Prima di tutto un saluto a tutti i componenti della comunity.
Questo e’ il mio primo Life per cui mi perdonerete, spero, se non sara’ perfetto.
Cio’ che scrivero’ non sara’ un racconto vero e proprio, ed anche per questo spero che i moderatori usino clemenza, ma una voglia di esrimere i sentimenti e gli stati d’animo che provo ogni qualvolta oltrepasso quel tratto di mare.
La Corsica fu da me turisticamente scoperta nel lontano 1989 grazie a degli amici, che convinsero me e la mia dolce meta’, freschi di matrimonio, a condividere le vacanze in loro compagnia.
Sul principio l’idea di passare le mie vacanze su un’isola non mi entusiasmava granche’; le isole infatti le ho sempre bandite dalle mie vacanze, in quanto essendo un roulottista ho sempre avuto il timore che, in caso di una delusione paesaggistica, non avrei saputo dove sbattere la testa, in quanto prigioniero delle acque che la circondano.
E cosi’ un po’ come Pinocchio si lacia convincere da Lucignolo per raggiungere il paese dei balocchi, dopo tanti ma, pero’, si, no, vieni, non vengo, vieni, non vengo, vieni,vieni vieni….. partimmo per la Corsica, ignorando il fatto che quello sarebbe stato il mio amore per sempre.
Infatti dal quel momento in poi, le mie vacanze le ho trascorse sempre la’.
Prima di tutto la mia Corsica e’ quella che si affaccia sulla Spagna, 21 Km a sud di Calvi’; la parte che guarda l’italia e’ la parte sabbiosa che ho si visitato, ma sulla quale non mi son mai soffermato per il tipo di paesaggio che discosta da i miei gusti e da quelli di mia moglie.
Sbarcando a Bastia infatti ci dirigiamo subito verso sud fino ad arrivare a Casamozza, dove imbocchiamo la strada che porta verso Ponte Leccia, cittadina interna all’isola e, proprio da qui inizia quel paesaggio desertico, brullo, arido, cattivo, ma che io definisco appunto la mia Corsica.
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