QUOTE(Rudi75 @ Sep 12 2005, 09:21 AM)
La domanda di Claudio però incuriosisce anche me: prima le foto o prima...
Ben poco spazio lascio all' istinto. Generalmente ogni cosa che faccio è ponderata, valutata, calcolata, studiata... insomma frutto di quella disciplina che viene innanzitutto, essendo stato educato in tal direzione.
In genere il tutto nasce così. Da una lettura, sottolineo alcuni passaggi che stimolano dei meccanismi di immaginazione (fare immagini).
Nascono delle storie che incrocio con l' osservazione delle persone, dei
loro profili e delle loro storie.
Poi ci ritorno su quegli appunti, e traccio una sorta di programma.
Ogni volta che mi sento in sintonia con quell' idea, esco a fare foto.
Altrimenti sto a casa...Poi valuto se la cosa mi soddisfa.
Il testo quindi è una raffinazione di quegli appunti. Di quelle microstorie
che si sviluppano a seguito dell' osservazione.
Questo in breve il mio modo di approcciare un
lavoro.E ciò vale anche se esco a fare foto in città di monumenti, com'era capitato di recente per altri life.
Grazie dell' attenzione. Ogni vostra parola è per me importante.
Diventerà parte integrante del lavoro che c'è dietro.
In ultimo, delle scuse.
La lavorazione delle foto in b/n è per me ancora più complessa,
a causa della discromatopsia che mi impedisce di apprezzare e valutare
bene alcune tonalità e sfumature. Proprio due aspetti fondamentali.
Saluti.