Sono un fotoamatore con una curiosità rivolta a tutti i professionisti:
Come e perchè avete iniziato la professione di fotografo? Cioè, qual'è stata la goccia che vi ha fatto nascere il pensiero "apro la partita iva"?
Con quali effettive capacità avete cominciato? Eravate già dei maestri quando avete aperto l'attività o semplicemente la passione, seguita da un minimo di capacità, vi ha fatto "tentare" di poter campare con le vostre foto?
Sono molto curioso e mi farebbe piacere se risponderete in tanti!

Marvin bella curiosità; anche io da amatore voglio vedere cosa emerge...

Una discussione molto simile puoi trovarla qui:

COME HO INIZIATO

Intanto che aspetti i vari racconti, puoi leggerti questo, no?Non ci sono solo i Fotografi professionisti...

Ciao,
Luca

Grazie. Molto interessante...
Quello che cerco però è più che altro la storia dei professionisti...Cosa li ha spinti a farne della passione un lavoro? Rimane la passione o diventa solo lavoro?

Ti dirò la mia:
mi sono arruolato volontario in aeronautica a 18 anni con qualche spintarella mi sono fatto inserire tra gli allievi fotografi. Ho fatto 9 mesi di scuola militare alla reggia di Caserta più 3 mesi di fototecnico a Fiumicino dopodichè reparto,l'allora 2 stormo caccia bombardieri ricognitori a Treviso dove per mia scelta facevo tutti i servizi di reportage della base. Da allora la passione è rimasta e per me è il miglior lavoro del mondo ed essendo anche esperto per passione di computer con il digitale per me è una pacchia.

Ad maiora

Bello!
Immagino che tu abbia un bellissimo archivio fotografico allora! Ma per fare le foto all'esercito, compresi giuramenti e manifestazioni, bisogna essere arruolati o ci può anche andare un libero professionista?Ci sono dei numeri chiusi per questo genere di foto?
Grazie ciao

Al mio giuramento a Sabaudia (diversi anni fa... sob!) c'era un libero professionista di Sabaudia.
Non so com'é nelle altre caserme ma penso che basta fare domanda (e penso già che sono tutti posti occupati da tempo )

Vedi Marvin, c'è un equivoco di fondo quando ci si fa questa domanda.

Sarebbe più giusto chiedersi: "Rimane un divertimento o diventa solo lavoro?"
La passione non è necessariamente divertimento.

Il poter trasformare in un mestiere la propria passione, è una delle più grandi fortune che possano capitare ad un essere umano.

Certo, cambia l'approccio mentale, cambia il metodo di lavoro, ma la Passione rimane intatta e inossidabile. Non potrebbe essere altrimenti.

Per un fotoamatore il divertimento è indispensabile.
Per un professionista no. Anzi un professionista dev'essere in grado di operare sempre ai massimi livelli sia quando ne ha voglia, sia quando non ne ha.
Sia quando si diverte (capita qualche volta), sia quando non si diverte (quasi sempre).

Insomma, forse non ci si diverte più così tanto, ma se non si è supportati da una sconfinata passione, si fa poca strada.

Di foto quando ero militare ne ho una sola ma per entrare nelle caserme o simili per fare foto è meglio avere degli agganci.
Riguardo al binomio lavoro-passione per me sono la stessa cosa,la mattina l'andare a lavorare non mi pesa e faccio spesso più di quanto dovrei in quanto lavorando in digitale unisco le due passioni:fotografia e computer. Diverse volte faccio le ore piccole ma non mi pesa e quando vado a letto ci vado soddisfatto, certo di aver fatto del mio meglio.
Poi ci sono gli inconvenienti,tipo la foto più importante con il back focus e allora ti inc***zi di brutto ma lo fai perchè ci tenevi a fare tutto perfetto e invece ......
Per fare il fotografo occorre una gran inventiva e se non hai la passione che ti spinge è meglio cambiare mestiere.

Scusate se sono stato prolisso.

Ad maiora

Franco

La mia interpretazione a queste parole:
"Chi parla è un saggio con molta esperienza"