantomeno di quell'informatica che interessa la fotografia.
Per capire così, ad esempio, perchè nei livelli ci sono i numeri da 0 a 255 o perchè è diverso lavorare a 8 o a 16 bit.
Secondo la tua visione non servirebbe allora neanche conoscere la teoria del colore... Secondo me si, anche se non bisogna certo scrivere trattati di fisica ottica.


Diciamo secondo la tua visione della mia visione, perché non ho mai scritto né pensato una cosa del genere. Certo che è importante saperne di bit ecc. Cioè è importante sapere cosa comporta un'impostazione piuttosto che un'altra, ma non per questo occorre saperne di teoria dei segnali e trasformata di Fourier (cose di cui ignoro totalmente il significato). Sapere cosa sono i colori primari, secondari, complementari, saturazione, tinta, luminanosità e tutti i tipi di contrasto è fondamentale e utile a livello pratico. Ma è indispensabile sapere qual è la frequenza del rosso e quale quella del blu per scattare una fotografia? E sapere come funziona all'interno il pixel del mio monitor?

Non confondiamo la tecnologia con l'ingegneria. Mettiamo che io conosca le prestazioni e i vantaggi di un CCD rispetto a un CMOS (e viceversa). Sarò sicuramente in grado di scegliere meglio una fotocamera, ma poi come funziona nello specifico il sensore, come viene raccolta la luce, come viene convertito e inviato il segnale al processore, ecc ecc. mi serve davvero?
Dopo aver compreso le differenze tecniche e di resa ho comprato un pannello IPS perchè più adatto alla fotografia di un TN. Mi basta questo. Sapere in quale modo mi dia un angolo di visione maggiore davvero non mi torna utile in alcun modo.
Uso il pc per fare tante cose eppure non vedo utilità, nei miei capi applicativi, di sapere com'è fatto il processore e come comunica con gli altri componenti. Se devo ottimizzare qualcosa trovo una guida, magari cerco di capirne il principio, ma non ho interesse e vantaggi ad approfondire cosa sono il northbridge e il southbridge.

Per concludere il papiro, io non contesto l'argomento del topic, sono solo scettico sul fatto che un certo grado di approfondimento specifico sia davvero utile, se non fondamentale, come (mi) sembra che dica tu e non solo.

@ Memez: per quanto mi riguarda non c'è polemica. Solo uno scambio di opinioni sul proprio modo di vedere la fotografia (o qualsiasi altro campo) e ciò che è utile saperne. Non mi pare una discussione inutile.
alvisecrovato
Ciao Clau_s,
direi che siamo d'accordo sul significato del sapere come è fatto.
La mia prima risposta alquanto piccata - e ipoteticamente per certi versi un po' esagerata - era riferita all'inesistenza di argomenti di chi aveva precedentemente risposto al nostro interrogatore in maniera facilona e un po' antipatica.
Tanto più che siamo d'accordo, credo, che sapere come sia fatto un sensore e quindi come e perchè funzioni sia importante in fotografia digitale.
L'autore del topic voleva solo sapere questo e io lo trovo sacrosanto.

Quindi, concludendo quello che per me non era affatto una polemica, ribadisco che credo sia importante conoscere A FONDO lo strumento che si usa, colori, racchette, motori e sensori, fermo restando che certamente lo strumento lo devo usare, e non costruirlo.

Un saluto
pes084k1
QUOTE(BeSigma @ Jan 7 2013, 04:08 PM) *
finalmente qualcuno risponde senza polemiche smile.gif

Mi accoda con ulteriori precisazioni...

1) Il fotosito è la zona che contiene il singolo fotodiodo, più grande di esso per via di microingombri elettronici e di vario genere (come le microlenti poste sopra il fotodiodo)....
Quando riduci l'immagine, alcune fotocamere avanzate, accoppiano elettricamente il valore acquisito dal fotodiodo simulando un fotodiodo di dimensioni maggiori (pixelbinning), questo procedimento riduce la dimensione di immagine ma più dare risultati in termini di sensibilità e resa....

2) in termini tecnici non c'è differenza tangibile tra il pixel e il fotodiodo se l'immagine è a piena dimensione, quando riduci un pixel a video viene composto da più fotodiodi...
Come ti hanno già detto un fotodiodo viene filtrato per un solo colore, questo in effetti riduce la reale risoluzione della macchina perchè alcuni sono frutti di un calcolo (interpolazione)...
Esiste un sensore (Foveon) che per ogni fotosito (quindi area dove si posizione il fotodiodo) ha tre fotodiodi sovrapposti, ognuno percepisce un singolo colore, la sovrapposizione degli stessi rende un colore naturale non ottenuto da interpolazione... questo consente anche di eliminare il filtro antialising ed aumentare la nitidezza dell'immagine anche a risoluzioni inferiori...

3) Come già detto nelle matrici bayer (sensori tradizionali) ogni fotosito contiene un solo fotodiodo filtrato. Altri sensori hanno soluzioni differenti (vedi Foveon o Super CCD fuji varia versioni).

P.S. la macchina lavora realmente a piena risoluzione e con valori reali solo in B&N in quanto in raltà il sensore legge una quantità "di luce" non esattamente il suo colore e sfumatura.... vedi case come Kodak, Leica, Canon, Sigma che offrono sensori "monochrome".... rese ottime sul B&N ma immagini non convertibili a colori....

Spero di non aver generato un putiferio....

p.p.s. anni fà la mia maestra di 5° elementare mi disse..... "studia perchè la conoscenza ti renderà libero"...... poche volte in vita mia mi hanno detto qualcosa di così vero!!!!


Nessuno parla del problema del demosaicing del reticolo di Bayer e delle intrinseche limitazioni dirisoluzione su segnali colorati, pattern angolati e anche B/N in generale.

A presto telefono.gif

Elio
Paolo Rabini
QUOTE(pes084k1 @ Jan 7 2013, 09:45 PM) *
Nessuno parla del problema del demosaicing del reticolo di Bayer e delle intrinseche limitazioni dirisoluzione su segnali colorati, pattern angolati e anche B/N in generale.

A presto telefono.gif

Elio


smile.gif
per fortuna! non facevano parte delle tre domande iniziali che erano formulate in modo molto preciso.
biggrin.gif
Paolo
BeSigma
QUOTE(pes084k1 @ Jan 7 2013, 09:45 PM) *
Nessuno parla del problema del demosaicing del reticolo di Bayer e delle intrinseche limitazioni dirisoluzione su segnali colorati, pattern angolati e anche B/N in generale.

A presto telefono.gif

Elio


in effetti ho parlato di filtro antialising e di calcolo sul bayer dando un sacco di cose per scontato....
Però i problemi legati ad un sensore digitale sono molto ampi.... andiamo dal "moire" al "blooming" passando per "purple fringe" etc etc..... io credo che l'autore delle richieste volesse solo delucidazioni sulla risoluzione in effetti....

Se poi si vuol parlere di tutte queste cose per me va bene, ma meglio che inizi qualcuno più preparato di me smile.gif
urek
QUOTE(alvisecrovato @ Jan 7 2013, 09:36 PM) *
Ciao Clau_s,
direi che siamo d'accordo sul significato del sapere come è fatto.
La mia prima risposta alquanto piccata - e ipoteticamente per certi versi un po' esagerata - era riferita all'inesistenza di argomenti di chi aveva precedentemente risposto al nostro interrogatore in maniera facilona e un po' antipatica.
Tanto più che siamo d'accordo, credo, che sapere come sia fatto un sensore e quindi come e perchè funzioni sia importante in fotografia digitale.
L'autore del topic voleva solo sapere questo e io lo trovo sacrosanto.

Quindi, concludendo quello che per me non era affatto una polemica, ribadisco che credo sia importante conoscere A FONDO lo strumento che si usa, colori, racchette, motori e sensori, fermo restando che certamente lo strumento lo devo usare, e non costruirlo.
Vi ringrazio tutti per le risposte che mi avete dato. La polemina , in fondo,non deve essere intesa solo in senso negativo in quanto è di stimolo alla discussione.
Grazie ancora.
Un saluto

Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.