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Giorgio Baruffi
chi non ha mai vissuto dei momenti di vera e propria disperazione?

per un motivo o per l'altro c'è chi è riuscito a non lasciarsi prendere dallo sconforto e chi invece ha deciso di farla finita...

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chi ci ha solo provato e non ha avuto il coraggio di arrivare in fondo, aggiungendo così disperazione a disperazione...


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Maledetta disperazione
che hai imprigionato questa vita mia
di dolore e di tristezze
che riempiono ora la solitudine
di amarezze.

Maledetta disperarazione
che non mi lasci svanire
nell'essenza del sospiro
che l'anima ha.

Maledetta disperazione
che solo mi lasci
un sapore amaro in bocca,
per l'inutilità di questo corpo
incapace di vivere una giornata in più.


Maribel Espinoza
Massimiliano Piatti
Molto profondo.......
Purtroppo tocca un tema che oggi è di attualitá.

Massi
Giorgio Baruffi
QUOTE(Massimiliano Piatti @ Oct 18 2012, 08:53 PM) *
Molto profondo.......
Purtroppo tocca un tema che oggi è di attualitá.

Massi


grazie Massi...

ho cercato davvero di andare in profondità, mi è capitata Silvia che è molto brava ad interpretare le situazioni alle quali la metto di fronte e ne ho approfittato...

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mauriziomaestri
Giorgio, la prima e la seconda sono efficacissime, mi sarebbero bastate quelle, sviluppando più fotogrammi si entra maggiormente nel racconto labirintico di una psiche fuori controllo o di un mondo che ha mille rivoli da rappresentare.
Bene la scelta del bianconero.
La terza è di difficile lettura, la pistola è impastata nelle fronde degli alberi, non si capisce bene il gesto che se la sta puntanto alla tempia, questa terza la sostituirei con la quarta che riprende lo stesso grido di disperazione e raffigura il prima di un momento topico (cosa fa con quella pistola? Se la punta addosso o la punta contro qualcun altro?).
La quarta a mio avviso è la migliore presa come singola fotografia, braccia incrociate = segno di chiusura, intensissima l'espressione, bel punto di ripresa.
L'ultima è la più difficile da capire per me. Forse è l'accostamento pistola scarpa che non mi piace, forse è la pistola puntata verso l'osservatore che fa svanire il dubbio della foto prima (la risposta è: non se la punta addosso, la punta verso... un altro motivo per eliminare la terza data l'incongruenza).
Ultima cosa: le inquadrature, figura intera, particolare, piano americano, piano americano, figura intera.
E' un po' uno zigzagare formale o semplicemente non ho capito io ?(mooolto più probabile!!!!).

Ps. Ho riletto il mio commento, nonostante le domande che ti pongo, non si capisce che il lavoro mi piace. Quindi lo esplicito con questo messaggio!
Ciao.
Giorgio Baruffi
Aahhh che belle parole, grazie Maurizio!!

La terza, dopo le tue attente osservazioni, la eliminerei anche io, come sempre "less is more"... la scelta delle inquadrature è data dalla mia volontà di rendere maggiormente dinamica al visione dell'insieme, tutto qui, mentre invece l'ultima dovrebbe rappresentare l'abbandono anche del gesto estremo, siamo talmente esausti a volte che non riusciamo nemmeno a compiere un atto definitivo... forse potevo non far puntare la pistola verso l'osservatore, non ci avevo pensato...

ancora mille grazie per il passaggio così costruttivo!!

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