Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > PRIMI PASSI
gian189
Ciao ragazzi,
questa foto vorrebbe essere un conceptual ma è la prima volta che mi cimento in questo genere di foto per cui forse è più corretto inserire qui in primi passi.

In una giornata di maltempo in cui sembra non esserci nulla da fare l'unica è sfogliare vecchie fotografie immergendosi in dolci ricordi:)

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 1 MB

Nikon D7000
50 mm f/1.8 g

priorità diaframmi
f/2 1/50 sec. mano libera ISO 400
sovraesposta +1 e poi recuperata in pp
luce naturale proveniente dall'alto e dal lato, giornata nuvolosa.

Ho voluto fare uno scatto limitato all'essenziale senza altri elementi al di fuori dell'album;
ho preso il fuoco sulla foto ma allo stesso tempo non l'ho voluta specificare troppo in quanto non è la foto in sè che mi interessava quanto l'idea del ricordo che la foto e l'album più in generale poteva trasmettere. Ho dato poca profondità di campo e ho usato il bn per cercare di rendere una dimensione non fisica ossia quella della memoria e dei ricordi.
cosa ne pensate?

ciao
gian189
Fabio Chiappara
QUOTE(gian189 @ Nov 7 2011, 03:45 PM) *
Ciao ragazzi,
questa foto vorrebbe essere un conceptual ma è la prima volta che mi cimento in questo genere di foto per cui forse è più corretto inserire qui in primi passi.

In una giornata di maltempo in cui sembra non esserci nulla da fare l'unica è sfogliare vecchie fotografie immergendosi in dolci ricordi:)

Ingrandimento full detail : 1 MB

Nikon D7000
50 mm f/1.8 g

priorità diaframmi
f/2 1/50 sec. mano libera ISO 400
sovraesposta +1 e poi recuperata in pp
luce naturale proveniente dall'alto e dal lato, giornata nuvolosa.

Ho voluto fare uno scatto limitato all'essenziale senza altri elementi al di fuori dell'album;
ho preso il fuoco sulla foto ma allo stesso tempo non l'ho voluta specificare troppo in quanto non è la foto in sè che mi interessava quanto l'idea del ricordo che la foto e l'album più in generale poteva trasmettere. Ho dato poca profondità di campo e ho usato il bn per cercare di rendere una dimensione non fisica ossia quella della memoria e dei ricordi.
cosa ne pensate?

ciao
gian189


Ciao,
solo una parola.

Complimenti!!!

Fabio
Mauro Va
Una bella foto Gian, veramente.................un ottimo B/N..e..un ottimo conceptual,.........................

magari lasciando a chi vede la foto di raccontarla..........

ricordati il vecchio adagio: foto raccontata foto sbagliata , non sempre ci azzecca, ma spesso
ci và vicino

................ a te il compito di rappresentare in qualche modo la giornata di maltempo,...............

ma queste sono considerazioni personali, la foto può funzionare anche così....

ciao Mauro
PAS
Ciao gian189
E’ una buona foto, ma....
...siccome devo fare il rompi...ti dico cosa farei per migliorare un po’ tecnica ed espressività:

Il tipo di foto è assimilabile ad uno still life, dove occorre curare ogni particolare.
Iniziamo con la superficie su cui è appoggiato l’album: traslucida non va bene. C’è quel riflesso accennato che disturba.
Un riflesso o è voluto, ben evidente e gestito come parte del progetto fotografico oppure è meglio che non ci sia.
La superficie del tavolo si interrompe alla fine dell’album, confondendosi con il suo contorno, anche questo è meglio evitarlo. Come è meglio evitare quella sagoma estranea nell’angolo in alto a sinistra.
Quindi: superficie opaca, omogenea e di ampiezza tale da essere completamente compresa nell’inquadratura, senza interruzioni. In questo modo l’attenzione dell’osservatore viene catturata SOLO dal libro.
Altro aspetto: il punto di ripresa. Desiderando una focalizzazione selettiva hai giustamente aperto il diaframma, ma il punto di ripresa è troppo basso. Risultano più evidenti le coste del libro sfocate che non il suo contenuto a fuoco. Occorre scattare con la fotocamera leggermente più alta in modo che le foto focalizzate sulla pagina dell’album siano più evidenti e magari avvicinandosi per avere maggiore efficacia nella focalizzazione selettiva.
Anche per questo genere di foto è bene provare, provare e provare e valutare ogni volta il risultato.

Alle prossime
Valerio
gian189
Ciao ragazzi,
grazie mille per i vostri commenti:)

Mauro è che non mi ero mai cimentato in questo genere di foto sinora per cui non mi è chiaro se il conceptual deve essere il mio, se ognuno ci trova un proprio conceptual o se in una foto fatta veramente bene tutti ci trovano lo stesso conceptual:)... probabilmente è la terza e quindi farò mio il tuo adagio.

Valerio grazie per "dover" fare il rompi... non potevi soprassedere per una volta:)...scherzo. Grazie perchè è proprio dalle osservazioni che uno poi capisce le cose soprattutto poi quando ci si muove su un terreno non familiare come per me in questo caso.

Ti posso "rompere" anche io con qualche domanda giusto per romperci a vicenda:)

qte
Il tipo di foto è assimilabile ad uno still life, dove occorre curare ogni particolare.
uqte
Questo non l'avevo considerato, nel senso che ero partito da un punto di vista più immateriale se vogliamo. Cioè non mi è familiare nemmeno lo still life sia chiaro ma secondo te lo still life non va in contrasto con qualcosa che voglia essere un conceptual. Cioè lo still life non riporta in un certo senso alla fisicità dell'oggetto?

qte
Un riflesso o è voluto, ben evidente e gestito come parte del progetto fotografico oppure è meglio che non ci sia.
La superficie del tavolo si interrompe alla fine dell’album, confondendosi con il suo contorno, anche questo è meglio evitarlo. Come è meglio evitare quella sagoma estranea nell’angolo in alto a sinistra.
Quindi: superficie opaca, omogenea e di ampiezza tale da essere completamente compresa nell’inquadratura, senza interruzioni. In questo modo l’attenzione dell’osservatore viene catturata SOLO dal libro.
uqte

Ci sono sulla questione del riflesso che in questo caso non è voluto.
Quando dici invece che la superficie del tavolo si interrompe alla fine dell'album intendi lo spazio alle spalle dell'album? In effetti un po' di spazio c'è ma la poca profondità di campo e il punto di ripresa ingannano.
Comunque ero in una situazione particolare perchè in realtà il tavolo è lo scalino alla base di una scala posta sotto un lucernaio, da qui la scelta del posto mi ha imposto (scusa il gioco di parole) dei vincoli.

qte
Altro aspetto: il punto di ripresa. Desiderando una focalizzazione selettiva hai giustamente aperto il diaframma, ma il punto di ripresa è troppo basso. Risultano più evidenti le coste del libro sfocate che non il suo contenuto a fuoco. Occorre scattare con la fotocamera leggermente più alta in modo che le foto focalizzate sulla pagina dell’album siano più evidenti e magari avvicinandosi per avere maggiore efficacia nella focalizzazione selettiva.
uqte

Secondo te alzando la fotocamera non si corre però il rischio di schiacciare troppo l'oggetto?
Inoltre il rendere più evidente la foto non rischia di spostare l'attenzione più sull'immagine della foto stessa che sul concetto di "ricordi" dato dall'album di fotografie nel suo complesso?
Le coste dell'album con qualche foglio che esce mi sono sembrate un elemento per rendere l'idea di un oggetto utilizzato, sfogliato più volte e quindi del tempo che è passato. Allo stesso tempo la poca profondità di campo sfuma un po' l'oggetto stesso in modo da attenuarne la fisicità intrinseca. Da qui anche la scelta dell'angolo di ripresa...

Cioè come fare a rappresentare l'essenza dell'oggetto senza rimanere intrappolati nella sua fisicità?

Come dici tu bisogna provare provare provare:) un Grazie sincero per i tuoi spunti
ciao
gian189
Mauro Va
QUOTE(gian189 @ Nov 8 2011, 05:38 PM) *
Mauro è che non mi ero mai cimentato in questo genere di foto sinora per cui non mi è chiaro se il conceptual deve essere il mio, se ognuno ci trova un proprio conceptual o se in una foto fatta veramente bene tutti ci trovano lo stesso conceptual:)... probabilmente è la terza e quindi farò mio il tuo adagio.

gian189


..se ti interessa il Conceptual, freguenta la sezione e leggiti le linee guida..............

l'importante è partecipare
Ciao Mauro
gian189
Ciao Mauro,
in effetti l'idea della foto mi era venuta proprio a seguito delle linee guida di quella sessione lette la settimana scorsa. Non mi sono mai cimentato con questo genere di foto, ma visto che causa avverse condimeteo ero bloccato in casa ho pensato di provarci.
Visto che era la prima volta ho preferito metterla qui perchè non sapevo se poteva essere adeguata come conceptual, insomma se era un conceptual o un mezzo inguacchio:) (salvo che poi forse è difficile racchiudere le foto in categorie, ma per esigenze pratiche è pur giusto farlo).

ciao
gian189
PAS
QUOTE(gian189 @ Nov 8 2011, 05:38 PM) *
qte
Il tipo di foto è assimilabile ad uno still life, dove occorre curare ogni particolare.
uqte
Questo non l'avevo considerato, nel senso che ero partito da un punto di vista più immateriale se vogliamo. Cioè non mi è familiare nemmeno lo still life sia chiaro ma secondo te lo still life non va in contrasto con qualcosa che voglia essere un conceptual. Cioè lo still life non riporta in un certo senso alla fisicità dell'oggetto?

Beh, still life e conceptual non le vedo mutuamente esclusive. Il primo è più riferito alla tecnica di esecuzione, il secondo all’espressività. Tanto per fare un parallelo con la pittura: molti dipinti di Morandi sono nature morte (still life) ma hanno una fortissima carica espressiva (conceptual).


qte
Un riflesso o è voluto, ben evidente e gestito come parte del progetto fotografico oppure è meglio che non ci sia.
La superficie del tavolo si interrompe alla fine dell’album, confondendosi con il suo contorno, anche questo è meglio evitarlo. Come è meglio evitare quella sagoma estranea nell’angolo in alto a sinistra.
Quindi: superficie opaca, omogenea e di ampiezza tale da essere completamente compresa nell’inquadratura, senza interruzioni. In questo modo l’attenzione dell’osservatore viene catturata SOLO dal libro.
uqte

Ci sono sulla questione del riflesso che in questo caso non è voluto.
Quando dici invece che la superficie del tavolo si interrompe alla fine dell'album intendi lo spazio alle spalle dell'album? In effetti un po' di spazio c'è ma la poca profondità di campo e il punto di ripresa ingannano.
Comunque ero in una situazione particolare perchè in realtà il tavolo è lo scalino alla base di una scala posta sotto un lucernaio, da qui la scelta del posto mi ha imposto (scusa il gioco di parole) dei vincoli.

Diciamo che questo aspetto è molto soggettivo. A me non piace particolarmente che i “confini” di due elementi dell’immagine coincidano. Ne ricavo un senso di disordine compositivo. Ma ripeto, non è una regola assoluta ma solo una preferenza estetica.

qte
Altro aspetto: il punto di ripresa. Desiderando una focalizzazione selettiva hai giustamente aperto il diaframma, ma il punto di ripresa è troppo basso. Risultano più evidenti le coste del libro sfocate che non il suo contenuto a fuoco. Occorre scattare con la fotocamera leggermente più alta in modo che le foto focalizzate sulla pagina dell’album siano più evidenti e magari avvicinandosi per avere maggiore efficacia nella focalizzazione selettiva.
uqte

Secondo te alzando la fotocamera non si corre però il rischio di schiacciare troppo l'oggetto?
Inoltre il rendere più evidente la foto non rischia di spostare l'attenzione più sull'immagine della foto stessa che sul concetto di "ricordi" dato dall'album di fotografie nel suo complesso?
Le coste dell'album con qualche foglio che esce mi sono sembrate un elemento per rendere l'idea di un oggetto utilizzato, sfogliato più volte e quindi del tempo che è passato. Allo stesso tempo la poca
profondità di campo sfuma un po' l'oggetto stesso in modo da attenuarne la fisicità intrinseca. Da qui anche la scelta dell'angolo di ripresa...

Cioè come fare a rappresentare l'essenza dell'oggetto senza rimanere intrappolati nella sua fisicità?

Ciò che scrivi è corretto, infatti avrei spostato solo leggermente in alto il punto di ripresa proprio per mantenere l’attenzione sull’album e non sulle foto. Ma può darsi che il risultato potesse non convincerti. E’ solo uno spunto per provare altre possibili composizioni, senza fermarsi alla primo scatto


Ciao
Valerio
gian189
Ciao Valerio,
grazie mille per i chiarimenti e consigli.
Sul punto di ripresa in effetti ho fatto un po' di prove e questo è quello che mi ha convinto di più e che ho tenuto però provare provare e provare:)

Non è il mio genere di foto però questa prova ed i vostri (tuoi di Mauro e Fabio) commenti mi aprono uno spiraglio su un mondo da scoprire per cui Vi ringrazio molto.

Però attenti che poi torno a scocciarvi con qualche altra prova

ciao
gian189
aldosartori
QUOTE(gian189 @ Nov 10 2011, 10:14 AM) *
Però attenti che poi torno a scocciarvi con qualche altra prova

ciao
gian189

ne saremo ben lieti smile.gif
Aldo
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.