Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > COMMUNITY ACTIVITIES > NIKON SUSHI BAR
lub
Sottoscrivo quanto segnalato dall'amico che confrontando due obiettivi, lamentava un campo molto differente a parita di focale impostata.
A me è capitata la stessa cosa mentre provavo due obiettivi sulla D70, il sigma 18-200 e un vecchio tamron 28-200. A brevi distanze tra obiettivo e soggetto, il primo fornisce angoli di campo estremamente più ampi sulle focali lunghe, intorno al 30% in più, il che significa che lavorando in queste condizioni non si dispone di un 18-200 ma di un 18-135. La foto allegata mostra ombreggiato il campo del 18-200 con il "crop" centrale che rappresenta il campo del Tamron 28-200 impostato sulla medesima focale. La differenza è abissale. Il fatto va via via attenuandosi procedendo verso infinito ma la focale equivalente 300 mm viene sfiorata solo quando si fotografano dettagli molto lontani (oltre i 200 metri).
Mi sono dato anche una spiegazione: il sigma 18-200 è incredibilmente compatto e l'accomodamento in realtà è un trucco: pittosto che regolare la distanza posteriore viene variato lo schema ottico, considerato anche che il vetro è stato progettato per mettere a fuoco a distanze quasi da macrofotografia. Si può così verificare il paradosso che ci sia un range di distanze obiettivo-soggetto nel quale allontanandosi dal soggetto il rapporto di riproduzione non varia affatto.
Pur comprendendo che si tratta di obiettivi di dimensioni molto compatte, con schemi complessi e ottimizzati, e pur convenendo col fatto che la focale massima la si utilizza soprattutto nella fotografia all'infinito, mi domando ugualmente perchè il costruttore, nello scarno manualetto. continua a inserire consigli su come montare il paraluce o quando pulire le lenti e non allega invece un bel grafico esplicativo nel quale si evidenzi che le focali effettive di lavoro dipendono in modo considerevole dalle distanze di messa a fuoco.
Vi prego anche, se avete un ritaglio di tempo e lo stesso obiettivo, di verificare se ad esempio gli esemplari in vostro possesso sono afflitti dallo stesso problema. Non vorrei che sulla mia D70 stessi usando qualcosa di rotto o difettoso.
Grazie e salutoni.
enrico1974
Se ho capito bene stai dicendo che variano la distanza di messa a fuoco varia la lunghezza focale dell'obiettivo?
giannizadra
La lunghezza focale dichiarata per le ottiche è convenzionalmente "misurata" all'infinito: spesso è arrotondata per eccesso (focale max.) e per difetto (focale min.) e non corrisponde nemmeno a quella.
Per quanto segnali, nulla di nuovo sotto il sole.. wink.gif

PS. Sposto in "Sushi bar"
lub
QUOTE
Se ho capito bene stai dicendo che variano la distanza di messa a fuoco varia la lunghezza focale dell'obiettivo?


Esattamente e non di poco. Sono fiducioso sul fatto che per tutti sia chiaro che il "crop factor" non c'entra niente.
Sta di fatto che, come ha giustamente ribadito GianniZadra, se si conviene di stabilire all'infinito la focale degli obiettivi, uno si aspetta piccole differenze e non macroscopiche difformità. Ripeto: già il fatto che pochi se ne accorgono indica che all'utente è in genere sufficiente ciò che l'industria gli mette a disposizione.
Ma per me che volevo usare questo vetro per la fotogrammetria sono dolori...

Grazie.
Luciano
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.