m.

ciao Marco


mi piace particolarmente la compo.
una specie di raggera che si interrompe sul terzo inferiore
linee orizzontali sopra e verticali sotto!
e l'immagine risulta ben bilanciata tra pieni e vuoti
ottima la conversione, come sempre
a parte una schiaritura (credo) sull'ultimo paio di gambe in basso a destra.

...faccio un po' fatica ad associare la citta'...sembrano piu' scatole!
ma lo schieramente delle persone e' comunque efficace!

forse sono io che non colgo il concetto...aspetto i prossimi interventi per capirne di piu'!

ciao

Bianca

Quoto Bianca.
Nell'insieme seppur estremamente confusionaria la foto è intrigante.
La raggiera non è centrata e soffre della curvatura del grandangolare, poco leggibile ma ...

Il concetto ... uno con il casco, uno con le scarpe bianche ... un sacco di elementi ... che però a mio avviso non portano a nulla.

Raffa

Eh....anch'io faccio fatica, sarà anche perché ho riconosciuto il luogo e diventa ancora più difficile trasformare il significato originale conoscendolo.....troppo distante da quello negativo a cui il titolo allude. La foto è bella ma il conceptual non lo trovo, è vero che le scatole possono sembrare gli isolati di una città, in fondo sono città perché quelle scatole nella realtà rappresentano individui, che compongono la città, ma il titolo rimanda troppo al film di Rosi e le persone raffigurate nella foto non evocano quelle faccende di potere e speculazione, per me.

Ciao
Ilaria

P.s.: Pensa che volevo farci anche io un conceptual su questa installazione, l'avrei intitolata Ricordati di me, ma poi ho pensato che avrei dovuto mettere per forza qualche parola di accompagnamento per spiegare veramente di cosa si trattasse, per non farle sembrare delle piccole bare, e allora ho lasciato perdere.

Potrebbe esserci la postura degli individui, a comunicare un senso di "forza" che non sempre si pone dal lato giusto.
La raggiera, intesa come una rete a maglie più o meno fitte che blocca, costringe, sottomette la "città" sullo sfondo.

Il B/N dovrebbe conferire maggiore drammaticità al contesto fotografico.

I volti che si intravedono, ma di cui non si riescono a definire i contorni, possono alludere ad una serie di personaggi che, nell'ombra, governano con piglio criminale il resto della popolazione, costretta a vivere ordinatamente entro certe regole, a volte imposte con rigidità.


Associazione tra titolo e immagine, a mio modestissimo parere, portano a questa considerazione.

Buonasera
Alkemenes ha individuato quella che era quella che era la mia visione dell'immagine proposta
quattro ombre minacciose (una delle quali è il sottoscritto) incombono su un reticolo di scatole/edifici ingabbiati da un cielo reticolato mi hanno ricordato il titolo del famoso film di rosi ...
ma forse sono stato troppo condizionato dal triste evento di sabato scorso ed il messaggio non è arrivato a tutti...

forse, più semplicemente propongo foto border line di categoria, qua come altrove: me ne scuso...
forse mi ci vorrebbe una categoria a parte la GeomerticConceptStreeReport

@bianca: grazie per la attenta disamina
@raffa: mannaggia la mancata simmetria mi spiace particolarmente, ma nessuno indossava il casco
@ilar: si è l'istallazione al MUDI le scatole contengono gli effetti personali dei bambini lasciati in un mese, ma questo lo può sapere solo chi ha visitato la mostra e non c'entra con quello che volevo comunicare
@alkemenes: proverò a drammatizzare ulteriormente il bienne, grazie pure a te

m.

No no... "il B/N dovrebbe conferire maggiore drammaticità", non era per dire che devi esasperare il B/N (come da regola, non entro mai nel merito tecnico delle foto, e non ne avrei nemmeno la capacità e le conoscenze). Dicevo che se la foto fosse stata fatta a colori non avrebbe avuto la stessa forza.

E' già un bello scatto concettuale così, per come lo vedo io.
Per me esistono vari tipi di fotografia, quella commerciale, politica, documentale, artistica... ecc.

E non tutte hanno la perfezione delle luci, delle esposizioni, della MaF... dipende da quello che si vuole comunicare.

Pensa, anche la "pendenza", a volte, ha il suo effetto: un'immagine troppo dritta potrebbe non comunicare quel senso di "sbagliato" che si vuole ottenere.