QUOTE(klain @ Aug 17 2012, 08:26 AM)
Esatto...il 18-200 si cita per omologia, ma il consiglio è richiesto per una scelta tra 28-300 e 70-300.
Ora, premesso che , la dove
non ci si imponga limiti di spesa, ognuno è contento con le ottiche che ha (altrimenti le sostituirebbe), ritengo sia più utile dire "...credo PERSONALMENTE sia meglio questo o meglio quest'altro" nel caso in cui si abbia avuto modo di fare dei confronti diretti, personali, e per il tempo sufficiente a conoscere entrambe le ottiche di cui si parla, piuttosto che per sentito dire o aver letto....
E ciò lo dico senza alcun riferimento diretto o indiretto a nessuno, ma solo per sottolineare un approccio che spesso viene usato con un po di leggerezza.
Chi chiede un consiglio confrontando degli oggetti, penso, spesso si è già documentato leggendo opinioni e caratteristiche tecniche: sulla carta il 70-300 avendo una escursione più breve
SEMBREREBBE avvantaggiato, nella realtà....mmmmm.....
Un in bocca al lupo a SIZONZI per la sua scelta !
Il tuo discorso è assolutamente corretto !
Mi piace (io sono antico, ahimè) ripercorrendo un po' di storia del nostro fantastico hobby, tornare con il pensiero a qualche decennio or sono.
Ai tempi dell'argentico puro (mi verrebbe da dire le guerre puniche, ma bastano i tempi di Blow up - Antonioni, 1966 ... ). All'epoca :
NON ESISTEVANO GLI ZOOM.
NON ESISTEVA L'ABITUDINE DI OFFRIRE PIU' OBIETTIVI IN BUNDLE
LE MACCHINE (35 mm) ERANO IN GENERE VENDUTE CON IL COSIDDETTO "NORMALE" (intorno ai 50 mm), (si parla di Asahi Pentax Spotmatic, Canon, Petri, Minolta, Miranda, Topcon e di tutte le tedesche.
NIKON fin dagli anni '60 rappresentò una eccezione perchè aveva a listino separato i corpi macchina e gli obiettivi (personalmente, all'epoca optai per una F Photomic con un 35 ed un 105.)
Quando, timidamente, apparvero i primi zoom, questo tipo di ottica fu accolto con estremo scetticismo e molte critiche dai puristi del'epoca.
Poi i miglioramenti tecnico produttivi consentirono anche a queste comode lenti una valenza qualitativa assolutamente accettabile, in escursioni sempre maggiori, fino ad arrivare a codesti autentici mostri che consentono una "fisarmonica" superiore ai 10x.
Ora, considerando ammissibile una resa DIGNITOSA, al di fuori di esigenze professionali o di paranoie tipiche di noi appassionati, la produzione moderna delle principali case sta in limiti di completa accettabilità.
Possono allora giocare un ruolo non indifferente elementi del tutto estranei alla tecnica : comodità di portare con sè un unico obbiettivo, eventuali difficoltà, scomodità o rischi a sostituire l'ottica in corso d'opera, e via dicendo.
Anche questi, a mio avviso, sono elementi da tenere in onesta considerazione, soprattutto in nome del "sensus qui communis dicitur"
Ciao a tutti e scusatemi per la malinconia dei ricordi