QUOTE(Francesco Martini @ Nov 26 2012, 09:24 PM)
Giusto!!!!!
Ma, oltretutto mi chiedo:
come si puo' permettere un giudice, e chi li da il potere di farlo, di
prendere decisioni cosi' grandi da togliere il lavoro a mezza citta'?????????
e piu' non dico...
Francesco Martini
Si vede che non avete mai avuto a che fare con fabbriche, soprattutto quelle metalmeccaniche.
Da oltre trenta anni esistono delle leggi per la salvaguardia della salute del lavoratore e dell'ambiente circostante e sulla sicurezza nell'ambiente lavorativo.
Sono esistiti anche per tantissimi anni contributi statali, o facilitazioni, per gli adeguamenti alle varie normative che man mano venivano emanate (anche dall'Europa); ma bisognava anche investirci qualcosa dalla propria tasca, oltre a metterci la volontà di farlo.
La stragrande maggioranza dei piccoli imprenditori lo ha fatto.
Ma i "prenditori", quelli che sono come gli avvoltoi, e che nei loro occhi e nella loro mente esiste solo il segno del $ o dell'€, approfittando del loro potere e delle coperture politiche, mascherandosi dietro il fatto che "danno da mangiare a migliaia di persone" non lo hanno mai fatto, sfruttando al massimo le strutture, gli impianti e le risorse umane, con la complicità di buona parte dei sindacati e di tutte le strutture addette ai controlli, che hanno taciuto per decenni, accontentandosi di incassare le quote di iscrizione degli operai e di pensare alle loro "future" carriere politiche (i sindacalisti) e prendendo "regali" tutti gli altri.
Era sufficiente trovare uno pseudo-specialista che certificasse su di un pezzo di carta, l'incertificabile, consegnarlo ai responsabili dei controlli, e tutto filava liscio.
Sono in pensione da circa 15 anni, ero Direttore di uno stabilimento metalmeccanco con 85 dipendenti e ricordo che già verso la fine degli anni 80 "costrinsi" il CDA della mia Azienda a deliberare le risorse economiche necessarie per iniziare un percorso che ci avrebbe portato, nel giro di pochi anni, a rispettare tutte o quasi le nuove normative che erano state emanate per il rispetto degli ambienti di lavoro e dell'ambiente esterno.
Nello stesso periodo ero in contatto con dei Dirigenti dell'Ilva, che in seguito alla famosa privatizzazione, fu dallo Stato quasi regalata ai Riva.
Ebbene, mentre la mia piccola azienda, penava e arrancava per continuare a produrre e contemporaneamente modificare ed adeguare gli impianti (aspirazioni-abbattimenti ecc.), questi mega-dirigenti mi prendevano anche in giro; a loro nessuno avrebbe mai detto niente, quindi non hanno posto in essere nessun tipo di adeguamento e, ve lo posso assicurare, lo si vedeva fisicamente, all'interno ed all'esterno dello stabilimento di Taranto.
Tutto questo è stato "tollerato" per quasi trenta anni; prima poteva anche essere accetabile perchè le conoscenze scientifiche erano scarse sull'argometo e la legislazione era molto carente ma ora no.
Anzi credo che la Magistratura abbia perso troppo tempo e nel frattempo troppa gente, per non parlare dell'ambiente, ha havuto seri danni.
Forse la Magistratura ha aspettato che in Italia vi fosse un cambiamento ............d'aria; negli ultimi venti anni, con l'aria che tirava, difficilmente avrebbe potuto farlo.
Quello che hanno fatto ieri (i dirigenti dell'Ilva) è solo un ricatto, e come tale va trattato. Non hanno nessuna scusante.
La galera è veramente poco.
Scusate lo sfogo, ma 15 anni non sono bastati per far passare l'inca.zzatura.
Saluti
Franco