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gongolo
Laurea, operazione il giorno dopo e vacanze che rischiano di saltare. Per primo si rinuncia già al viaggio regalo che stava organizzandomi la ragazza, quindi considerate le condizioni "precarie" di prenotare un viaggio europeo di lunga durata era molto a rischio.

Ma alla fine la buona sorte giunge, le ferite si chiudono e trasformano in cicatrici e si può partire. C'è tempo e voglia di fissare solo il traghetto, andata e ritorno portando l'auto, sarà qindi un viaggio volto all'avventura, la casa si troverà sul posto, o almeno lo speriamo.

Di mete fotografabili ve ne erano anche lungo il tragitto che da Roma ci ha portato ad Ancona, dove ci attendevano i traghettatori infernali, ma guidando per tutto il tempo io, non volevo cominciare ad imporre le soste che avrei riservato su suolo straniero. Del traghetto non farò il nome timoroso di violare qualche regola del forum, ma che se mi chiederete in pvt, sarò ben lieto di fornire dettagliati argomenti per convincervi a non prenderla mai. Pessima sotto ogni punto di vista!

Arriviamo a Split (Spalato) il giorno dopo, ovvero il 12 e subito cerchiamo di uscire, non prima di esserci "persi" un paio di volte per stradine senza indicazioni e aver circunnavigato lo stadio dell'Haiduk. Prendiamo quindi una delle caratteristiche strade locali, che invogliano a muoversi sulle due ruote preferendole alle quattro di cui siamo invece armati e ci dirigiamo verso Trogir, poco più a nord, sempre sulla costa.

Lungo la strada vengo incuriosito dallo strano modo di parcheggiare cui ricorrono i croati, dapprima nel fosso che costeggia per tutta la lunghezza quasi l'intero lastricato carreggiabile croato ci imbattiamo in un auto cappottata, frutto di un incidente pensiamo noi. Poi all'incrocio seguente addirittura un tir. Capiamo quindi che dovremo sostare alla tradizionale maniera italiana, se vogliamo riportare indietro l'auto di mio padre.[attachmentid=25396]
gongolo
Trogir è una città storica situata sull'isola, collegata da un paio di ponti, con cattedrale del XIII secolo, ahimè in restauro, facente parte, come molte altre cose che scopriremo in seguito, del patrimonio dell'UNESCO.

Qui cerchiamo la prima dimora, l'intenzione è quella di fermarci per 5/6 notti e poi soggiornare altrove. L'incontro con un organizzato pseudo trafficante, chiamato in seguito Jhonny, è dei più deludenti: ci dà appuntamento in una strada dove noi ci rechiamo, affrontando a piedi un traffico assurdo che avremo poi il dispiacere di conoscere meglio, ma lui non verrà mai. Per nostra fortuna troviamo una casa degna di ospitarci e stabiliamo quindi il nostro campo base.

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Del primo giorno non serbo memoria fotografica, grazie all'amico canonista cui ho prestato l'Argosy per la sua scarsa capacità di CF, ma disgraziatamente, copiando a fine giornata le sue foto sul portatile, ha cancellato anche le mie e quelle della mia ragazza. Come dire, chi ben comincia... ma meglio così che non all'ultimo giorno, quando allora sì che avremmo potuto parlare di danno e omicidio annesso laugh.gif
gongolo
Grazie alla guida che avevamo rimediato per mezzo di una rivista in edicola, ci avventuriamo il 13 alla volta di Solin (Salona) e Sinj, quindi si ripercorre la strada del giorno prima che sono dalle parti di Split.

Armato della mia macchina fotografica, a portata di conducente intendo, mi preparo a fotografare tir e macchina intravisti la mattina prima, ma non vi è più traccia di loro. Persi per sempre...

Giunti nell'orario peggiore, intorno all'ora di pranzo, con il sole a picco, ci prepariamo a visitare i resti di questo sito archeologico e di alcuni monumenti paleocristiani. Ad accoglierci nell'ampio, assolato e polveroso parcheggio dei mostri mitologici, monito per tutti gli avventurieri incauti, che avessero voluto sfidare le divinità.

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gongolo
Salona fu capitale della Dalmazia, la regione che stavamo visitando, dall'epoca di Giulio Cesare fino al 614 d.C., quando, incorporata nell'impero romano d'Oriente, cadde tuttavia nelle mani di slavi e avari che la rasero al suolo.

Motivo della visita, seppur ai ruderi a Roma siamo già belli e abituati, vedere l'acquedotto che riforniva e rifornisce tutt'ora Split e dintorni, più un anfiteatro, sperando di imbatterci anche in altre opere.

A darci il benvenuto, però, la costante premessa, delle vite umane spese in sacrificio per arrivare ai giorni nostri.

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gongolo
Dopo il rapido e dovuto raccoglimento, e di motivi simili ve ne saranno a iosa nella nostra breve permanenza, possiamo varcare la porta d'ingresso e calpestare il relativo zerbino.
gongolo
Mentre sotto il peso del Photo Trekker, mio fidato compagno di viaggio, mi acicngo ad inerpricarmi per le rovine, rimpiangendo di non aver con me un copricapo che mi protegga dal sole, mi sembra di respirare un'aria familiare e se non fosse per l'assenza di un selciato più brusco e smussato, oserei dire di trovarmi sulla via Appia... devo invece accontentarmi di fare una passeggiata lungo i Fori.

gongolo
Cominciano quindi le mie evoluzioni, che verranno immortalate in più scatti dalla mia ragazza e prese in giro dal canonista che non comprende quato stia facendo, e perchè lo stia facendo. Cerco solo punti di vista differenti, neanche poi così tanto particolari, ma per sbizzarrirmi ho una dozzina di giorni.

Per ora, mi accontento di aver scoperto una delle colonne che reggono la volta celeste.
gongolo
Si paga il nostro primo ingresso in kune, la moneta locale, ce ne vogliono 7,3 per fare un euro e noi da studenti rolleyes.gif otteniamo la riduzione a 5, mentre scopriremo che il prezzo standard, per l'80% degli ingressi storici consite nel doppio.

Lasciate alle spalle le prime rovine che fungevano da vestibolo, scendiamo un viale alberato e ci affacciamo su resti più imponenti di quelle che erano le mura della città, dinanzi a noi la costa e il pesante pugno nello stomaco fornito dalla Split moderna, fatta di abitazione e altri edifici, creati secondo il non sense del momento.

Da vedere ci sarebbe molto, le strade si biforcano, le ragazze hanno azzeccato in pieno le calzature e per questo sterrato da motocross hanno entrambe l'infradito. Preoccupato per la mia piccola opto per un mezzo giro e ci dirigiamo di sicuro verso l'anfiteatro, con la speranza di vedere anche l'acquedotto.

Ma strada facendo, oltrepassato un ponte, le rovine di un tempio e campi di fichi da cui attingere per un veloce pasto, ci ritroviamo sulla sommità di un fosso, contentenente tombe in schiera, come in una lunga processione.

All'occhio attento, non sfuggirà di sottolineare che i cimiteri, antichi o moderni che siano, sono sempre meta erotica dei più intraprendenti, e d'ora in avanti, altro liet motiv del soggiorno croato, le bustine Durex abbandonate sul campo dopo gli sforzi effettuati. mad.gif

gongolo
Dopo aver "scavallato" le colline senza accorgercene più di tanto (rischio il linciaggio per questa affermazione) arriviamo all'agognato anfiteatro. Si lamenta qualcuno non sia vals la camminata per vederlo, che abbiamo di meglio a Roma e anche nelle rovine di Ostia antica. Non lo mettoin dubbio, ma il sottoscritto, nonostante abbia lavorato per due anni all'interno dell'Anfiteatro Flavio meglio noto come Colosseo, punge vaghezza di vedere qualcosa di più e scendere dalla sommità per attraversare cunicoli, corridoi e vomitoria, per entrare al centro dell'arena.

Idea bocciata dal gruppo, e per non mettermi subito in contraddizione, rinuncio, preferendo sottolineare un altro contrasto netto con la nostra cultura.

gongolo
Si torna indietro senza aver visto traccia dell'acquedotto, raso al suolo forse o nel bivio non intrapreso. Ci attende un'altra meta come da programma prestabilito, e il ruolino di marcia non prevede soste, trann el'unica concessa all'ombra di un pergolato ombrato, dove troviamo anche acqua fresca da attingere.

Intanto la mia fama di dottore in erotismo mi precede anche qui, e subito trovo femmine pronte ad approfittarne, sfacciate nonostante la presenza della mia dolce metà!

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p.s. la sua precedente posizione era decisamente più imbarazzante, ma per non offendere nessuno e non ledere il buon senso, ho preferito postare uno scatto meno audace... smile.gif
gongolo
Ci dirigiamo, dopo aver consumato il frugrale pasto a base di panini e fichi raccolti per strada, alla seconda meta, Sinj, famosa per la giostra medievale con cui si infila un anello con una lancia montando a cavallo.

Ovviamente nell anostra guida Sinj è menzionata per un castello a pianta stellare nei pressi di un monastero francescano, quindi giunti sul posto ci dirigiamo verso quelle che sembrano i resti di una fortificazione, in cima ad un monte.

Il Galaxy, seppur comodissimo per gli spostamenti, non è l'auto migliore per inerpicarsi dapprima negli stretti vicoli del paesino e della maggior parte degli abitati croati, in seconda battuta per le strade sterrate e montuose, ove sarebbe più adatta una vecchia jeep tipo campagnola...

Ovviamente giunti in vetta, non troveremo niente, se non una piccola chiesetta se così vogliamo chiamarla, ma del castello nemmeno i resti.

Si fa dietro front, non senza difficoltà e imbarazzo, considerando che siamo passati per due volte advanti a persone vestite a lutto nei pressi di un cimitero in attesa di dare l'estremo saluto a qualcuno a loro caro... per strada prendo in mano la situazione e visto che a chiedere se altri vogliono fermarsi a fare fotografie non ottengo mai risposte, decido di essere stufo di perdere occasioni per me rilevanti.

Incuriosito all'andata da un campanile, decido di rendergli omaggio con la mia visita. Non posso dire di essere stato fortunato, perchè quasi tutte le chiese in Croazia le abbiamo sempre trovate con i portoni chiusi, quelle poche aperte erano invece o in evidente stato decadente, o avevano appena ricevuto una bella passata di stucco, vernice o altro materiale a coprire il valore storico artistico che poteva rappresentarle.

gongolo
Il giro del perimetro è rapido e non offre altro alla nostra curiosità, se non il fatto che l'edificio sembra essere stato costruito con squadre a bandiera e goniometro, tanta la sua rigida geometria.

De gustibus... non che possa parlare di costruzioni storte, ma qui la mano dell'uomo è forzatamente evidente.
gongolo
Ci aspetta poi il castello di Klis, sempre sulla strada che da Sinj ci riporta indietro a Solin e poi a Split. Jessica ed io decidiamo di soprassedere dalla visita di questo, quella interna e dalle mura intendo, preferendo soffermarci nel cortile sottostante e godere un pò di riposo, nonchè del panorama.

Intanto che la ragazza al botteghino è distratta con il telefonino, io mi diverto a gestire il portone d'ingresso, cacciando possibili visitatori socchiudendo i battenti, solo per rubare uno scatto contro sole.

gongolo
Quando il nostro quartetto si è infine ricongiunto, possiamo aggirare l'ennesima fortificazione sormontata dalla bandiera croata, anche questo uno dei leit motive del nostro soggiorno.

Tornando verso il parcheggio, possiamo ammirare uno scorcio di cielo e nuvole, il sole ci abbandonerà presto e rimpiangeremo, forse, giornate come questa, chè il mal tempo la farà da padrone, anche se saremo graziati a livello di pioggia. Rovinerà soltanto le giornate in cui avremmo voluto prestare in casa a prendere il sole nel mare antistante, ma mai le nostre passeggiate.

gongolo
Siamo ormai giunti a Trogir, per cenare e passare la notte, ma prima di oltrepassare il primo ponte, voglio sopperire alla mancanza mattutina: avendo scorto un paesaggio marittimo con tanto di gabbiani appollaiati sui pali ove si ormeggiano le barche dei pescatori, ho perso l'attimo per troppa educazione nei confronti dei compagni di viaggio.

Dittatore mode on e via di foto...
oesse
belle, ben fatte e ben commentate. Forse solo un po troppe per potersele godere con calma.
Bravissimo!!!

.oesse.
photoflavio
Francesco,
una titanica opera letteraria, oltre che un eccellente lavoro fotografico; probabilmente la stesura della tesi ti ha lasciato la vena dello scrittore. Interessante e molto dettagliato il racconto, belle le immagini.
"Roma nel cuore2" e "camminare sulle acque2" sono le mie immagini preferite.

Bel lavoro Pollice.gif

Ciao,
Flavio

Fabio Capoccia
Bellissime foto Francesco complimenti....accompagnate da un autorevole e dettagliatissimo racconto. Pollice.gif
chissà quanto tempo speso...come ti capisco, ma lo si fa con piacere!
Bruno L
Un bel racconto di viaggio, molto accurato e corredato da buone foto. Complimenti! Pollice.gif

saluti
Bruno
cratty
Complimenti.
Belle foto contornate da un bel racconto.
Molto ben curate le inquadrature e i colori Pollice.gif
Saluti
gongolo
Grazie a tutti, beh scrivere mi è sempre piaciuto, farlo con la luce è ove vorrei specializzarmi nel prossimo futuro.

Ehm, rivolto a Marco che si "lamenta" siano troppe, era solo il racconto dei primi due giorni rolleyes.gif

Francesco
SMB
Un bel Life con delle belle foto, complimenti! Pollice.gif

Dal mio punto di vista non sono troppe, io ne ho messo di più... blink.gif

Effettivamente le descrizioni sono parecchio lunghe ma gradevoli, la mia foto preferita è in assoluto la prima, il parcheggio è veramente mitico! biggrin.gif
gongolo
Il 14 facciamo la nostra prima gita in barca. Dall anostra casetta ce ne andiamo a piedi verso il centro, zaini in spalla su per la salita, a metà comincia il tremendo traffico che ci fa rimpiangere le strade più affollate di Roma, che almeno nella capitale si sta imbottigliati e fermi quanto vuoi, ma non ho mai trovato situazioni in cui fossi costretto a spengere il motore, qui invece è vero il contrario: una volta scavallato il punto più alto, si va solo di frizione per risparmiare la benzina...

Considerando le foto andate perse, un paio mi sono preso il lusso di rifarle, ma non avendo il cavalletto con me per quell'escursione, non mi sono potuto divertire a fare un bilanciamento delle due esposizioni...



gongolo
Più rapido di una faina, appoggiato con l'interno coscia di una gamba sul parapetto in muro grezzo di una casetta e con tutto il resto del corpo, zaino in spalla compreso e l'altra gamba nel vuoto, mi accingevo a fare una delle tante foto che caratterizzeranno il mio "book" croato.

gongolo
Comunque poco prima del ponte interno, sul molo dal quale si può godere di una bella visuale scenografica del centro di Trogir, ci aspetta la barchetta che ci porterà all'isola di Solta, poco distante, per fare un fish nic.

Si parte per la modica cifra di 150 Kune, 20 €, che comprendono una prima sosta per imbarcare altri clienti in un porticciolo poco lontano, una bevanda servita a quantità industriali all'andata, durante il pranzo, durante gli altri spostamenti e durante il ritorno che ricorda molto il sapore del flumicil al gusto arancia, piuttosto dissetante; sosta di 3 ore nella prima "spiaggia" (le chiameremo così per intenderci ma ci sono solo ciottoli e rocce mai sabbia), ove ci si fa il bagno e si mangerà divisi in due turni sulla barca a base di pesce alla griglia e pollo per chi lo preferisce; sosta di un'oretta e mezza alla seconda spiaggia e ritorno alle 18.30.

gongolo
So che di isole ce ne sono più di un migliaio (1185) di cui solo 50 sono abitate, la costa è quindi molto frastagliata e pericolosa, almeno negli anni passati, per la navigazione, proprio per tutti questi isolotti antistanti. Avevo ipotizzato prima del viaggio, di passare qualche giorno di soggiorno all'interno di un faro, lontano da tutto e tutti, così in erimitaggio e completa immersione fotografica e spirituale. Ovviamente è più un viaggio da coppia che non da gruppetto, seppur minimo, quindi contavo di fotografare almeno i fari vedendoli da uno dei traghetti presi. Niente, solo ripetitori di luci, pali affissi sulle punte degli scogli visibili ugualmente da un battello, ma niente di tradizionale.

Ma sono riusciti lo stesso a sorprendermi...

padrino
Bella, "verso l'ignoto"!!! biggrin.gif

Taglio lunghissimo... Una panoramica... Belli i colori...

A parte questo, mi piacciono tutte... Ammazza, poi, quanto scrivi France'... Però anche qui te la cavi molto bene, quindi è un piacere anche leggerti... Bravo... Sono tutte fotografie ben composte...

Ora continua e scusa per l'interruzione!!! laugh.gif
gongolo
Alle volte si è pigri fotografi e ci si vuole godere il viaggio, lo zaino lo tenevo ai piedi in barca, per non dare troppo fastidio, chiuso e senza la minima voglia di cambiare l'ottica in mare aperto, considerando il tempo speso, non chè il materiale utilizzato da Daniele laugh.gif per la pulizia del sensore prima della partenza.

Ma vedere tutti quei poveri turisti affaticarsi con le loro compattine nel vano tentativo di immortalare delle vele un pò distanti da noi mi ha dato lo spunto per sorridere e fare loro un dispettuccio veniale. A dire il vero ho rimpianto il 70-200 stabilizzato nonchè duplicato sempre di Daniele, ma mi sono dovuto accontentare di quello che avevo a portata di mano.

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Ho suscitato, a detta del mio amico canonista che guardava intorno mentre io scattavo, l'invidia di qualcuno, che guardava il cannoncino appena montato, ma meglio non potevo proprio fare. Mi chiedo io, se con un 200 io le vedo lontane e piccole, loro che hanno fotografato?!?! blink.gif

Interessante il gioco delle nuvole proprio sopra le nuvole, che mi fa pensare a qualche giudice con i baffi, intento a controllare la regata...
gongolo
Poi quasi incredulo, abbiamo rischiato di assistere al cid nautico, quasi un frontale. Secondo me era stato tutto organizzato dai pescatori e dai velisti per caso, consci dell emanovre che stavano compiendo.

Comunque la virata all'ultimo momento c'è stata e io ho provato a catturarla, come meglio potessi...

gongolo
Sull'isola di Solta, alla seconda tappa, mi sono cotto una caviglia, cosa che mi ha costretto a copspargermi di crema anti scottature, vorrei fare il nome perchè è stata veramente un toccasana, ma mi limiterò per non infrangere nessuna regola, a dire che si trova in un piccolo vasetto e non dentro il tubo. Poi se qualcuno volesse sapere di più...

Sulla terraferma mi sono limitato a godermi il mare, freddo al primo impatto al punto che ero l'unico del gruppo a prendere la rincorsa e tuffarmi di getto, mentre tutti gli altri impiegavano cinque minuti buoni per immergersi, gelandosi ad ogni centimentro di pelle; fondamentali le scarpe da bagno per via dei ciottoli, io ho comprato un modello di quelle con gomma sotto e fascia elastica per la tomaia, 5 € in Italia, ma lì ne vendono in tutte le fogge e colori. L'acuq poi dopo un paio di metri al massimo, isole e coste è indifferente, scene a picco e non c'è nulla da fare... rimpianto per il materassino, sarebbe stato il massimo sdraiarsi li sopra e prendere il sole su quella superficie dalle cangianti tonalità.

gongolo
Anche questa giornata si è conclusa, a casa ci aspettavano le cibarie che ci eravamo portati da casa, saggia decisione che in loco facevamo la spesa solo del deperibile, buonissimo il pane ad esempio, ma latte che abbiamo dovuto abbandonare per il thè per via dell'odore sgradevole, del sapore troppo diverso e anche di una reazione non piacevole quando lo abbiamo provato a riscaldare...

Nella prossima puntata, quella dedicata a ferragosto, visiteremo meglio Trogir, il suo porticciolo, le sue stradine e il castello.

Ringrazio per il momento il commento di padrino e spero di rivedervi presto tra queste pagine...

Francesco
ciro207
Finalmente eccoti con i tuoi scatti... li aspettavo con ansia. Ottimi scatti. E pensare che avevi detto che l'Argosy al Casinista non lo facevi toccare!! Perchè hai cambiato idea?!?!?! biggrin.gif
Spero ti sia di lezione per il futuro...
Mi piacciono molto e mi soffermo per apprezzare la tecnica buona e ben sfruttata. Hai sempre ottenuto ottimi colori sui cieli.

Bravo wink.gif
PS: Concordo con il fatto siano un po' troppe e la lettura è lunga laugh.gif

Perchè non le appoggi tutte sul tuo sito così le possiam vedere tutte insieme? wink.gif
gongolo
Ciao Daniele... sai i viaggi insieme con gli amici, presentano alcune difficoltà, oltre ai pregi beninteso. Diciamo che è passato dal chiedermi spesso la mia Sandisk 2 Gb a pretendere quella di Jessica che io avevo nel kit, da 512, e che avevo messo nella compattina che le ho regalato.

Quindi in ogni modo lui avrebbe provato a rapinarci di qualcosa, alla fine dirgli di no anche sull'Argosy, sembrava eccessivo. Siamo passati dal fatto che me lo chiedeva ogni oretta per scaricare la sua schifo CF, nel frattempo però gli è arrivata a casa quella decente da 1 gb, al fatto che mi ha proposto lo tenesse direttamente lui per non starmi a scocciare.

Se Jessica mi ha fatto una foto di come stavo, dell'espressione che avevo quando lo vedevo smanettare per cercare di infilare a viva forza la Cf nell'argosy al contrario... capirai tutto. Poi ti racconterò dal vivo i particolari laugh.gif

Come dire, le foto al rientro di una vacanza sono davvero tante da sistemare tutte insieme, giorno per giorno, conuno di anticipo, le scelgo, le cancello, le "batcho" con il capture e poi le seleziono... quindi per ora vi fornisco la versione centellinata, anche se per molto ancora troppo lunga, poi sul sito, a lavoro finito, metterò tutto lo sforzo in una volta sola smile.gif

Quando ci si vede per la prox uscita? rolleyes.gif

Francesco
ciro207
Sono a Roma solo perchè oggi vado a prendere un amico... settimana prox?
Direi di fare una cosa tutti insieme... Voglio presentarvi il mio amico... secondo me ve lo litigherete!! biggrin.gif laugh.gif
Fabio Capoccia
Francesco..visto il proseguio dell'opera...ecco il secondo commento: mi son piaciute tutte...ma quelle che mi piace tantissimo è "virata stretta" che botta di........... laugh.gif

complimenti ancora
gongolo
Prima di arrivare al 15 agosto, c'è ancora un pò di tempo. Dalla terrazza della nostra abitazione, godiamo di una vista a dir poco fantastica e questa è solo una versione all'imbrunire, tardo romantica.
gongolo
Mentre mettevo su l'acqua per la pasta e apparecchiavo, dall'interno della cucina, tramite telecomando infrarossi, potevo comandare tranquillamente gli scatti, che la mia fida si meritava un meritato riposo, panciolle sul treppiede, godendosi anch'essa il cielo e i colori che questo ci regalava.

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Evidentemente non era ora di cena solo per noi, e anche tutti i pescatori, richiamati all'unisono da una sirena solo a loro udibile, mestamente si sono accodati l'uno all'altro, nella quotidiana processione del rientro.

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gongolo
Ma i suoi lati negativi li aveva anche la nostra ubicazione: le isole di Brac, Hvar e Korchula antistanti al golfo ove ci trovavamo, ci impedivano di godere di un pieno tramonto, e il sole per noi moriva poco sopra le limpide acque del mare, appena dietro le basse creste di quei lembi di terra, fantasticando sull'immersione che poteva avvenire dietro di esse.

E visto che si doveva ricorrere alla fantasia, tanto valeva spingersi oltre, ed immaginare distese di sabbia, arbusti sparsi, vampa di calore che si innalza dal terreno, tremolante come aria emessa da fisarmonica...
gongolo
Poi mentre eravamo seduti intorno alla nostra tavola imbandita, siamo stati sorpresi da rumori esterni, del tutto inaspettati. Mancava ancora un'oretta scarsa alla mezzanotte del ferragosto, e quei cinque sei fuochi di artificio, sparuti, lanciati lì a dimostrare le poche risorse, neanche il tempo di prendere la mira (mettere a fuoco) e poter cimentarmi nell'impresa.

Tra un fuoco e l'altro, davvero si potevano contare sulle dita di un amano, passava un'eternità e si restava in attesa, chiedendoci se mai ci sarebbe stato il seguente.

A me il tempo è servito per rimembrare qualche scatto più autorevole, non me ne voglia nessuno, ma in terra croata, mi sono venute in mente un paio di immagini di morgan e forse ho anche ricordato i tempi suggeriti in quel post per provare a catturare il momento topico.

Beh ho fatto un solo ed unico tentativo, non mi è stato modo di provare ancora, ed è la mia prima volta...
gongolo
Ferragosto si era deciso di passarlo a casa, o meglio, di non muoverci da Trogir, visto e considerato che solitamente si passavano 40 minuti abbondanti nel traffico, perchè rischiare in una giornata come quella?

Due passi quindi lungo la zona pedonale, il molo, considerato anche centro storico per via del suo castello, meta del nostro peregrinare.
gongolo
La torre in sè racchiude tutto il simbolismo croato, che durante il nostro breve soggiorno in questa Terra, qualsiasi monumento, stazione di benzina, torre campanaria, chiesa o altro elemento archietettonico lungo la strada, era fortemente marchiato con i colori locali.
gongolo
Quella che doveva essere una mezza giornata passata al mare sotto casa, a prendere un pò di sole quasi integrale, visto che non ci saremmo dovuti spostare zaino in spalla a segnarci con la più classica delle tintarelle da muratore, è stata spazzata via dal solito cambio climatico vissuto in quei giorni. Dall'alto del bastione uno scorcio sottostante della veduta, con particolare attenzione alle nuvole nel cielo...
gongolo
Scesi nuovamente a livello del mare, la prospettiva cambiava, bastava scegliersi il proprio cantuccio privo di nembi...

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A parte la vista dalle mura sul lungo molo affollato e ricoperto di tendoni dei vari pub, bar e locali turistici, il castello non ha altro da offrire, quindi difficile lamentarsi delle 10 classiche kune pagate per l'ingresso.

Il souvenir shop è qualcosa di imbarazzante e squallido, che ruba solamente un vecchio ambiente, che non si è riuscito a collocare in maniera differente.

Le mura interne sono munite di schermo, il cortile infatti ospita un cinema all'aperto per le serate estive.
gongolo
Come si è già intuito nelle precedenti giornate raccontate, le decorazioni delle abitazioni hanno solleticato molto i miei vetri, e qui propongo una triplice visione in cui si confondono epoche e stili...
gongolo
Poi mentre tornavamo indietro verso casa, dopo aver mangiato proprio nei pressi del castello, in un locale rustico e quasi privo di servizio e comfort vari, ci siamo imbattuti in alcuni spettacolini simpatici, ben organizzati per intrattenere i turisti.

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Il tutto è cominciato con uno dei tre ragazzi che in un inglese da strada e sopravvivenza, cercava di coinvolgere il pubblico con un overture simpatica, circa il prezzo del biglietto, che sarebbe dovuto essere poi, il valore dell'offerta lasciata a fine spettacolo.

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Ma ahiloro, solo cinque sono risultati gli aventi diritto a godere di uno spettacolo, che ad onor del vero, è durato veramente poco. Sarò abituato troppo a quelli che si scorgono per le piazze romane, anche se di breaker, nella capitale, non ne ho mai visti...

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Così dopo aver anche onorato i chioschetti stradali, alias pannocchie e crepes alla nutella, veramente poco onerose, abbiamo trovato la strada del ritorno a casa...
gongolo
Abbiate comprensione, io ne avrò veramente poca verso di voi... smile.gif

Il giorno 16 come da programma stabilito con il coltello tra i denti seduti ad un tavolino, si partiva volti verso il parco naturale della Krka. Il motivo più valido per il mio soggiorno croato, che mi ha spinto a portarmi dietro ogni più piccolo utensile connesso alla mia macchina fotografica.

Ho praticato estenuanti tagli e cestinature, salvando meno del 10% degli scatti effettuati nella giornata più prolifica di tutto la vacanza, ma sotto questa soglia non riesco proprio a scende. D'altronde si tratta di un LIFE e spero proprio di non annoiarvi. Prendetevi una lunga pausa di caffè...

Usciti da Trogir si gira a sinistra, alle spalle lasciamo SPlit e Dubrovnik, intese come direzione non che ci si passi con la macchina, e ci si dirige verso Sibenik. La strada comincia a salire per tipici tornanti di montagna, caratterizzati dalla vista mozzafiato che ci si mostra in tutto il suo splendore.

gongolo
Mentre l'obiettivo ammicca al mare sottostante, mi accorgo di una presenza alle nostre spalle, memore forse dei tristi giorni, non troppo remoti, in cui per queste e nei paesaggi circostanti, echeggiavano ben altri rumori, che non il pacifico suono dei gabbiani.

gongolo
Abbassando poi lo sguardo, ci si imbatte in un'altra triste costante e realtà di questi luoghi. L'abbandono più totale. Volendo cercare una giustificazione, siamo ricorsi spesso a supporre che nella devastazione più totale, si abbandonava il superfluo e intrasportabile, ma alla fine, ci si è resi conto che si trattava solo di scarso amore per l'ambiente e indiscriminata cura del proprio mondo.
gongolo
Poi mentre ci accingiamo a riprendere il cammino che la strada è ancora lunga, quasi un richiamo irresistibile: mi si presenta una ghiotta occasione, e questa volta, non me la lascio sfuggire.
gongolo
Indicazioni per il parco vero e proprio non ne troviamo, fino a che non siamo ormai arrivati ad un tiro di schioppo. Per tutti coloro che ci volessero arrivare dal centro sud, seguire sempre la strada per Sibenik e non vi preoccupate del casello autostradale che dovrete pagare, 4 Kune equivalgono a 56 centesimi di Euro. Ci si può stare, considerando sia l'unico pezzo di strada decente e comunemente associabile al nome almeno secondo il nostro punto di vista...

Imbarcatici evitando una lunga fila con astuzia italica rolleyes.gif saliamo sul primo traghetto utile che risale per un poco il fiume da cui prende il nome l'intero parco.
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